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Eni Award: ricercatrice Units premiata per il debutto nella ricerca

Redazione Controcampus 19 Giugno 2014
R. C.
22/04/2024

Università degli Studi di Trieste - Eni Award: ricercatrice dell’Università di Trieste premiata per il “Debutto nella ricerca” È Martina Siena, ricercatrice che ha conseguito il dottorato all’Università di Trieste studiando la variabilità di proprietà idrologiche in mezzi porosi, una dei premiati con Eni Award ideas for a brighter future edizione 2014.

 

Martina Siena, che ha conseguito il PhD alla Scuola di Dottorato in Environmental and Industrial Fluid Mechanics presso l’Ateneo triestino, ha ottenuto assieme a un ricercatore dell’Università di Padova il Debut in Research Prize, riservato a ricercatori under 30 che hanno conseguito il dottorato di ricerca in una Università italiana. Il premio le è stato consegnato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia che si è tenuta lo scorso 17 giugno a Roma, nel Salone delle Feste del Palazzo del Quirinale. L’udienza è stata aperta dagli interventi del Presidente dell’Eni, Emma Marcegaglia, e dell’Amministratore Delegato, Claudio Descalzi.

Matina Siena premiata Eni Award

Nata a Cremona, Matina Siena si è laureata con 110/110 e lode al corso di laurea specialistica in Fisica dell’Università di Trieste nel 2009, con la tesi dal titolo “Turbulent mixing of seawater in the Muggia bay under different forcing elements: the winter case” (relatore Prof. Franco Stravisi, correlatore Prof. Vincenzo Armenio). Ha poi proseguito gli studi presso lo stesso Ateneo conseguendo nell’aprile 2013 il titolo di Dottore di Ricerca con la tesi su “Caratterizzazione della permeabilità in mezzi porosi sintetici e naturali” (supervisori: Prof. Virgilio Fiorotto, Prof. Alberto Guadagnini, Prof.ssa Monica Riva,).

Proprio quest’ultimo lavoro di ricerca le è valso il riconoscimento “Debutto nella ricerca” dell’Eni Award.
La tesi apporta significativi contributi innovativi nel campo della caratterizzazione di flusso e del trasporto nei mezzi porosi eterogenei. La ricerca della dott.ssa Siena ha infatti come principale obiettivo lo studio della variabilità di proprietà idrologiche in mezzi porosi, con particolare attenzione alla permeabilità.

L’approccio adottato combina l’analisi di proprietà statistiche e di scaling applicata a dataset di permeabilità, con lo studio di risultati numerici di simulazioni di flusso alla microscala in mezzi porosi. Con la prima analisi è possibile caratterizzare variazioni di permeabilità alla scala di misura (tipicamente dell’ordine del centimetro), mentre la seconda analisi dà una descrizione dell’eterogeneità di permeabilità a una scala inferiore (nell’ordine del millimetro), ottenuta risolvendo processi fisici alla scala dei pori e derivando le quantità integrali di interesse. L’analisi statistica e di scaling, effettuata sia su distribuzioni di permeabilità sintetiche, sia su dataset raccolti su campioni reali, avvalora la validità dei modelli truncated fractional Brownian motion (tfBm) e truncated fractional Gaussian noise (tfGn), o di processi random sub-Gaussiani a essi subordinati, per l’interpretazione della variabilità di proprietà idrologiche. Soluzioni numeriche di campi di flusso (i.e. velocità e pressione) alla scala dei pori sono ottenute sia per campioni sintetici, sia per campioni reali, la cui geometria è ricostruita mediante micro-tomografia a raggi X.

Diverse metodologie di applicazione delle condizioni al contorno in corrispondenza dell’interfaccia liquido-solido forniscono risultati qualitativamente simili sia in termini di quantità microscopiche, sia in termini di quantità medie.

Eni Award: cos’è

Eni Award, si legge nella presentazione del premio, «nasce con lo scopo di sviluppare un migliore utilizzo delle fonti di energia, promuovere la ricerca sull’ambiente e valorizzare le nuove generazioni di ricercatori».

Il Premio ha cadenza annuale ed è testimonianza dell’importanza critica assegnata di recente da Eni alla ricerca scientifica e ai temi della sostenibilità.

Non è la prima volta che un ricercatore dell’Università di Trieste ottiene questo riconoscimento: nel 2009, infatti, il premio era andato alla dott.ssa Loredana de Rogatis per la sua tesi di dottorato in Nanotecnologie dal titolo “Disegno di catalisi nanostrutturate per la produzione di H₂ e l’idrogenazione di CO₂”. Nel 2013, invece, il premio “Debutto nella ricerca” è andato a Matteo Cargnello, laureato in Chimica e Dottore di Ricerca in Nanotecnologie sotto la direzione del Prof. Paolo Fornasiero. Il dott. Cargnello era stato premiato nel 2013 per la sua ricerca volta a sintetizzare precise nanostrutture per ottenere catalizzatori attivi e stabili per la produzione sostenibile di idrogeno.

Nell’apprendere del nuovo riconoscimento attribuito a un ricercatore dell’Università di Trieste, il Rettore Prof. Maurizio Fermeglia così commenta: «Questo premio assegnato nell’ambito degli ENI award, il terzo dal 2009 in Ateneo, sottolinea la capacità dell’Ateneo giuliano nel valorizzare giovani con tesi di dottorato di altissimo livello internazionale e sul tema della ricerca avanzata nel campo dell’”oil and gas”, un settore in fortissima espansione, a causa delle ricadute scientifiche, tecnologiche ed economiche. Investire nel segmento dei dottorati di ricerca con personale qualificato e con progetti innovativi sarà sempre una strategia vincente, soprattutto in momenti di crisi.»

«Un altro splendido risultato del sistema dottorale internazionale Environmental and Industrial Fluid Mechanics (EIFM), il quale ha sempre incoraggiato gli studenti a sviluppare tesi di dottorato in cotutela con ricercatori di eccellenza italiani e stranieri» aggiunge il Prof. Vincenzo Armenio, Direttore della Scuola di Dottorato in questione. «L’esperienza del sistema EIFM è stata recentemente travasata in un sistema dottorale a più ampio respiro (Earth Science and Fluid Mechanics) dal quale ci aspettiamo risultati simili».

La Commissione Scientifica di Eni Award è costituita da Membri scelti dal Comitato Promotore tra i rappresentanti della comunità scientifica internazionale. Esamina e seleziona i lavori dei candidati ammessi e presenta al Comitato di Eni award i nomi dei designati ai premi.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. 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