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Dolci Festa della Donna: Mimosa Tradizionale ricetta facile no Bimby

Redazione Controcampus 4 Marzo 2015
R. C.
19/04/2024

Non c'è festa senza dolci, così anche per l'8 Marzo esistono dei Dolci Festa della Donna: tra i più famosi ricordiamo la Torta Mimosa, leggiamo inoltre altre ricette festa della donna facili da fare e senza Bimby Scopri le ricette della Redazione: guarda i nostri tutorial e facci sapere cosa ne pensi sulla Fan Page! Mimosa al bicchiere per dolci Festa della Donna senza uova e senza cottura, oppure la ricetta Torta Mimosa e tutte le varianti da provare col bimby o con l’aiuto del tutorial.

Scopri i dolci Festa della Donna più buoni da fare in pochi minuti!

Il dolce tipico della Festa della Donna 2015 è sicuramente la Torta Mimosa la cui ricetta è stata modifica nel corso degli anni, ed oggi vi sono tante varianti gustose che rendono la preparazione di questo dolce ancora più sfiziosa ed originale.

Ma ci sono anche altri dolci Festa della Donna veloci e facili da preparare: bastano davvero pochi minuti per questa Mimosa in bicchiere, un tiramisù senza uova leggero e buonissimo! Non occorre neanche la cottura per queste ricette di dolci Festa della Donna, facili e veloci ma dal risultato gradito a tutti!

Ma vediamo subito come si fa la Torta Mimosa, la cui preparazione richiede un po’ più di tempo, e dopo passiamo alla Mimosa al Bicchiere, un altro dolce sfizioso per l’8 Marzo che stupirà i vostri commensali!

Dolci Festa della Donna: Torta Mimosa, varianti facile e veloce da preparare

Guarda > Video tutorial ricetta Festa della Donna – Torta Mimosa di Benedetta Prodi

Se con il bimby la ricetta Torta Mimosa è assicurata, ci sono poi anche tanti procedimenti facili e veloci, resi ancora più semplici dai video tutorial Torta Mimosa come quello di Benedetta Parodi, che spiega passo per passo come vanno uniti gli ingredienti e come si fa in casa la Torta Mimosa originale, dolce squisito e leggero.

Se la Torta Mimosa all’ananas è tra le varianti più famose, anche la ricetta Torta Mimosa nera di Detto Fatto sta riscuotendo molto successo, come anche la variante con fragole, oppure ai frutti di bosco, o con nutella e gocce di cioccolato.

Insomma che la ricetta Torta Mimosa sia classica o al cioccolato, il successo sarà comunque assicurato per questo dolce facile da fare in casa per la festa delle Donne, sia con bimby che da sole.

Vediamo allora come si prepara la Torta Mimosa classica ed originale, quali sono gli ingredienti e il procedimento da seguire per la buona riuscita del dolce, poi diamo un’occhiata alle varianti all’ananas, Torta Mimosa nera o al cioccolato e, per tutte quelle che cercano un assistente in cucina, seguiamo anche la ricetta Dolci Festa della Donna – Torta Mimosa di Benedetta Parodi con il video tutorial!

Dolci festa della donna: ricetta torta mimosa classica facile senza bimby

Saranno sicuramente tantissime le donne che per l’8 Marzo desiderano festeggiare la Festa della Donna con una bella fetta di torta o con dolci Festa della Donna: ma qual è la storia della Torta Mimosa? Nata negli anni Cinquanta, questo dolce ha origini piuttosto recenti ed è stato creato per celebrare le donne con il suo gusto così delicato, e la sua forma è proprio un omaggio al fiore simbolo della Festa delle Donne.

Per preparare la Torta Mimosa gli ingredienti sono:

  • Per il pan di Spagna:
    • 200 gr. di farina
    • 40 gr di fecola di patate
    • 4 uova intere
    • 6 tuorli d’uovo
    • 250 gr di zucchero
  • Per la crema pasticceria
    • 60 g di farina
    • 300 ml di latte fresco intero
    • 300 ml di panna fresca liquida
    • 8 tuorli di uova
    • mezza bacca di vaniglia
    • 200 gr di zucchero
  • Per la bagna al liquore
    • 100 ml di acqua
    • 50 ml di Rum
    • 50 g di Zucchero
  • Per la panna montata:
    • 200 ml di panna fresca intera;
    • 20 gr. di zucchero a velo

Per aiutarti con la preparazione del dolce puoi anche seguire la ricetta Torta Mimosa di Benedetta Parodi con il video tutorial che spiega passo per passo tutte le fasi del procedimento!

Montate le uova intere e lo zucchero in una planetaria per 15 minuti a velocità elevata. Aggiungete i tuorli e continuate a montare per altri 5 minuti, poi unite la farina e la fecola setacciate.

Versate l’impasto ottenuto in due teglie imburrate ed infarinate del diametro di 22-24 cm e cuocete in forno statico a 180-190 gradi per circa 30 minuti. Una volta pronti i Pan di Spagna per la Torta Mimosa, lasciateli raffreddare.

Nel frattempo preparate la crema pasticcera. Mettete in un tegame il latte e la panna e riscaldate. In un altro tegame mettete i tuorli, lo zucchero, la farina e i semini della bacca di vaniglia e mescolate con un mestolo di legno e poi unite il composto di latte e panna calda, aiutandovi con una frusta. Accendete il fuoco e fate addensare: non appena la crema comincerà a sbuffare spegnete il tutto e versate la crema in una teglia bassa e larga e mettete a raffreddare in frigorifero o in freezer.

Preparate la bagna facendo sciogliere in un pentolino lo zucchero assieme all’acqua e al liquore, quindi fate raffreddare.

Montate la panna ben fredda con uno sbattitore: non appena comincerà a gonfiare unite lo zucchero a velo e portate a termine la montatura, poi mettete il tutto in frigorifero.

Quando la crema pasticcera sarà fredda mettetela in una ciotola, unite delicatamente la panna montata, tranne due cucchiaiate che terrete da parte.

Dividete uno dei pan di spagna e ricavate da uno di essi tre dischi di uguale spessore, dall’altro tagliate delle fette dello spessore di un centimetro che poi taglierete in 3 striscioline da ridurre successivamente in cubetti.
Bagnate il primo disco di pan di spagna con la bagna e stendete un velo di panna montata zuccherata. Sopra la panna stendete la crema pasticcera mista a panna e quindi poggiatevi sopra il secondo disco di pan di spagna e ripetete.

Ricoprite tutta la torta con la crema avanzata e fate aderire i cubetti di pan di spagna alla crema. Mettete la torta in frigorifero e servite dopo 2 ore la vostra Torta Mimosa!

Dolci festa della Donna: Ricetta Mimosa al bicchiere senza uova e cottura

Per preparare questo dolce gli ingredienti sono:

  • Savoiardi
  • Caffè
  • 250 g di ricotta
  • 300 g di mascarpone
  • 1 bicchierino di cointreau
  • Zucchero q. b.
  • Amaretti

Il procedimento per fare i dolci festa della Donna è davvero semplice e veloce, ed in pochi minuti otterrete questo dessert unico! Bisogna mescolare ricotta e mascarpone insieme fino ad ottenere una crema, unire il liquore e lo zucchero secondo il vostro gusto. Bagnate i savoiardi in quattro tazze di caffè e disponeteli in bicchieri da dolci dopo averli tagliati a misura. Procedete con uno strato di crema e un altro di savoiardi fino alla fine e spolverizzate con gli amaretti. Lasciate riposare in frigo per 1 ora o anche meno e servite! Potete sostituire i savoiardi con i pavesini, secondo il vostro gusto!

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto