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Dieta Post Natale: dieta per dimagrire e disintossicarsi dopo le feste

Redazione Controcampus 11 Gennaio 2014
R. C.
28/03/2024

Come dimagrire con la dieta post natale: consigli della Dott.

ssa Giovanna Testa, Biologa Nutrizionista.

Secondo le stime Coldiretti, il nuovo anno porterà agli Italiani un aumento di peso di oltre due chili ciascuno.

“Merito”, ovviamente, delle kcalorie in più (in media 15-20mila) assunte durante le festività ma anche a causa della ritenzione idrica conseguente al maggior consumo di cibi calorici e bevande alcoliche e della quasi totale estinzione dalle nostre tavole di frutta e verdura.

Effetti indesiderati, ma prevedibili  se teniamo conto che tra Natale e Capodanno sono stati consumati circa 100milioni di kg tra pandori e panettoni, 80 milioni di bottiglie di spumante, 20mila tonnellate di pasta, 8 milioni di cotechini e frutta secca, carne, salumi, formaggi e dolci per una spesa complessiva di oltre 5 miliardi di euro.

Il sovrappeso del dopo feste è dovuto principalmente ad un accumulo di grassi e acqua che può essere smaltito agilmente, senza esagerare nelle rinunce. No secco alle diete troppo privative, soprattutto dopo un periodo di eccessi “quotidiani” e alle famigerate “diete fai da te”.

Per compensare la frustrazione, si è spesso tentati di scendere a decisioni drastiche senza considerare che il peso perso viene recuperato in poche settimane e con gli interessi. Non esiste una dieta comoda! Gli esperti, in particolare, ricordano che il “salto dei pasti” rischia di diventare uno shock per l’organismo, senza apportare alcun beneficio sostanziale. È preferibile, invece, una dieta “disintossicante”, a basso contenuto calorico (almeno cinque giorni), scandita da gesti semplici e piccole accortezze,  che ristabilisca poco alla volta il miglior rapporto con le calorie assunte garantendo risultati più efficaci e durevoli.

A nessuno piace mettersi a dieta post natale, eppure giorni di trasgressione alimentari possono essere cancellati con un regime alimentare più sobrio e salutare, abbinando un’alimentazione più equilibrata ad una moderata attività fisica. Dimagrire “bene” dopo le feste si può. Ecco alcuni consigli utili per una dieta ok.

La regola aurea per perdere peso è andare per gradi, riportando l’ordine a tavola. La prima cosa da fare è introdurre nella nostra dieta post natale le sottovalutatissime fibre: carboidrati e zuccheri devono, naturalmente, essere ridotti di molto e il consumo di pane e pasta va sostituito da vegetali, legumi, frutta e alimenti ricchi di fibre dall’alto potere saziante ed poco calorico. Sì al latte e allo yogurt, meglio se in versione magra e ai prodotti che contengono probiotici, utili in caso di problemi intestinali.

Contestualmente occorrerà riattivare la diuresi e regolarizzare il funzionamento di fegato, stomaco ed intestino aiutandoli ad abbassare i livelli di acidità: vietate bevande zuccherine e gassate.

Come funzionala dieta post natale: consigli per dimagrire velocemente dopo le feste

Liquidi e sali minerali sono una manna . Bevete tanta acqua (almeno 2 l al giorno, raccomandano gli esperti)  e ricorrete ad infusi, tisane e decotti depurativi/drenanti per liberare l’organismo dalle tossine accumulate.

  • La colazione rimane il pasto più importante della giornata, anche quando si è a dieta post natale. Basta puntare sugli alimenti giusti: tè verde o una tazza di latte con caffè o caffè d’orzo, uno yogurt bianco magro e una fetta biscottata integrale con marmellata light o un velo di miele, il menù ideale per una dieta intelligente!
  • A pranzo, invece, salgono in cattedra le verdure, da consumarsi preferibilmente con poco  o nessun condimento grasso: insalata mista a volontà (condita con un cucchiaino di olio extravergine e limone) o finocchi freschi in insalata, petto di pollo condite con limone, pasta integrale (conditi con sugo di pomodoro fresco e basilico), uova sode, spinaci al vapore e pane integrale.
  • Triofo vegetariano anche a cena: protagoniste sempre loro, le verdure, cucinate in modo sano, al vapore e al forno in primis. Banditi i soffritti ed olio tassativamente crudo e in modiche quantità. Il menù che si compone, allora, comprenderà: minestrone di verdura, carciofi cotti al vapore, insalate miste, 100 g di bresaola o fesa di tacchino a fette scondita e qualche fettina di pane integrale. Menzione a sé meritano le zuppe: antiossidanti, ricche di fibre, proteiche, alta digeribilità, le zuppa si confermano le alleate numero 1 del “dietaiolo” italiano: miglio, orzo, farro, legumi e cereali soddisfano l’appetito e riattivano il corretto transito intestinale.

Intoccabili nella nostra dieta gli spuntini di metà mattina/pomeriggio: favoriscono un apporto calorico costante e smorzano l’appetito in vista dei pasti principali. Consigliatissima a merenda, oltre agli intramontabili yogurt magri, la frutta fresca di stagione (mela, arancia, mandarino).

Imperativo per chiunque voglia condurre una dieta post natale “seria” ed, insieme, riscoprire il piacere di una fisicità sana, l’esercizio fisico giornaliero. Si parte con l’osservazione distaccata del nostro corpo, senza “bluffare”, cercando di capire davvero se abbiamo bisogno di dimagrire o se piuttosto che di una dieta ipocalorica, abbiamo bisogno di fare dello sport, rimettere i muscoli in moto, allenarci e sentirci di nuovo vitali e scattanti. In ambo i casi, è raccomandabile concedersi almeno un’ora, tre volte la settimana, di moderata attività fisica aerobica: passeggiare a piedi o in bicicletta, correre o nuotare in piscina. Meglio ancora se il movimento è prolungato e a basso regime. Solo dopo 30 minuti di attività fisica continuata, infatti, si cominciano a mobilizzare le riserve di grasso. Occhio però a non sottovalutare il fattore motivazione: scegliamo l’attività fisica che più ci gratifica: jogging, palestra, calcio, tennis…(va bene anche  andare al lavoro-fare shopping a piedi o prendere le scale).  L’importante è che sia compatibile con i nostri orari lavorativi o di studio e che, soprattutto, non diventi fonte di stress.

Come funzionala dieta post natale per la dott.sa Testa

Il recupero della forma fisica pre-vacanze si basa su una nuova impostazione del regime alimentare, una dieta, cioè, che tenga debitamente conto delle nostre esigenze, ma anche delle inevitabili cautele mediche. Per saperne di più, allora, siamo ricorsi al parere e ai consigli di un esperto di consolidata competenza, la Dott.ssa Giovanna Testa, Biologa Nutrizionista:

Dott.ssa Testa, ogni anno in occasione delle festività natalizie si tende ad esagerare con il cibo così invece di ricpartire in piena forma ci ritroviamo tutti meno tonici e appesantiti. Morale: sensi di colpa alle stelle e ansia di mettersi a dieta. Come si torna in forma dopo le vacanze? Come si struttura una dieta “sicura” e quali sono gli alimenti che più aiutano il dimagrimento?

“Innanzitutto bisogna depurarsi da tutte le tossine accumulate con gli eccessi alimentari e questo significa bere almeno 2 litri di acqua naturale al giorno. L’acqua  favorisce  l’eliminazione del sodio in eccesso e quindi fa lavorare di meno i reni. Inoltre aiuta nella depurazione del sangue rendendolo più fluido. Poi bisogna prediligere cibi leggeri come contenuto di grassi  e quindi molto digeribili come riso, legumi, frutta e verdura sia cruda che cotta, carne bianca e pesce. In questo modo non si appesantisce l’intestino che ha lavorato tanto in questi giorni di festa. Infine concedersi 2 tazze di tisana a base di tarassaco, betulla, carciofo o bardana per disintossicare il fegato, da bere durante il giorno con un po’ di miele grezzo.”

Importante ai fini della buona riuscita del percorso disintossicante-dimagrante è accompagnare la dieta post natale con una moderata attività fisica. Niente sforzi eccessivi e attività sportiva forzata. Quali sono le attività più indicate per la dieta post natale.

“Assolutamente vero! Muoversi con regolarità aiuta a recuperare l’energia e il tono muscolare. Ci sentiamo più attivi e teniamo sotto controllo la pressione arteriosa e la glicemia. Inoltre la regolare attività fisica mantiene alto il metabolismo e quindi si bruciano più calorie. Sicuramente le attività fisiche consigliate in questo caso sono quelle aerobiche come corsa, passeggiate a passo sostenuto,nuoto e  aerobica. Coinvolgere un amico per fare una passeggiata di 40 min. sarebbe l’ideale: in questo modo si rompe la sedentarietà quotidiana e ci si mantiene in forma.”

Gli specialisti, come sempre, mettono in guardia dalle diete miracolistiche proposte da web e riviste, che promettono risultati immediati ed impressionanti, finendo spesso per produrre più danni che benefici. Perché diffidare da queste soluzioni?

“Non esiste la bacchetta magica per perdere i chili di troppo quindi il mio consiglio è di non credere alle diete che fanno perdere tanti chili in poche settimane. Il nostro corpo ha dei “tempi metabolici” che devono essere rispettati in cui cervello e intestino devono coordinarsi per dare le giuste reazioni, non fare questo significa avere buone probabilità di scatenare un caos fisiologico e pericolosi squilibri. Il che si traduce in stress psicofisico, spese per la salute e chili che si riprendono immediatamente si smette la pseudodieta.”

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto