>
  • Gnudi
  • De Luca
  • Bonetti
  • Cocchi
  • Grassotti
  • Andreotti
  • Pasquino
  • Buzzatti
  • De Leo
  • Alemanno
  • Baietti
  • Antonucci
  • Leone
  • Barnaba
  • Casciello
  • Quaglia
  • Santaniello
  • Romano
  • Catizone
  • Bonanni
  • de Durante
  • Tassone
  • Falco
  • Crepet
  • Gelisio
  • Scorza
  • Paleari
  • Rossetto
  • Dalia
  • Cacciatore
  • Romano
  • Liguori
  • Miraglia
  • Algeri
  • Mazzone
  • Napolitani
  • Coniglio
  • di Geso
  • Valorzi
  • Boschetti
  • Ward
  • Carfagna
  • Rinaldi
  • Chelini
  • Quarta
  • Bruzzone
  • Ferrante
  • Meoli
  • Califano

Tema Storico Maturità 2013. Traccia del tema storico prima prova maturità: svolgimento e consigli I prova

Redazione Controcampus 19 Giugno 2013
R. C.
28/03/2024

Parliamo di Esame di maturità 2013 ed in questo caso di tema storico: i consigli dei prof e della redazione controcampus A qualcuno degli studenti in classe il tema storico all'esame maturità 2013 potrebbe apparire come l’esemplificazione  della perpetuazione di uno stile  di insegnamento conservatore e di un apprendimento prevalentemente scolastico di tipo mnemonico, ma esso è invece espressione di una scuola in cui l'aspetto tradizionale e quello innovatore si mescolano soprattutto sotto il profilo didattico.

Il tema storico all’esame maturità può essere svolto in due modi: un primo, limitandosi a una corretta esposizione dei fatti storici, così come può permettere di affrontare l’argomento proposto nella più ampia libertà di spazio e un modus interpretativo, in quanto manca il supporto vincolante, dei documenti presenti nella tipologia B.

Esame Maturità. Alt agli elaborati banali per il tema storico. Quando abbiamo a che fare con il tema storico all’esame maturità il rischio di produrre un elaborato banale e qualunquista, senza personalità,  esiste anzi è maggiore.

Nonostante ciò, il tema storico all’all’esame maturità offre una buona possibilità di riuscita a chi, ha buona padronanza delle nozioni di tipo storiografico e  voglia mettere alla prova le proprie capacità  di argomentazione, ma soprattutto  di problematizzazione.

Esame Maturità. Testo e svolgimento della traccia e tema storico.

Quest’anno la traccia della prima prova dell’esame maturità ovvero del tema storico è:

BRICS E PAESI EMERGENTI: “In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Premesse le profonde differenze nella storia di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri,gli aspetti più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo.”

Esame Maturità. Indicazioni per lo svolgimento del tema storico. Ecco alcune indicazioni da seguire per affrontare il tema di storia proposto oggi all’esame maturità con maggiore efficacia:

  • la prima cosa da fare per un buon tema storico è pianificare ovvero seguire uno sviluppo discorsivo articolato in un progetto testuale in modo tale che chi si trova di fronte al nostro testo può facilmente rintracciare un chiaro sviluppo delle idee
  • è necessario ricordarsi che si scrivono ‘capoversi’ e non semplici frasi che si seguono liberamente
  • scegliere il lessico con cura, senza però  cercare gli ‘effetti speciali’
  • occorre enucleare l’argomento centrale da trattare ed esaminare attentamente le operazioni che vengono richieste (riflettere, illustrare, analizzare, documentare ecc
  • si consiglia di  utilizzare  la propria opinione ,in maniera organica, come  strumento per argomentare la propria posizione intorno a un problema, fatto.

Esame Maturità. Dritte “live” per lo svolgimento della traccia storia assegnata. Per capire al meglio come affrontare il tema storico all’esame maturità, chiediamo alla Prof. D’Arienzo Lorella, docente di italiano e storia all’istituto alberghiero ” Ten. Marco Pittoni” alcuni consigli.

Quali difficoltà presenta la traccia odierna? Come devono muoversi i ragazzi impegnati nella stesura del tema storico alla maturità?

La traccia di storia odierna prevede un’approfondita informazione della tematica proposta ma, soprattutto, richiede un notevole spirito critico (sempre più raro da trovarsi all’interno delle nuove generazioni che, spesso, preferiscono notizie veloci ma superficiali – caratteristica dei nativi digitali). Non soffermatevi troppo nell’esposizione del fatto storico, ma analizzatelo criticamente alla luce di quello che sapete. Non improvvisate! Siate critici ed originali. Citate solo gli avvenimenti di cui siete certi e che ritenete utili alla vostra argomentazione. Quanto alle difficoltà riscontrabili nello sviluppo della prova, queste sono da ricondurre alle condizioni a cui la scuola ha ridotto l’insegnamento della storia lasciano profondi tracce, e questa è una di quelle. Diminuiscono le ore d’insegnamento ma i programmi ministeriali di storia si allargano (soprattutto al quinto anno).”

Come affrontare la traccia relativa al tema storico proposta?

“La DIDATTICA BREVE è una metodologia utile ai discenti non solo in fase di apprendimento ma soprattutto in quella di stesura. Suggerisco, prima di tutto, la costruzione e l’utilizzo di mappe concettuali preliminari sui nuclei fondanti delle tematiche che possono favorire la pianificazione di nessi e cause, collegamenti inter e pluridisciplinari utili a sviluppare ordinatamente la traccia di storia proposta oggi. Costruite la vostra scaletta, con date, avvenimenti, citazioni e poi passate all’elaborazione. Ordine innanzitutto, così da evitare confusioni espositive e quindi critiche”.

Crede che il tema storico proposto oggi sia più adatto allo studente che vuole comporre un tema di natura più interpretativa o espositiva? Meglio poter esporre il proprio pensiero su un dibattito culturale oppure dimostrare la conoscenza di un fatto o un avvenimento? 

La storia ci insegna sempre qualcosa ed a mio avviso, i corsi e i ricorsi storici vichiani sono una chiara dimostrazione di quanto la storia ci insegni tanto del passato da renderci preparati al futuro. La storia (non quella monumentale quanto quella critica) è ciò che ci aiuta a comprendere chi siamo e ciò è anche l’unico canale che ha l’uomo per conoscere realmente se stesso. Quindi consiglio ai ragazzi impegnati nella prova di orientarsi sull’interpretativo, fermo restando che una solida conoscenza storica è indispensabile. Altrimenti girate a largo.”

Nello sviluppo della traccia del tema storico proposta c’è qualche indicazione precisa che i ragazzi impegnati ora nella prova devono tenere a mente per svolgere correttamente il tema storico?

“Più che un’indicazione, suggerisco di tenere ben presente il precedente della scorsa maturità. Il tema proposto lo scorso anno basato sul pensiero politico-filosofico della Arendt, dava notevoli spunti per interpretare, informare, criticare, valutare. La traccia del tema storico di oggi vi chiede di sforzarvi di dimostrare non solo le INFORMAZIONI possedute, ma soprattutto la vostra capacità di cogliere i mutamenti politico-culturali di una società che, come oggi, ha di fronte nuove sfide che deve riuscire ad affrontare con rigorismo morale ed apertura. Come la traccia della Arendt. In un’epoca in cui gli episodi di razzismo (ideologico, religioso e politico) e xenofobia sono sempre più frequenti, in un’epoca dove, la violenza sulle donne rende attuali antiche piaghe e vergogne, questi input come quello dato dalla traccia proposta, risultano uno dei metodi efficaci per soffermaci a riflettere sulle nuove svolte (ma saranno davvero nuove?) che la nostra storia ci propone in ogni tempo. “Dove cercare noi stessi”. Forse è questo il grande impegno della storia e la nostra enorme responsabilità di educatori. Dovete fare lo stesso con la traccia storica. Siate personali. La commissione apprezzerà”.

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto