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Riforma Scuola Renzi 2015: ultime novità assunzioni precari e presidi

Redazione Controcampus 13 Marzo 2015
R. C.
19/03/2024

Riforma Scuola Renzi 2015, una riforma dalle mille novità, incredibili numeri, miracolosi progressi e soprattutto da molte assunzioni: le ultime novità su precari e facoltà dei presidi di scelta dei professori La riforma scuola Renzi fa parlare di sé per moltissimi motivi.

Una ragione importante è sicuramente quella delle assunzioni.

Riforma Scuola, docenti e assunzione precari: Sono molti i docenti precari che si domandano se riusciranno finalmente ad avere un posto certo e in che modalità avverranno queste scelte.

Nello stesso capitolo rientrano le nuove responsabilità date ai presidi, che verranno messi nella condizione di decidere quali insegnanti assumere saranno successivamente loro stessi ad essere soggetti a loro volta di valutazioni sul loro operato.

E che succede ai prof che faranno parte della scuola? Le ultime notizie Riforma Scuola Renzi 2015 lasciano intendere che i professori avranno agevolazioni con scatti di anzianità e carte dei prof del valore di 500 euro per accrescere il proprio bagaglio culturale. Allo stesso tempo, però, dovranno loro stessi garantire una maggiore preparazione, per soddisfare i nuovi target richiesti dalla riforma scuola Renzi ed essere pronti ai cambiamenti che la riforma scuola prevede – un esempio è rappresentato, ad esempio, dalla progressiva digitalizzazione del sistema scolastico.

Tale progresso digitale sarà accompagnato dal miglioramento strutturale delle scuole: ricordiamo che il ministro dell’istruzione Stefania Giannini prevede all’incirca 3000 interventi per il miglioramento delle strutture scolastiche. Tornando alle graduatorie, alle assunzioni e alle agevolazioni per chi riuscirà a superare tutto l’iter che porta all’aggiudicarsi un posto nell’organico scolastico, vediamo nel dettaglio cosa cambierà con l’approvazione della riforma scuola.

Riforma Scuola Renzi 2015: ultime notizie e novità del Governo

Riforma Scuola Renzi

Riforma Scuola Renzi

Una prima importante novità della riforma scuola è quella sugli scatti di anzianità nella carriera, accompagnati da una cifra di 200 milioni di euro a partire dall’anno prossimo.

Il merito sarà valutato dal preside e dal consiglio dei docenti. Questa modalità di decisione è stata stabilita per promuovere l’ autonomia che tutte le scuole già hanno e devono continuare ad avere.

La riforma scuola Renzi prevede poi l’inserimento della “Carta del professore”. Si tratta di una carta virtuale dei professori con un accredito di 500 euro da utilizzare per andare al teatro, per concerti o per l’opera. Insomma, per fare si che ci sia una sorta di “formazione continua” dal punto di vista strettamente culturale.

Una nota indubbiamente positiva è poi il rafforzamento di insegnamenti di materie come musica, arte, lingue ed educazione motoria. Ingiustamente, negli ultimi anni, queste materie (specialmente arte) avevano subito una retrocessione nel monte ore previsto dalle scuole. In questo modo, si preannuncia il ritorno di un bagaglio culturale un po’ più consistente delle future generazioni.

Per le lingue, inoltre, Renzi richiede un inglese assolutamente perfetto basta con maestre che insegnano le lingue straniere dopo un breve corso: è ora di maggiore professionalità.

Queste iniziative culturali hanno subito destato l’approvazione di Franceschini, il quale ha tempestivamente fatto sentire la sua tramite twitter: “Approvato in Consiglio Ministri il ddl #labuonascuola. Un impegno mantenuto e uno sfregio sanato: tornano la storia dell’arte e la musica”.

Assunzioni Docenti: quando e come avverranno, piano assunzioni e immissioni in ruolo

Matteo Renzi ha evidentemente riflettuto sulla condizione della scuola italiana degli ultimi anni, quella stessa scuola dalle interminabili graduatorie che c’è necessità di abbattere. Come egli stesso ha dichiarato sull’argomento Riforma Scuola Renzi e abilitazioni, infatti, “abbiamo necessità di sanare la questione delle graduatorie. Vengono inseriti gli iscritti nelle Graduatorie ad Esaurimento e i vincitori di concorso 2012, le graduatorie di istituto non saranno coinvolte, faranno il nuovo concorso”. Dunque, cosa succede a chi ha faticato tanto per arrivare al punto in cui si trova? I risultati raggiunti saranno cancellati?

A quanto pare, l’idoneità non conta: “Gli idonei, in quanto idonei, non possono essere assunti, altrimenti gli idonei si chiamerebbero vincitori di concorso, quindi restano fuori delle assunzioni”.

In tal modo, è molto più agevole capire quali sono quelle persone che potranno accedere ai 100mila posti – e non più i 148mila iniziali – riservati ai futuri insegnanti.

Chi sono i docenti che saranno tagliati fuori dalla riforma scuola? Ben 23mila persone, la maggior parte appartenenti alla scuola dell’Infanzia. Questi ultimi dovranno aspettare un anno e una legge delega.

E per il futuro? Siete curiosi di sapere come funzionerà? Ma è molto semplice: “chi vince entra, chi non vince resta a casa.

Cdm approva riforma scuola, i presidi potranno scegliere i professori

Cdm approva la riforma scuola

Cdm approva la riforma scuola

Come comunicato da Renzi, il Consiglio dei Ministri ha approvato un altro punto importante della riforma scuola Renzi quello riguardante il potere del preside nell’assunzione degli insegnanti che costituiranno l’organico scolastico.
Il preside, che è infatti dirigente scolastico, potrà scegliere gli insegnanti da assumere. In che modo? Partendo proprio dai curriculum inviati dagli insegnanti. Tali curriculum saranno resi pubblici, in modo da garantire la trasparenza della scelta. Chi garantisce l’affidabilità del preside? Anche i presidi saranno soggetti a valutazioni.

Grazie a questo tipo di sistema, non dovrebbero più esserci ne “classi pollaio” né tanto meno supplenti.

Ambra Benvenuto

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto