>
  • Paleari
  • Quaglia
  • Alemanno
  • Liguori
  • Gelisio
  • Napolitani
  • Bruzzone
  • Baietti
  • Romano
  • Falco
  • Miraglia
  • Cocchi
  • Gnudi
  • Cacciatore
  • Rinaldi
  • De Leo
  • Crepet
  • Antonucci
  • Valorzi
  • Quarta
  • Pasquino
  • Andreotti
  • Rossetto
  • Dalia
  • Buzzatti
  • Tassone
  • Casciello
  • Bonanni
  • Mazzone
  • Santaniello
  • Chelini
  • Barnaba
  • Grassotti
  • De Luca
  • Carfagna
  • Meoli
  • Algeri
  • Ward
  • Bonetti
  • Scorza
  • Ferrante
  • Coniglio
  • Romano
  • Califano
  • Catizone
  • Leone
  • de Durante
  • Boschetti
  • di Geso

Diventare hacker professionista esperto: guida in 7 punti

Redazione Controcampus 10 Febbraio 2015
R. C.
18/04/2024

Ecco come diventare hacker professionista esperto: guida in 7 punti: come si fa crashare un computer on un sito internet, cosa si deve imparare e quando.

Prima di dare risposta a tutte queste domande e prima di poter diventare un Hacker Professionista,  è bene chiarire chi è un hacker e cosa fa. 

Il termine “Hacker” deriva dal verbo inglese to hacktraducibile in italiano con “violare, attaccare” o, in maniera più adatta al contesto informatico, “accedere illegalmente“.

L’hack-er è colui o colei che è capace di accedere illegalmente a una rete informatica protetta, al pc di qualcun altro, ed è addirittura in grado di sconvolgerne i dati.

La figura dell’hacker è spesso circondata da un alone di mistero ed è ingiustamente percepito come una figura negativa. E’ visto come un individuo da temere, proprio perché in grado di accedere in posti preclusi all’utente di informatica medio. E’ davvero così? Diciamo che l’hacker è effettivamente colui che per curiosità penetra nei computer in rete, grazie alla conoscenza avanzata di vari linguaggi di programmazione e di sistemi operativi.

Chi che invece dovrebbe far mettere sulla difensiva è il “cracker“, chi si introduce nelle stesse reti e con gli stessi metodi dell’hacker ma con finalità diverse come furti o commissione di atti vandalici. Se l’ultima distinzione vi convince poco, forse vi sarà più familiare quella tra White hat hacker e Black hat cracker, anche se la sostanza rimane la stessa, la terminologia deriva in questo caso da film western.

Come riconoscere e distinguere un hacker dai cracker: white angel e black angel

La distinzione è sempre ciò che c’è alla base dell’intenzione: sfruttare le proprie conoscenze per fare del bene oppure per violare la privacy con fini egoistici, vandalici, criminali. Nonostante l’hacker sia spesso dipinto come una sorta di “topo da biblioteca” sempre davanti a un computer, diventare hacker ha caratterizzato per alcuni motivi di fama. Qualche esempio?

Kevin Mitnik, a soli 17 anni, è penetrato in un server telefonico divertendosi a reindirizzare tutte le telefonate che desiderava. Successivamente riuscì addirittura a penetrare in un computer del Pentagono, azione che gli diede il suo primo vero momento di celebrità, più il suo primo arresto. Divenne ricercato dall’FBI ed è stato in prigione 5 anni. Attualmente è un consulente di sicurezza.

Kevin Poulsen, caporedattore di Wired, ha una storia simile a quella del precedente: dopo una passeggiata nel sistema legale degli U.S.A. è stato arrestato.

Adrian Lamo è riuscito a penetrare nei sistemi Microsoft, Yahoo!, Sun Microsystems, MacDonald, Cingular, AOL, New York Times. Durante un’intervista per la NBC, in cui gli fu richiesto di dimostrare in quel momento le sue capacità, riuscì a penetrare nella rete della NBC in meno di cinque minuti. 

I poteri sconfinasti a disposizione

Spaventati? Vorreste sapere se è possibile evitare un attacco hacker?  Beh, questo non è affermabile con certezza, ma ci sono buone notizie e accorgimenti che si possono attuare. 

Prima di tutto, è bene sapere che un hacker non ha poteri sconfinati. Certo, ci sono vari tipi di attacco e vari siti ai quali si può attaccare – più o meno protetti -, tuttavia quando un hacker decide di attaccare un sito non è mai una decisione casuale o frutto della noia.

L’attacco hacker va pianificato, e spesso non si tratta di un hacker da solo ma di un team. Per un buon attacco hacker bisogna essere anche molto rapidi. Infine, bisogna ricordare di non lasciare tracce del proprio passaggio, e quindi effettuare qualche operazione di “chiusura”.

Dal momento che gli hacker sfruttano i bug del sistema operativo, un buon accorgimento è quello di tenerlo sempre aggiornato: in tal modo, si limiteranno le possibilità di bug.

Altri consigli utili per salvarsi da un attacco hacker sono quelli sul tenere sotto controllo i firewall e di cercare quanto più possibile di non istallare software precompilati, in quanto potrebbero contenere file che aiuterebbero l’hacker a introdursi nel vostro pc.

Se tutto ciò vi ha intrigato e ritenete che l’arma migliore per combattere un attacco hacker sia diventare hacker professionista, non potete non seguire la guida per diventare hacker e l’intervista alla THC Squad, squadra di hacker autrice dell’attacco del sito dell’Università Lum.

Guida per come diventare hacker professionista in 7 semplici punti

  • 1) Essere informati su chi è davvero un hacker e cosa fa. Essere un hacker non vuol dire “saper rubare password”. Ci vuole tanta passione e volontà di conoscere tutto ciò che c’è da sapere.
  • 2) Conoscere benissimo i sistemi operativi con i quali si vuole operare.
  • 3) Conoscere benissimo i linguaggi di programmazione.
  • 4) Per sviluppare una conoscenza approfondita di questi argomenti esistono anche dei corsi, ma spesso gli hacker sono in grado di imparare da soli proprio perché mossi dalla passione per l’informatica – è difficile che un corso insegni a penetrare in un pc altrui.
  • 5) Per i primi esperimenti può essere utile conoscere tutti i segreti del proprio pc o degli altri che si hanno a disposizione in casa. Con i pc già conosciuti ci si può permettere di fare errori senza incappare in spiacevoli vicende – con quelli sconosciuti si può rischiare di essere scoperti e rintracciati.
  • 6) Essere sempre aggiornati: esistono molti libri su come diventare hacker. Una lettura dei testi già pubblicati può aiutare a farsi un’idea e a iniziare, tuttavia è bene essere sempre aggiornati, in quanto è il mondo dell’informatica ad essere in continuo aggiornamento. Dunque, per penetrare nella rete altrui, è necessario conoscere bene gli “ostacoli” all’accesso di un pc che non sia il nostro. Bisogna ricordare che, come l’hacker si perfeziona e cresce nel tempo, così dall’altro lato i sistemi operativi vengono aggiornati per rendere sempre più difficile un attacco hacker.
  • 7) Tenersi in contatto con altri hacker: ciò aiuta a mantenere tutti i punti precedenti in quanto si condividono informazioni e in alcuni casi si può “fare gruppo” per pianificare attacchi.
© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto