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Come vestirsi alla laurea e come prepararsi: consigli per lui e lei

Redazione Controcampus 13 Febbraio 2013
R. C.
20/04/2024

Ecco come vestirsi alla laurea, come prepararsi per essere all'altezza sia che la vostra laurea sia scientifica sia che il ramo sia quello umanistico.

Ecco come vestirsi alla laurea, come prepararsi per essere all’altezza sia che la vostra laurea sia scientifica sia che il ramo sia quello umanisticoConsigli ed idee per lui e lei 

Giorno della laurea,  uno dei giorni più importanti nella vita. Un traguardo importantissimo viene raggiunto e finalmente si abbandona il famigerato stato di “studente” del mondo dell’istruzione per lo meno!

Un giorno non tra i più semplici da organizzare. Documenti da compilare e presentare, la tesi da ultimare, il discorso da fare alla commissione, le feste, le bomboniere. Insomma per giorno della laurea ci servirebbe un graduate planner che possa organizzare il tutto e trovarci anche il miglior modo per come vestirsi alla laurea.

Nessun problema cari e prossimi dottori e dottoresse, vi daremo degli utili spunti e idee per come vestirsi per fare colpo sui professori della laurea.

Partiamo con una regola base mai indossare qualcosa che non appartiene al vostro stile. Nonostante tutti noi vorremmo essere impeccabili e vederci in una veste “speciale” in virtù dell’occasione, mettere qualcosa al di fuori del nostro stile potrebbe essere un grosso sbaglio.

Pensate, ad esempio, ad una donna abituata a mettere scarpette da ginnastica anche nelle serate formali, come potrà sentirsi a proprio agio con un tacco 15?

Il suggerimento per vestirsi alla laurea, ovviamente, non è di andare in sneakers anche in questa occasione, ma è consigliabile una elegante ballerina o una décolleté con un tacco che non superi i 7 cm.

Entriamo, ora, più nel dettaglio sul come vestirsi alla laurea, ecco i  consigli per laureande per come vestirsi.

Come vestirsi alla laurea: i consigli per lei per cosa mettere il giorno della laurea universitaria

La prima opzione per sapersi vestirsi alla laurea è il tailleur con pantalone oppure gonna, l’importante è che, se scegliete quest’ultima, non sia troppo corta. Abbigliamento ideale per le promesse dottoresse in medicina.

Spesso questo tipo di abbigliamento è accompagnato da modelli di color blu o nero, ma non necessariamente deve andare così: i tempi sono cambiati e, per fortuna, si possono tranquillamente scegliere tonalità diverse.

Il primo suggerimento per decidere come vestirsi alla laurea è quello di non usare colori troppo forti: è una buona idea abbinare questi stessi colori ad altri più neutri come il nero, il beige oppure il bianco così da avere un effetto più luminoso ma non eccessivo (o eccentrico!).

Per chi non gradisse la giacca, vi rassicuro subito: non è obbligatoria, la si può sostituire con una maglia o una camicia leggermente scollate. La giacca, inoltre, può essere sostituita anche da un cardigan che, decisamente, va molto di moda.

Esiste un’altra possibilità di vestirsi alla laurea: molte laureande scelgono abiti quali tubini o simili, in questo caso abbinamento ideale per future giuriste  il consiglio, e quello di abitini non troppo pomposi, in nero oppure in un colore chiaro ma non eccessivamente forte e un paio di scarpe con tacco (se non siete abituate ai tacchi alti, come già detto prima, vi consiglio di non andare oltre i 5/7 cm, non credo vogliate rischiare il capitombolo durante il tragitto verso la commissione!).

Cosa non mettere mai alla seduta di laurea: cosa evitare di usare

Evitate, infine, i tacchi a spillo: è preferibile una zeppa, lasciamo gli spilli per la sera.

Il troppo elegante non fa per voi, nella vostra facoltà si prefersice essere più disinvolti, nessun problema, esiste un’ulteriore opzione piu casual: si possono indossare jeans abbinati ad una camicetta uno stile ideale per le giovani laureande in materie economiche, o abitini meno impegnativi in colori pastello con uno stivale e calze necessariamente nere in questo caso, look ideale per le laureande nella materie umanistiche.

Dopo aver visto come vestirsi alla laurea in maniera corretta ed adatta alla propria facoltà ora è importante pensare al Make up.

Il trucco, infatti, deve essere abbinato a ciò che indossiamo, magari di un tono diverso ma il colore di base deve essere lo stesso.

Vi consiglio, però, di non eccedere nel trucco: il make up deve essere leggero; evitare, dunque, ombretti dai colori caldi e rossetti dai toni sgargianti. Suggerisco, invece, toni chiari per gli occhi e un lip gloss altrettanto chiaro o neutro, così da dare un’immagine fresca e curata di noi.

Per le unghie, infine, evitate smalti rosso fuoco, meglio mantenersi su colori chiari o una semplice french (magari con delle delicate decorazioni).

Come vestirsi alla laurea: consigli outfit per lui per cosa indossare

Questione decisamente più semplice ma non scontata e anche come porsi e come comportarsi in seduta di laurea, è sempre il dettaglio che fa la differenza.Giacca, pantalone e camicia per i prossimi avvocati diplomatici o commercialisti . Se avete uno stile più sportivo il mio consiglio è di evitare la giacca; se, soprattutto, vi laureate in primavera, indossare soltanto una bella camicia è un’ottima scelta.

In un caso come questo è preferibile scegliere un colore diverso dal classico bianco: non ci crederete ma molti indossano camice viola e, a dispetto dell’idea che da, non è niente male!

Nessun problema se la vostra idea di look e più casual o se nella vostra facoltà vi preferiscono fashion e sportivo, un ottima idea per i fututi prof. o per i promessi laureandi in materie scientifiche, puo essere un abbinamento pantalone classico e giubottino in pelle o al contrario giacca e camicia con un jean e snakers, in entrambi i casi potete scegliere o meno di indossare la vostra cravatta porta fortuna. Per la cravatta, possibilmente a tinta unita e abbinata al resto dell’abbigliamento, la cravatta da un tocco elegante e non è mai fuori luogo, ma può diventarlo!

Dall’abbigliamento della seduta di laurea all’atteggiamento da assumere

Esistono, poi, altre varianti più “sbarazzine”; consigliate per i laureandi in comunicazione,le sfilate dell’alta moda, infatti, promuovono la t-shirt sotto la giacca, così da combinare il casual con l’eleganza.

Inoltre, esiste anche un’altra opzione che prevede giacche non a tinta unita ma a quadri, dai toni non troppo forti. Certo, è tutto un po’ eccessivo, ma per chi si sente sicuro di sé nell’osare è perfetto!

Per quanto riguarda le scarpe, c’è poco da aggiungere: se le si compra con colori neutri difficilmente verranno notate. La scarpa, però, possiede uno strano potere: riesce ad attirare l’attenzione se la si sceglie con toni particolari. Chi di noi non conosce i mocassini dai colori sgargianti? Ebbene, quelli di certo lasciano un’impronta innegabile, in grado di rispecchiare la personalità del candidato. Se, però, non avete intenzione di trasmettere aggressività, ignorate quest’ultimo suggerimento e comprate un mocassino classico: lascia sempre un’impronta di eleganza.

Un consiglio non ultimo per importanza e sopratutto uguale per lui e per lei è l’atteggiamento da assumere: Mostrate sicurezza nel camminare e sfoggiate il vostro miglior sorriso, anche se vi sentite sull’orlo dello svenimento!.

Alla festa che farete coi vostri amici mettete quello che vi pare, tanto dopo qualche bicchiere non vi ricorderete neppure dove vi trovate! Ad maiora!

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto