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Minaccia al Diritto di formazione: Ruggi-Unisa verso l’AOU?

Redazione Controcampus 22 Ottobre 2012
R. C.
28/03/2024

Manifestano studenti facoltà di medicina   Tavola Rotonda, Studenti, Rettore Pasquino, Sindaco De Luca.

La Regione Tace.

Sono state settimane di fuoco quelle che hanno interessato e che tuttora interesseranno gli studenti e i docenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno in merito alla costituzione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria.

 

Ma cosa è successo precisamente in questi giorni?

Grazie al blog medicinterrottiunisa abbiamo potuto capire come il tutto abbia avuto inizio con la nomina, da parte del Presidente Stefano Caldoro, della dott.ssa Elvira Lenzi al timone della direzione generale dell’Azienda Ospedaliera S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.

Di lì a poco non sono mancate le reazioni del Rettore Raimondo Pasquino, che dichiarando di “essere stato tenuto fuori dalla decisione che richiedeva per norma il suo consulto”. Si tratta infatti, continua il Rettore Pasquino, della creazione di un’azienda ospedaliera universitaria. Il Rettore dell’Università degli studi di Salerno è ricorso al TAR, che si riunirà solo verso la metà di dicembre per decidere sul da farsi.

Fino a qui niente di nuovo ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione da parte del Direttore Generale, Elvira Lenzi, di sospendere le lezioni in ospedale negando ai docenti e agli studenti il completo esercizio del diritto allo studio e alla formazione dei futuri medici. Nel giro di pochi giorni gli studenti hanno deciso di farsi sentire convocando lo stato di agitazione.

In una nota apparsa in questi giorni sul sito dell’ateneo salernitano si legge come:

i docenti esprimono all’unanimità il proprio incondizionato appoggio alle motivazioni di tale protesta. In particolare, sottolineando la necessità di garantire l’attuazione di tutte le attività teoriche e pratiche indispensabile alla completa e corretta formazione del medico-chirurgo e delle altre figure professionali dell’area sanitaria”.

A ciò è da aggiungere il parere di alcuni studenti di medicina in merito alla questione:

“Questa situazione –racconta Pasquale Marra, studente del III anno di Medicina e Chirurgia dell’Unisa – mi lascia deluso e sconfortato nei confronti delle istituzioni che dovrebbero tutelare i miei diritti e garantire trasparenza d’azione e invece mettono a serio repentaglio il mio futuro e la mia formazione. Personalmente attribuisco maggiori responsabilità ad alcuni rappresentanti politici di questa regione, e più in grande di questo Paese, che non danno la giusta e doverosa importanza al tema dell’istruzione e dell’università, assecondandolo a meri giochi di potere. Nell’immediato credo sia giusto continuare la protesta, in accordo e in unione con i miei colleghi futuri medici, fin quando non ci vengano riconosciuti quelli che sono solo i nostri diritti.”

In merito a questa situazione si era già espresso un altro studente della facoltà di Medicina e Chirurgia, Fortunato, che aveva rilasciato ieri un’intervista a Controcampus.

17 Ottobre, in redazione giunge l’ennesima denuncia anonima di uno studente di Medicina, che ci chiede di fare chiarezza sulla vicenda. Per capire qualcosa in più e dare agli studenti e ai lettori una visione complessiva della situazione abbiamo raggiunto il Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Raimondo Pasquino e il Sindaco del Comune di Salerno, Vincenzo De Luca. L’inchiesta ci ha portato anche in quel della Regione Campania, dove al contrario rispetto ai primi abbiamo trovato una totale chiusura da parte degli organi e consiglieri competenti.

 

Rettore Pasquino, perché questa firma tarda ad arrivare e a chi è possibile attribuire la colpa?

Rettore Raimondo Pasquino

Rettore Raimondo Pasquino

Il 7 ottobre dell’anno scorso il Ministero della Salute ha fatto delle osservazioni al protocollo firmato dal presidente Caldoro e dal Rettore. Nel rispondere a queste osservazioni la Regione, poiché precisiamo, l’interlocutore con il Ministero è sempre la Regione e non l’Università degli Studi di Salerno, è andata oltre alle richieste di chiarimento espresse precedentemente, di conseguenza il Ministero della Salute, il 15 marzo scorso, ha ampliato le poche osservazioni espresse in precedenza con molte osservazioni a cui la Regione, ad oggi, non ha ancora risposto.

Dopo la denuncia fatta lunedì scorso, come deciderà di intervenire per far si che questo accordo venga firmato al più presto, al fine di dare agli studenti la dimostrazione che il Rettore è davvero dalla parte degli studenti e non dei giochi politici, cosa che viene sostenuta da qualcuno?

Bisogna chiarire una cosa che il Rettore non è un politico ma in primis è il Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, che ha combattuto per ottenere la facoltà di medicina che ad oggi rappresenta un fiore all’occhiello in Campania e vuole garantire le migliori condizioni agli studenti e ai professori. Io sono prima di tutto il Rettore dell’Università degli studi di Salerno e poi sono il presidente del Consiglio Comunale di Napoli che sono 2 cose totalmente separate e gli studenti lo sanno perché se ci sono ostacoli su questo obiettivo il Rettore lavora per eliminarli. I giochi politici non riguardano l’Università. L’Università è fuori dai giochi politici. Qualcuno la responsabilità politica ce l’ha, ma vuole cercare di allontanarla su qualcun’altro. Lo possono pure fare ma senza inserire il Rettore. La dimostrazione è presente nell’articolo apparso su “Il Roma” dove si dice chiaramente che La manager Lenzi chiede garanzie a Caldoro, questo a testimonianza che il problema è tra la Lenzi e Caldoro e non tra la Lenzi e l’Unisa inoltre – conclude il Magnifico – il Tar di Salerno accoglie il ricorso. Lo traduco: il Tar di Salerno attesta, documenta e certifica che l’Unisa ha pieno titolo di esserci nell’ospedale”.

Anche il Sindaco De Luca è dalla parte dell’ateneo salernitano e non perde tempo a dare la colpa ad una mancanza di comunicazione tra le parti che in questi casi è di vitale importanza per far sì che le decisioni vengano prese nel rispetto di tutti.

Sindaco De Luca, perché questa firma tarda ad arrivare a chi è possibile attribuire la colpa?

Sindaco Vincenzo De Luca

Sindaco Vincenzo De Luca

Desidero iniziare col dire che sono pienamente solidale con gli studenti e i docenti dell’ateneo salernitano, che sono stai trascinati ingiustamente in vicenda che sta creando incertezze e danneggiamenti d’immagine sia dell’Università degli Studi di Salerno che della Provincia di Salerno e spero soltanto che questa situazione finisca il prima possibile.

In merito alle cause di questa situazione posso affermare con certezza che si sia commesso un errore grave da parte dell’asl, specialmente di stile, perché quando si prendono decisioni del genere, che interessano la collettività, bisogna dialogare insieme per trovare preventivamente soluzioni. Cosa che purtroppo non è stata fatta.

La strada che il Tar ha disposto di seguire con la sentenza dello scorso giovedì si potrà seguire solo se l’Asl la segue come richiesto, poiché purtroppo ho avuto modo di apprendere i commenti di alcuni dipendenti dell’Asl che mi hanno davvero lasciato esterrefatto. Commentavano di come dovendo scegliere tra i servizi alla persona e sanitari e i servizi concernenti l’istruzione didattica e quindi la formazione dei futuri medici privilegiavano i primi ai secondi. Questa è un’affermazione palesemente stupida in quanto sappiamo che i servizi alla persona e sanitari e quelli che riguardano l’istruzione didattica sono capitoli finanziari completamente diversi.

Un suo pensiero sulla situazione che si è venuta a creare?

La considerazione che mi sento di fare in questo momento è che oltre al rinnovare la mia vicinanza alle persone coinvolte, nel caso la situazione in essere non si chiarisse convocheremo le parti interessate prendendo iniziative autonome in consiglio comunale per arrivare a prendere una decisione giusta al fine di garantire una volta per tutte la possibilità ai docenti di formare e agli studenti la giusta formazione in campo medico-chirurgico.
Nel frattempo, come ha dichiarato il Rettore nell’intervista, il TAR ha accettato il ricorso in merito alla sospensione illegittima delle lezioni disponendo la ripresa immediata e continuativa delle stesse che riprenderanno martedì 23 ottobre. Ma non solo come ci spiega lo studente Pasquale Marra: “c’è stata una svolta positiva della vicenda, in quanto il decreto che determinerà la trasformazione del Ruggi in AOU è stato mandato a Roma per essere vagliato. Inoltre a quanto pare circa una ventina di professori saranno a breve contrattualizzati dall’ospedale”.

Una grande conquista per studenti, docenti e ateneo che non si fermeranno qui ma andranno fino in fondo. Infatti, le proteste e lo stato di agitazione continuerà: “oggi,- spiega il dott. Renato Pascale, laureato in Medicina e Chirurgia lo scorso 16 luglio- studenti e docenti si riuniranno in un corteo di protesta, che partirà dalla stazione alle ore 9, al fine di sensibilizzare la Cittadinanza tutta e gli studenti dell’Ateneo Salernitano all’approvazione del decreto”.

A questo punto non ci resta che sperare nella risoluzione repentina di questa situazione che non solo minaccia la credibilità delle istituzioni e delle agenzie di formazione, in questo caso l’Università degli Studi di Salerno, ma provocherà una più che giusta fuga di cervelli che invece di mettere a disposizione le loro potenzialità per il loro territorio, sono costretti a decidere di formarsi altrove e lasciare le loro terre, stanchi di continui problemi creati da promesse che nel corso degli anni non verranno mantenute.

Ma questa volta tutto questo non dovrà succedere perché il polo medico dell’Università degli Studi di Salerno ha pieno diritto ad esistere e con esso hanno pieno diritto ad esistere validi professori che formeranno i validi medici del domani.

 Dora Della Sala

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto