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Concorso Docenti 2014: nuovo bando concorso docenti scuola, Pas e News

Redazione Controcampus 5 Febbraio 2014
R. C.
24/04/2024

Il DL Istruzione prende forma.

Senza troppo clamore il Ministro Carrozza sta realizzando il piano di immissioni in ruolo del personale scolastico, conseguente, in grossa parte, alla “sua” legge 128/2013 “L’istruzione riparte”!

Pioggia di nuove assunzioni e, clamoroso, nuovo concorso docenti all’orizzonte.

Si riaccende la speranza per i numerosi precari e disoccupati della scuola: a decorrere dal 1° settembre 2016 le assunzioni complessive dovrebbero superera le 101 mila unità.

La notizia non è ancora ufficiale, ma le ultime indiscrezioni confermano il grande fermento che in questi giorni sta animando le stanze di viale Trastevere.

Al momento non ci sono comunicati ufficiali, ma sembrerebbe  che il MIUR abbia tutta l’intenzione di lanciare un nuovo concorso docenti, il cui bando è atteso tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015. Il comunicato MIUR sul TFA ordinario diramato il 18 gennaio, in cui si annunciava il bando per il II ciclo di TFA atteso entro fine Febbraio 2014, sembrava confermare l’ipotesi dell’indizione, per l’anno 2015, di un altro, sospiratissimo “concorsone” e così è stato.

Il Ministero ha inviato all’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e al MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanza) l’atto di indirizzo relativo al piano triennale di assunzioni per l’a.s. 2014/15.

Ma qual è il nesso tra l’annunciato Piano triennale di assunzioni e il possibile nuovo Concorso docenti 2014? Per l’anno corrente il piano conferma 4.447 posti di sostegno.

Per il 2014/2015 l’immissione in ruolo di 12.625 docenti, 1.604 insegnanti di sostegno e 4.317 Ata. Mentre per l’interno triennio 2014 2015 2016 in totale le assunzioni saranno 82.055 suddivise tra 64.338 insegnanti (di cui 22.237 per il sostegno) e 17.717 di personale ATA.

Stime effettuate in considerazione del turn over dei docenti (tra pensioni e pre-pensionamenti) e sulla base dei posti vacanti dopo le nomine in ruolo effettuate a settembre scorso. Secondo i calcoli del Miur, infatti, nel triennio 2014– 2016 cesseranno di lavorare 41.272 dipendenti pubblici (27.872 docenti e 13.400 Ata).

Per gli insegnanti di sostegno sono previste già entro il 2014 le assunzioni di 4.447 docenti, per coprire il fabbisogno del personale che segua gli alunni disabili negli istituti scolastici. Inoltre, per il 2015 2016, il ministero dell’Istruzione mira a stabilizzare ancora 22.237 professori di sostegno. I posti, in assenza di modifiche legislative al sistema di reclutamento nella scuola, saranno coperti prelevando il 50% del personale dalle graduatorie a esaurimento (popolate ancora da circa 160mila precari) e il restante 50% attraverso concorsi pubblici (a partire dai candidati del bando 2012 indetto dall’ex ministro Francesco Profumo).

A un anno di distanza dal contestato concorso di Francesco Profumo sì torna, così, a parlare di assunzioni, sblocco del turnover e, conseguentemente, di un nuovo concorso docenti.

Al momento rimane da risolvere la questione dei molti i docenti che, pur avendo vinto il maxi concorso a cattedra, sono fermi ai box. Tutti, però, dovranno ricevere la cattedra entro il 2015. Ovvio che se questo non dovesse avvenire,  non avrebbe senso bandire un concorso docenti così a stretto giro.

Il nuovo concorso, questo è certo, ci sarà, ma restano da definire tempi di indizione ed eventuali variazioni regolamentari, i quali dipendono dai costi e dalle tempistiche preventivati in sede di programmazione del piano triennale di assunzione.

A livello di costi il piano sarà attuato ad “invarianza finanziaria”. In più l’atto di indirizzo deve ancora incassare il benestare del Ministero dell’Economia e dei Sindacati. Il Miur nel documento ha previsto la possibilità di spostare più avanti l’eventuale maturazione dello scatto di anzianità (una via già intrapresa con il precedente programma di assunzioni).

Morale: perché il piano cominci a funzionare e si possa pensare ad una nuova tornata concorsuale, le assunzioni tramite scorrimento graduatorie o concorsi per il prossimo anno scolastico dovranno chiudersi entro il 31 agosto 2014.

La procedura relativa all’indizione di un nuovo concorso docenti, intanto, è già stata attivata con la richiesta di copertura finanziaria avanzata al MEF e che si sta procedendo, al contempo, con una scrupolosa verifica delle effettive disponibilità di cattedre su base regionale, al fine di non ripetere gli errori commessi nel computo dei posti messi a bando nel precedente concorso.

Bando Nuovo Concorso Docenti 2014

Bocche cucite, invece, circa la possibilità dell’eventuale emanazione del bando entro l’inizio del 2015.  Prima, raccomanda il Ministro Carrozza, occorrerà concludere la ricognizione dei posti e di raccogliere i pareri consultivi previsti. Ricognizione che andrà effettuata necessariamente tenendo conto di numeri e tabelle aggiornate, sgombrando definitivamente il campo dalle incongruenze e dalle denunce di approssimazione e superficialità avanzate dalle centinaia di candidati impegnati nell’ultimo concorso docenti 2012.

Obiettivo: non ripetere errori commessi nello scorso concorso quando i posti al bando superavano quelli di effettivo bisogno. Sono, infatti, i tempi e le lungaggini del concorso docenti 2012 a suggerire che difficilmente sarà possibile pubblicare a stretto giro il bando: non è ancora chiaro quando le regioni porteranno a termine la pubblicazione delle graduatorie di merito (Toscana e Sicilia hanno calendarizzato le prove orali ad ottobre 2013) e quali saranno le modalità con cui si svolgeranno le immissioni.

L’ultimo concorso a cattedra voluto dall’ex Ministro Profumo non è si è concluso nei tempi previsti (molto probabilmente occorrerà adottare le surroghe, di qui la scelta di utilizzare i numeri messi a bando non per due anni, ma per tre.

Ma come si svolgerà il Concorso docenti 2014? Cambierà il regolamento concorsuale? I criteri d’accesso saranno finalmente riformati? In attesa di conferme ufficiali, proviamo a fare chiarezza sui rumors degli ultimi giorni, esaminando nel dettaglio in cosa consistono le probabili novità del Concorso docenti 2014.

Concorso docenti 2014 e novità regolamentari – I siti internet stanno già diffondendo notizie relative a un fantomatico regolamento. In realtà non c’è stata ancora alcuna informativa ufficiale (solo ufficiosa) in merito al concorso. Mancano, insomma, disposizioni chiare che spieghino i dettagli del nuovo concorso docenti. Intanto la buona notizia, in vista del nuovo concorso docenti 2014, è che il Ministero avrebbe in cantiere una fitta  serie di modifiche al regolamento mirate ad eliminare o limare quelle criticità hanno portato nelle precedenti tornate concorsuali ad una serie di problemi tecnici e valutativi. 

Riportiamo alcuni emendamenti possibili in sede di riformulazione dei criteri di partecipazione concorsuale:

  • I docenti di ruolo non potranno essere esclusi dal concorso;
  • I docenti con laurea abilitante all’insegnamento conseguita da dopo l’anno 2002, fino ad arrivare al 25 settembre 2012, potranno partecipare al concorso;
  • Le lauree che abilitano  all’insegnamento, conseguito dall’anno 2002 all’anno 2012, permetteranno la partecipazione al concorso;
  • La soglia minima per l’ammissione alla 2° prova dovrebbe scendere a 30/50 rispetto ai 35/50;
  • Sarà probabilmente abolita la prova in lingua straniera per la scuola elementare;
  • La prova orale in lingua straniera non dovrebbe essere più obbligatoria;
  • Il candidato con punteggio inferiore a quello ottenuto nel concorso predente, potrà optare per vecchio punteggio;
  • Graduatoria di merito valida per tre anni;
  • Assente dalla tabella titoli la valutazione per la permanenza nelle graduatorie, riconosciuto invece un punteggio superiore agli specializzati rispetto a chi possiede altri titoli universitari.

Concorso docenti 2014: Ipotesi Corso-concorso? Le note positive non finiscono qui. Da più parti, infatti, si avanza l’ipotesi che il Miur starebbe studiando una misura assolutamente avveniristica: istituire un “Corso-concorso” per rendere stabile il reclutamento nel medio-lungo periodo, scongiurando conflitti tra le varie categorie di docenti abilitati attraverso una riforma organica non immediata. Riforma che sarà figlia della prossima road-map disegnata in seguito agli esiti della Costituente della scuola. Entusiasmo tutto da verificare: l’ipotesi del corso-concorso, ad oggi, è ancora distante dal concretizzarsi. Il suo destino dipenderà dal definitivo superamento dei TFA. Il nuovo concorso sarà, cioè, regolato da una nuova legge, completamente indipendente e temporalmente successiva rispetto alla gestione contingente delle problematiche connesse ai TFA.

Concorso docenti 2014. Come cambiano i criteri di accesso? Non mancano  spunti di assoluta plausibilità. Stando alle indiscrezioni filtrate in queste ore, il nuovo concorso consentirà la partecipazione alla procedura di tutti i docenti già abilitati e di coloro che frattanto acquisiranno l’abilitazione con Percorso speciale abilitante (PAS), con possibilità di estensione anche ai TFA ordinari. Il grande nodo da sciogliere rimangono, tuttavia, i criteri di accesso per il nuovo concorso docenti. Nel 2012 i criteri prevedevano come requisito sine qua non per le classi di concorso della scuola secondaria l’abilitazione o il titolo conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 per le lauree triennali mentre per quelle quinquennali entro il 2002/2003. Di qui l’immancabile  pioggia di ricorsi (dei quali ancora si aspetta il giudizio di merito), che hanno contestato il limite imposto dal concorso scuola 2012, rilanciando la richiesta dei tanti indignados del pianeta scuola di cambiare i requisiti di accesso al prossimo concorso. Si prevede, quindi, una nuova procedura che potrebbe far raggiungere al concorso 2014 gli stessi numeri raggiunti dal concorso indetto nel 2012, peraltro ancora in fase di svolgimento.

La reazione dei precari all’ipotesi Concorso Docenti 2014 – Da registrare lo scetticismo di nuovi e vecchi precari del pianeta scuola, contrari all’ipotesi di un nuovo concorso docenti per l’anno corrente. La nuova tornata, col concorso 2012 ancora in alto mare, lamentano, non farebbe che versare nuovi precari nel calderone delle graduatorie e degli scorrimenti. A conferma dell’incapacità del Miur a pensare una soluzione definitiva, che stabilizzi i tanti, troppi professionisti della scuola, che da anni annaspano tra supplenze e corsi d’aggiornamento.

Non si può continuare ad illudere generazioni di aspiranti docenti con la chimera di concorsi che non aprono alcuna prospettiva reale. Il precariato non si contrasta perpetrando regole anacronistiche, ma studiandone di nuove.

Il concorso docenti 2014, rivendicano le stesse sigle sindacali, dovrà segnare un punto di rottura rispetto alla tradizione Profumo: l’accesso all’insegnamento andrà programmato fin dalla scelta universitaria attraverso percorsi biennali di laurea specialistica per l’insegnamento e un buon numero di crediti in tirocini o attraverso un apprendistato d’alta formazione. Solo allora si potrà ragionare sull’opportunità di un nuovo concorso docenti .

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto