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Tecnopolo di Modena: Unimore, 300 ricercatori e 10 spin off

Redazione Controcampus 15 Dicembre 2014
R. C.
19/04/2024

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Tecnopolo di Modena, 300 ricercatori e 10 spin off per l’innovazione.

Inaugurata questa mattina la struttura nel Campus di Ingegneria che ospiterà i laboratori di Intermech, Softech e Cellule staminali e medicina rigenerativa e Democenter

Tecnopolo di Modena

Tecnopolo di Modena

Quasi trecento ricercatori al lavoro, una decina di spin off universitari, ma soprattutto porte aperte alle imprese. È il Tecnopolo di Modena, il luogo pensato dalla Regione per far incontrare le aziende e i laboratori universitari, generando innovazione e quel salto di qualità di cui il nostro tessuto produttivo ha bisogno per rafforzare la propria competitività e agganciare stabilmente la ripresa.

Il Tecnopolo di Modena, uno degli 11 che faranno parte della Rete Regionale Alta Tecnologia, è stato inaugurato questa mattina a Modena all’interno del Campus di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Ha richiesto un investimento pari a 5,7 milioni di euro coperti grazie al finanziamento europeo messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, all’impegno e alla disponibilità dell’Ateneo e al sostegno di Camera di Commercio e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Dal Tecnopolo di Modena ai centri interdipartimentali Intermech-MORE

Dal Tecnopolo di Modena si potrà avere accesso ai laboratori dei centri interdipartimentali Intermech-MORE per la meccanica avanzata, Softech-ICT per le tecnologie dell’informazione e al Centro interdipartimentale di Medicina Rigenerativa e Cellule Staminali “Stefano Ferrari” (CIDSTEM), contiguo alla nuova struttura aperta oggi. All’interno del Tecnopolo, comprendente anche spazi ricavati dall’ampliamento dei Laboratori Pesanti del DIEF, avranno sede anche un incubatore per spin off universitari e la Fondazione Democenter, cui spetterà il compito di accogliere le imprese per comprenderne i bisogni e individuare finanziamenti e opportunità per darvi risposta.

Intermech MORE. Il Centro interdipartimentale, a cui afferiscono Docenti e Ricercatori del Dipartimento di Ingegneria “E. Ferrari” (DIEF) di Modena, del Dipartimento di Scienze Fisiche Informatiche e Matematiche (FIM) di Modena e del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria (DISMI) di Reggio Emilia offre alle imprese servizi specialistici di ricerca industriale per:

  • simulazione e progettazione avanzata per la meccanica, motoristica e automotive;
  • soluzione di problematiche legate al comportamento dinamico delle macchine;
  • energetica;
  • progettazione di materiali e sistemi meccatronici;
  • ottimizzazione delle superfici di contatto per problemi di attrito e usura.

e svolge le attività di ricerca correlate anche nei settori ICT, materiali e superfici, meccatronica, design industriale. Ad Intermech lavorano oltre 100 fra docenti e ricercatori universitari e giovani ricercatori non strutturati assunti a progetto.

Softech – ICT. Il Centro promosso dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (DIEF) e  dal Dipartimento di Economia “Marco Biagi” promuove, coordina e svolge attività di ricerca applicata, industriale e di  trasferimento tecnologico nel settore ICT, con competenze in

  • Sviluppo software per sistemi informatici e sistemi informativi
  • Tecnologie visuali e analisi di dati multimediali
  • Applicazioni ICT per l’elettronica, l’automatica e le telecomunicaizoni
  • Infrastrutture e sistemi distribuiti, mobili e cloud
  • Modelli di Business, marketing e organizzazione delle imprese.

A esso afferiscono oggi:

  • 40 docenti e ricercatori dell’ateneo
  • più di 35 giovani ricercatori non strutturati

CIDSTEM. Il Centro Interdipartimentale Cellule Staminali e Medicina Rigenerativa (CIDSTEM) dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha sede presso il Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”, punto di riferimento internazionale per le terapie avanzate mediante l’utilizzo di cellule staminali epiteliali, che dispone di un’officina farmaceutica di produzione autorizzata GMP (Good Manufacturing Practice).

Il primo prodotto attualmente disponibile è una coltura di cellule staminali corneali per la ricostruzione della cornea gravemente danneggiata da ustioni chimiche e termiche della superficie oculare con conseguente deficit di cellule staminali limbari. Altri prodotti di terapia cellulare e genica ottenuti da colture di cellule staminali di diversi epiteli di rivestimento sono in fase di sviluppo pre-clinico o di sperimentazione clinica.

Il CIDSTEM offre inoltre un servizio di implementazione di ricerca e sperimentazioni cliniche, approvate dagli enti regolatori, di terapie avanzate che prevedono colture cellulari in GMP.

Fondazione Democenter. La Fondazione Democenter riunisce istituzioni, associazioni di categoria, fondazioni bancarie e oltre 60 imprese del territorio. Ha sede nel Tecnopolo di Modena, dove sarà il punto di riferimento delle imprese grazie all’esperienza maturata ed ai risultati conseguiti in questi anni.

Ogni euro di risorse pubbliche incamerate la Fondazione Democenter – attraverso le proprie attività a favore delle imprese – ne fa arrivare sul territorio 39. Questo volano positivo ha prodotto in un anno:

  1. risorse per imprese e università, per progetti di innovazione, pari a 12,2 milioni (27,7 nel biennio);
  2. 240 nuovi posti di lavoro, qualificati e di alta professionalità, quasi esclusivamente per giovani laureati;
  3. un sostegno concreto per 137 start up, che hanno utilizzato i servizi degli incubatori e della nostra rete per crescere e affermarsi sul mercato.

I lavori per la realizzazione del Tecnopolo di Modena sono iniziati il 27/09/2012 e si sono conclusi il 31/05/2014. Gli interventi sono progettati e realizzati rispettando le più aggiornate normative antisismiche; sono stati introdotte alcune soluzioni particolarmente innovative di contenimento energetico, in collaborazione con il delegato d’Ateneo per il risparmio energetico Paolo Tartarini di Unimore: cool roof che ha permesso di abbattere del 90% l’assorbimento della radiazione solare, impianto fotovoltaico in copertura, facciata ventilata, sensori di presenza in tutti i locali ai quali sono collegati il funzionamento dell’impianto di illuminazione e condizionamento ambiente.

“La realizzazione della struttura che ospita il Tecnopolo di Modena – afferma il Rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia prof. Angelo O. Andrisano – rappresenta in questo momento il contributo più significativo che le istituzioni possono dare alla crescita del territorio ed al sistema delle sue imprese. In questo spazio trovano sede alcune delle eccellenze che hanno distinto UNIMORE nel campo della ricerca industriale e tecnologica e della medicina. Avere una struttura che sia un incubatore di spin off e start up di impresa è un’operazione di grandissimo rilievo e strategica per il rilancio dei territori. Nel Tecnopolo trovano sintesi importanti e validi progetti di ricerca che, insieme alle imprese, stiamo portando avanti con personale strutturato e giovani ricercatori, chiamati a confrontarsi sulle problematiche connesse allo sviluppo dei processi, alla qualificazione dei prodotti ed all’apertura di nuove frontiere della tecnologia. L’obiettivo di questo, che sarà il più grande laboratorio di ricerca di tutta la provincia, è aiutare le imprese ad essere più competitive”.

“La  ricerca e l’innovazione sono l’asse essenziale per il rilancio dell’economia europea e per la crescita dell’occupazione – commenta Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna – la  Regione sarà impegnata ad ottenere il riconoscimento dell’Emilia Romagna come grande Hub europeo della ricerca, valorizzando e investendo sulle infrastrutture e le competenze, ma soprattutto sulla ricerca, in collaborazione con l’industria. L’inaugurazione del Tecnopolo modenese, in questo senso, rappresenta un tassello importante, che si aggiunge alla Rete Alta Tecnologia e dei Tecnopoli, coordinata da Aster e costituita da 11 Tecnopoli, 36 laboratori di ricerca industriale, 41 laboratori e 11 centri per l’innovazione. Questa rete va ulteriormente rafforzata e, all’interno di Horizon 2020, va messa nelle condizioni di operare come una sola grande infrastruttura di dimensione europea. Così facendo, la Rete può configurarsi come fattore  di attrattività internazionale per investimenti e talenti, oltre che per le imprese che su questo territorio vogliono investire nel campo dell’innovazione e della ricerca”.

“Oggi da Modena – ha detto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli – viene un esempio di efficienza e di serietà, con il Tecnopolo inaugurato nei tempi previsti, e si tratta di un passo fondamentale per un sistema, quello modenese ed emiliano-romagnolo, che può e deve stare al passo con i territori più competitivi d’Europa. Non a caso, il 65% delle imprese modenesi ha investito in innovazione nell’ultimo anno. Con il nuovo Tecnopolo si rafforza l’integrazione tra il mondo della ricerca e dell’università e quello delle imprese: una necessità per la crescita di questo territorio, che per noi è un obiettivo irrinunciabile. Rilanceremo Modena attraverso investimenti mirati e forti su cultura e sapere”.  

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto