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Preparare un esame. Come preparare un esame efficacemente: I consigli dei tutor

27 Maggio 2013
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16/04/2024

La sessione di esami si avvicina, il periodo più temuto dagli studenti.

Dopo aver seguito corsi e aver preso appunti, adesso bisogna aprire i libri, cominciare con lo studio e preparare un esame.

Preparare e sostenere un esame non è sempre cosa facile. Tanti libri, moltissime informazioni da immagazzinare, argomenti più vari da imparare.

Molti studenti spesso trovano enormi difficoltà nel preparare un esame. Non riuscire a rispettare le scadenze e il piano di studi può compromettere la carriera universitaria e fa accumulare esami su esami, rendendo le cose ancora più difficili.

A volte la situazione è talmente grave per gli studenti che invece di preparare un esame studiando ed impegnandosi, comprano l’esame. Spesso si sente parlare di esami in vendita, studenti che preferiscono un percorso più semplice e professori compiacenti raggiungono un accordo. Superare un esame dietro un pagamento in denaro, addirittura alle volte si può arrivare a pagare un esame con delle prestazioni fisiche. La compravendita di esame o di lauree è una cosa immorale, oltre ad essere una cosa illegale e penalmente perseguibile.

Per quegli studenti che vogliono superare gli esami ”tradizionalmente” e non scendere a compromessi con nessuno, abbiamo dei consigli preziosi. Ognuno ha un proprio metodo per preparare un esame, ma ci sono alcuni consigli che si possono seguire e che possono permettere a qualsiasi studente di preparare un esame nella maniera migliore e con i migliori risultati.

Servizio Tutor

Servizio Tutor

In tutte le università italiane sono presenti i tutor, figure che possono fornire un enorme aiuto nel preparare un esame nella maniera corretta. I tutor possono essere sia dei professori del corso di laurea sia degli studenti più anziani ed esperti che danno consigli ai nuovi studenti. Per spiegarci meglio la figura del tutor e la sua utilità abbiamo intervistato due professoresse, entrambe tutor di un corso di laurea.

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Laura D’Aniello tutor del corso di laurea magistrale in Psicologia Scolastica e di Comunità dell’Università di Bologna

Sono molti gli studenti che si rivolgono a Lei per avere un consiglio su come preparare un esame?

La figura del tutor è stata definita come punto di riferimento per gli studenti e come raccordo tra gli stessi ed i docenti. Molte sono le richieste e possono riguardare l’attività didattica intesa in senso ampio: come preparare un esame, dove reperire il materiale didattico (ad esempio i testi di riferimento), come affrontare una prova d’esame sia essa relativa ad un insegnamento, ai laboratori, alla prova finale.

Tutor per gli studenti

Tutor per gli studenti

Le università permettono anche a studenti più ”anziani” di divenire tutor. Qual è l’iter da seguire per poter divenire un tutor e aiutare a preparare un esame?

Gli studenti, oltre che poter usufruire dei vari servizi offerti dai tutor, hanno la possibilità di partecipare ai bandi per svolgere attività di tutorato. E’ importante sottolineare che esistono varie tipologie di tutor: ad oggi, infatti, l’ordinamento prevede la presenza di diverse figure che si occupano di attività caratteristiche e peculiari, per ognuna delle quali sono previste competenze, capacità e formazione specifica. Tali criteri vengono stabiliti, di anno in anno, tramite apposito bando che definisce i requisiti per presentare domanda e partecipare alla selezione, per titoli e colloqui, per i vari ruoli.

Chiaramente, i requisiti variano a seconda della tipologia di tutorato per la quale si intende fare domanda.

Nello specifico, sono presenti figure distinte che si occupano di: preparare un esame, di accoglienza e orientamento, sia per la Scuola che per le sedi degli studentati; orientamento al tirocinio; e, ove previste, sono presenti figure a sostegno di studenti disabili e dislessici. Esiste poi la figura di tutor del Corso di Studio che si occupa a tutto tondo delle attività didattiche: oltre ad essere un punto di riferimento e raccordo tra studenti e docenti, accompagna nel percorso universitario fornendo sostegno, individuando eventuali problematiche connesse allo studio, mantenendo contatti costanti con gli studenti, in particolare con quelli che presentino difficoltà (per varie ragioni, ad esempio attività lavorative concomitanti al percorso di studi) rispetto agli esami ed alla programmazione della propria carriera universitaria.

Quali sono i vantaggi che può ricevere uno studente in difficoltà da un tutor?

I vantaggi sono quelli di avere una figura dedicata che fornisca sostegno e supporto continui, che svolga la funzione di “filtro” nei casi in cui gli studenti non sappiano a chi rivolgersi per i propri dubbi o richieste di chiarimento rispetto a tutto ciò che riguardi l’attività didattica. Inoltre, il tutor svolge una funzione di intermediario in quelle situazioni in cui gli studenti non riescano ad entrare in contatto con i docenti (spesso per timore di rivolgersi a loro in maniera più diretta). In ogni caso, è possibile far riferimento al tutor sia per questioni generali, che creano difficoltà a tutti gli studenti, sia per richiedere disponibilità per problematiche individuali ed individuare, insieme, una soluzione personalizzata.

Maria Luisa Suprani tutor del Cdl magistrale in Scienze Filosofiche dell’Università di Bologna

Studentessa

Sono molti gli studenti che si rivolgono a Lei per avere un consiglio su come preparare un esame?

Sono diversi, spesso non frequentanti. Suggerisco loro di contattare in netto anticipo il docente di riferimento, soprattutto per permettere loro di colmare eventuali lacune e di fugare possibili incertezze prima di affrontare l’ esami.

Ciò contribuisce ad aumentare le probabilità di rispettare i tempi canonici previsti dal corso di studi.

Le università permettono anche a studenti più ”anziani” di divenire tutor. Qual’è l’iter da seguire per poter divenire un tutor?

Partecipare ai concorsi, avendo chiaro sia un quadro delle criticità che si potrebbero riscontrare sia alcune proposte (magari sperimentate: gli anni a volte possono rivelarsi un vantaggio!) da verificare.

In sede di colloquio le proposte possono diventare l’elemento determinante.

Quali sono i vantaggi che può ricevere uno studente in difficoltà da un Tutor?

Al Tutor si richiedono soprattutto abilità di problem solver: saper ascoltare gli studenti, diventare in grado di cogliere un loro problema celato dietro una criticità apparente. Spesso il senso di inadeguatezza che si può riscontrare in sede di colloquio nasconde una carenza di fiducia. Escogitare una soluzione insieme allo studente ed al docente (è mia abitudine indirizzare costantemente gli studenti dai docenti per affrontare in sede di ricevimento e, soprattutto, fin dagli inizi, un problema che, se trascurato, potrebbe influire sulla preparazione rallentandone il ritmo) è uno degli aspetti principali dell’attività di supporto alla didattica.

© Riproduzione Riservata
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