>
  • Rinaldi
  • Crepet
  • Algeri
  • Paleari
  • Cocchi
  • Pasquino
  • de Durante
  • Leone
  • Santaniello
  • Casciello
  • Tassone
  • De Luca
  • Buzzatti
  • Falco
  • Cacciatore
  • Valorzi
  • di Geso
  • Califano
  • Quarta
  • Dalia
  • Bruzzone
  • Mazzone
  • Quaglia
  • Gelisio
  • Alemanno
  • Scorza
  • Napolitani
  • Ward
  • Andreotti
  • Ferrante
  • Meoli
  • Romano
  • Miraglia
  • Bonanni
  • Carfagna
  • Romano
  • Baietti
  • Coniglio
  • De Leo
  • Boschetti
  • Gnudi
  • Grassotti
  • Barnaba
  • Catizone
  • Rossetto
  • Liguori
  • Antonucci
  • Bonetti
  • Chelini

Influweb Applicazione per influenza – Leggi e Scarica Influweb

Redazione Controcampus 28 Gennaio 2013
R. C.
20/04/2024

Influweb Applicazione per influenza : che strana commistione! Cosa possono avere a che fare la rete ed un ‘semplice’ male stagionale? È quello che proverà a spiegarci la Dott.

ssa Daniela Paolotti, ricercatrice di ISI e project manager di Influweb. La fondazione torinese, infatti, è da tempo protagonista di un progetto attivo a livello nazionale (www.influweb.it) e internazionale (www.influenzanet.eu) per il monitoraggio e la ricerca sul male stagionale più famoso di sempre.

Con il supporto di Create-Net, un centro di ricerca nell’ambito ICT (Information and communications technology) con sede a Trento, ha di recente lanciato due apps per Google e Smartphone che permettono a qualsiasi utente di interagire con la piattaforma.

Febbre, mal di testa, mal di gola, naso chiuso, un po’ di dolori diffusi sul corpo: molti di noi sono alle prese in questo momento con una qualche forma di influenza stagionale. Nulla di preoccupante, naturalmente. Perché allora tanta attenzione per l’influenza? Cos’è esattamene, quali ne sono le cause, quali i rischi e come si può prevenire?

L’influenza è causata da un virus Orthomyxoviridae, una tra le tantissime famiglie che infettano l’RNA (acido ribonucleico, una molecola molto simile al più noto DNA), causando malattie che vanno dal semplice raffreddore, varie forme d’influenza, sino alle più pericolose SARS ed Epatite virale C. Questa famiglia specifica dà origine, tra le altre, alle forme di influenza che colpiscono l’uomo e che vengono suddivise nei tipi A, B e C. Con questi tipi vengono classificati i virus in base alle caratteristiche antigeniche (ovvero delle loro proteine di superficie). Il virus di tipo A è essenzialmente aviario, si adatta occasionalmente all’uomo e può dar luogo alle temibili pandemie. Il virus di tipo B è quasi esclusivamente umano, ma dà luogo a manifestazioni esclusivamente endemiche. Infine, il virus di tipo C è il meno diffuso nonché patologicamente meno rilevante, per questo è il meno studiato.

Si è abituati a pensare all’influenza come portatrice di lievi fastidi o dolori di tipo passeggero. Un breve esame diacronico degli eventi più drammatici connessi a forme (perlopiù) pandemiche di influenza potrà forse farci capire l’importanza della prevenzione e delle forme odierne di monitoraggio a cui abbiamo più sopra accennato. Per quanto sia difficile ricostruire la cronistoria dei virus influenzale, si può partire dall’introduzione del nome “Influenza”, avvenuta in Italia all’inizio del Quattrocento alludendo con esso all’influenza astrale nella comparsa del male. I primi documenti che ci riportano dati sulle devastazioni delle pandemie risalgono invece al 1580, quando il virus si sviluppò in Asia, Africa ed Europa. Altre documentazioni la collocano nella Roma rinascimentale, quando morirono circa 8.000 persone. La pandemia più celebre della storia è probabilmente la cosiddetta

Se parliamo poi dell’impatto economico, stime recenti collocano in almeno 10 miliardi di USD i costi annuali dovuti alla perdita di produttività e ai trattamenti medici, ma c’è chi calcola che se si dovessero verificare perdite paragonabili a quelle della “Spagnola”, il PIL americano registrerebbe perdite fino al 5%. È forse divenuto più chiaro ai lettori, quanto l’impatto delle influenze stagionali e pandemiche sia devastante in termini di perdite umane e di spesa corrente. Ecco allora che forme di monitoraggio e prevenzione come Influweb trovano la loro giustificazione. Questo sistema ha il proprio valore nella partecipazione popolare e per questo invitiamo tutti i lettori a dare il proprio contributo. Vediamo, dunque, di capirne qualcosa in più.

Dott.ssa Paolotti, cos’è e da quanto tempo esisteInfluweb Applicazione per influenza e quali sono i suoi principali obiettivi?

È un sistema di partecipazione volontaria per il monitoraggio dell’influenza in Italia. Si basa su una piattaforma web interattiva, a cui chiunque può accedere per registrarsi, partecipare attivamente, fornire aggiornamenti su eventuali sintomi influenzali e ottenere informazioni utili sul virus dell’influenza. Il sistema di monitoraggio per malattie di tipo influenzale (influenza-like-illness o ILI) basato sull’attività di volontari-utenti web (De GroteGriepmeting) è nato nell’inverno 2003/2004, in Olanda e Belgio, dove è stato lanciato per la prima volta. Il successo del progetto, che ha visto coinvolti più di 30.000 partecipanti già dal primo anno, ha ispirato la messa a punto di un’iniziativa simile in Portogallo a partire dalla stagione invernale 2005/2006 (Gripenet). Dal 2008, il sistema è attivo anche in Italia con  il nome di Influweb. Dal 2009, le varie piattaforme europee sono parte del progetto integrato Epiwork finanziato dalla Comunità Europea,  che ha lo scopo di sviluppare una piattaforma per lo studio e la previsione della propagazione delle malattie infettive in Europa. All’inizio dell’estate 2009, anche in Gran Bretagna è stata lanciata una piattaforma per la sorveglianza dell’influenza con il nome di Flusurvey. A partire dal 2010 e negli anni successivi, la piattaforma è stata attivata anche in Svezia (Influensakoll), in Francia (grippenet.fr) e in Spagna (gripenet.es), con una raccolta dati che coprirà gran parte dell’Europa. Tutte le piattaforme sono parte della network per la sorveglianza via web dell’influenza chiamata Influenzanet.

Potete ritenervi soddisfatti per i risultati ottenuti con Influweb Applicazione per influenza ? Quali sono le prossime tappe ?

In questi anni siamo riusciti a coinvolgere un buon numero di volontari che si sono rivelati molto diligenti nel riportare il proprio stato di salute lungo tutta la stagione influenzale. La validità di questi risultati è anche stata riconosciuta dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il quale pubblichiamo il bollettino integrato settimanale Flunews . L’obiettivo è di aumentare ulteriormente la partecipazione nella popolazione italiana con lo scopo di ottenere dati sempre più ricchi e interessanti sull’influenza stagionale.

Oggi, grazie alla Fondazione ISI, per la quale svolge il ruolo di ricercatrice (nel gruppo di Epidemiologia Computazionale), e con il supporto di Create-net, è stata lanciata anche una nuova app per Smartphone. Quali sono le aspettative al riguardo e quale tipo di impatto ritenete che possa avere sul progetto?

In Italia l’accesso a Internet avviene principalmente tramite gli smartphone. Ci auguriamo che la possibilità di riportare il proprio stato di salute direttamente dal proprio telefonino possa facilitare la partecipazione per tutti i volontari che sono parte del progetto. 

Per concludere: cosa cambia per i cittadini, in seguito allo sviluppo di reti di monitoraggio a livello europeo, in termini di prevenzione e cura?

La possibilità di raccogliere dati in tempo reale anche da quegli individui che in caso di influenza non si  rivolgono a un medico garantisce la possibilità di studiare in modo efficace l’andamento dell’influenza stagionale da una settimana all’altra. In situazioni di emergenza sanitaria, come quelle legate alla pandemia da H1N1 del 2009, consente non solo di rilevare molto presto eventuali focolai anomali ma anche di proseguire la rilevazione di casi anche quando le strutture sanitarie sono sotto pressione e l’affollamento degli ambulatori o dei Pronto Soccorso rende difficile la gestione della situazione.

Alla luce di quanto spiegatoci dalla Dott.ssa Paolotti, non possiamo che essere convinti dell’importanza di Influweb e ci auguriamo la più vasta partecipazione possibile al progetto da parte di tutti i cittadini.

Per partecipare, saperne di più e scaricare Influweb Applicazione per influenza

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto