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T2K dimostra che il neutrino muonico si trasforma in neutrino elettronico

Redazione Controcampus 20 Luglio 2013
R. C.
23/04/2024

Politecnico di BARI - L’esperimento T2K dimostra definitivamente che il neutrino muonico si trasforma in neutrino elettronico Il contributo italiano.

Nella ricerca anche un docente del  Dipartimento Interateneo di Fisica del Politecnico e dell’Università di Bari

L’esperimento T2K sul neutrino è stato costruito ed è costantemente monitorato da una collaborazione internazionale composta da oltre 400 fisici provenienti da 59 differenti istituzioni e 11 diversi paesi su 3 continenti (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Polonia, Regno Unito, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera).  I costi relativi all’esperimento sul neutrino e alle infrastrutture necessarie ad esso associate sono state in buona parte  realizzate grazie al  Ministero Giapponese per l’Educazione, Cultura, Sport, Scienze e Tecnologie (MEXT) ma contributi significativi sono anche venuti dalle agenzie finanziatrici dei paesi partecipanti. In particolare: NSERC, NRC e  CFI, Canada; CEA e  CNRS/IN2P3, Francia; DFG, Germania; INFN, Italia; Ministero delle Scienze e dell’Educazione Superiore, Polonia; RAS, RFBR e  Ministero dell’Educazione e delle Scienza della Federazione Russa; MICINN e CPAN, Spagna; SNSF e SER, Svizzera; STFC, Regno Unito; DOE, USA.

La collaborazione italiana vede la partecipazione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), attraverso i gruppi delle sezioni di Bari, Napoli, Padova e Roma, e delle Universita’ ad esso associate.

Il gruppo di ricerca di Bari è composto da Gabriella Catanesi ed Emilio Radicioni (INFN), Vincenzo Berardi del Politecnico di Bari, docente di Fisica Generale e Lorenzo Magaletti (studente del XXVI ciclo della Scuola di Dottorato in Fisica dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari), confermando una lunga tradizione di cooperazione fra gli Atenei Baresi e l’INFN all’interno della casa comune costituita dal Dipartimento Interateneo di Fisica. La dott.ssa Catanesi è inoltre responsabile nazionale per l’esperimento.

Nel 2011 la collaborazione aveva per prima dato indicazioni sull’esistenza di questo processo sul neutrino. Adesso con 3,5 volte più dati questa trasformazione viene definitivamente provata. Infatti la probabilità che una fluttuazione statistica possa produrre l’effetto osservato è inferiore a uno su mille miliardi. Ciò equivale ad escludere questa possibilità con una significanza statistica equivalente a 7,5 sigma. Questa misura di T2K è la prima nel suo genere in cui l’apparizione nel punto di rivelazione di neutrini diversi da quelli prodotti è osservata con una significanza statistica tale da escludere ogni altro processo.

Nell’esperimento T2K un fascio di neutrini muonici è prodotto nel complesso di acceleratori per la ricerca denominato J-PARC, localizzato presso il villaggio di Tokai nella prefettura di Ibaraki sulla costa est del Giappone.  Il fascio di neutrini, adeguatamente monitorato da un  insieme di rivelatori posti nel complesso di J-PARC, viene inviato a 295 km di distanza dove viene intercettato dal gigantesco (50.000 tonnellate) rivelatore Super-Kamiokande collocato all’interno delle miniere di Kamioka vicino alla costa ovest del Giappone.

Il complesso sistema di rivelatori che studia il fascio neutrino a J-PARC e’ in larga parte frutto di una collaborazione fra fisici europei e nord-americani.  I gruppi Italiani hanno partecipato al design e alla realizzazione delle 3 grandi camere a deriva di nuova generazione nonche’ al progetto del ripristino del magnete che permette di distinguere le particelle di carica positiva da quelle di carica negativa.   Quest’ultimo non e’ un oggetto qualsiasi, bensi lo storico magnete utilizzato dall’esperimento UA1 al CERN che valse il premio Nobel a Carlo Rubbia nel 1983. Rimesso in funzione , caricato su una nave e portato in Giappone ha cominciato una nuova vita. Un caso di longevita’  tecnologica notevole e di riciclaggio ben riuscito.

L’analisi dei dati del rivelatore Super-Kamiokande correlata con i tempi di arrivo dei neutrini da J-PARC ha rivelato la presenza di più neutrini elettronici (per un totale di 28) rispetto a quelli aspettati (4,6) in assenza di questo nuovo processo.

L’oscillazione di neutrini è la manifestazione di un fenomeno di interferenza quanto-meccanica su larga scala.  In particolare l’osservazione di questo nuovo tipo di oscillazione  apre la strada alla possibilità di studiare  la violazione di parità nel settore dei leptoni a sua volta indissolubilmente associata all’asimmetria materia antimateria nell’universo.  Questo fenomeno è  già stato osservato tra i quarks.   La violazione di parità fra tipi di neutrini nelle prime fasi di vita dell’universo potrebbe spiegare  uno dei grandi misteri della scienza cioè il perché il nostro mondo attuale sia dominato dalla presenza di materia, mentre la quantità di antimateria è trascurabile.  Adesso che T2K ha stabilito l’esistenza di questa forma di oscillazione che è a sua volta sensibile agli effetti dovuti alla violazione di parità, diventa possibile iniziare una ricerca sistematica di questi fenomeni.  L’esperimento T2K che nei prossimi anni conta di raccogliere una quantità  di dati 10 volte superiore a quelli che hanno permesso questa scoperta, sarà senz’altro fra i protagonisti di questa nuova sfida scientifica. Per far questo si prevede di inviare non solo neutrini ma anche anti-neutrini da J-PARC a Super-Kamiokande.

Si deve sottolineare che questa importante scoperta sul neutrino non sarebbe stata possibile senza l’ostinato e instancabile sforzo del personale del complesso di J-PARC che in soli 11 mesi è riuscito a ripristinare e rimettere in funzione l’intera struttura dopo il devastante terremoto dell’11 marzo 2011 permettendo all’esperimento T2K di riprendere la presa dati bruscamente interrotta.

© Riproduzione Riservata
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. 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