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Decreto Scuola 2015: riforma rimandata, Renzi apre alle modifiche

Redazione Controcampus 15 Giugno 2015
R. C.
28/03/2024

News decreto scuola 2015: dopo lo stop degli scrutini, Renzi da il via libera alle modifiche della Riforma Buona Scuola, mercoledì in VII Commissione si votano gli emendamenti.

La vittoria sindacale fa slittare di 15 giorni la discussione in Senato della riforma scuola 2015.

Tutti gli aggiornamenti su piano assunzionale, super-presidi, chiamata diretta, alternanza scuola-lavoro, finanziamento, precari ecc.

Prospettive ed ombre del decreto scuola 2015 nella nostra esclusiva intervista a Francesco Scrima, Segretario generale Cisl Scuola.

Stop forzato per il decreto scuola 2015, dopo lo sciopero degli scrutini, scacco matto alla riforma scuola del Governo Renzi: se ne riparlerà tra 15 giorni.

Soddisfatti i sindacati: l’adesione pressoché totale (bloccato l’80% degli scrutini) conferma l’ineluttabilità di un’intesa “allargata” che modifichi il provvedimento legislativo in senso più dialettico ed organico.

“Non siamo riusciti a coinvolgere il mondo della scuola e io mi assumo la responsabilità anche se so quanto molti di voi si sono impegnati al confronto. Prendiamoci altri 15 giorni, discutiamo anche in ogni circolo del Pd. Per me nessun problema”, il commento a caldo del Premier, che si dice disposto ad un supplemento di discussione purché si chiuda in tempi stretti.

Via libera alle modifiche al decreto scuola2015, seppure in consistente ritardo rispetto alla tabella tracciata dalla maggioranza.

Il voto agli emendamenti del decreto scuola è atteso, infatti, tra 15 giorni. Quando di carne a cuocere ce ne sarà parecchia: oltre 2.200 quelli ritenuti ammissibili.

Decreto Scuola 2015: riprende il valzer degli emendamenti, tempi e correttivi previsti

Il Decreto Scuola sarà profondamente rivisto nel merito. Ma come si esprimerà la tanto sospirata apertura?

Al centro della contesa sul Decreto Scuola, ovviamente, il ruolo dei presidi, per i quali i relatori valuteranno la possibilità di rotazione dopo due mandati (6 anni). Aggiustamenti anche alla valutazione dei dirigenti. Tra i parametri: il successo formativo degli studenti e il lavoro colleggiale del corpo docenti. Ma le modifiche non risparmieranno neppure lo stesso comitato di valutazione dei docenti, per il quale si va verso l’esclusione dei rappresentanti dei genitori e degli alunni mentre. No secco, invece, alle proposte di modifica della minoranza Dem su sgravi fiscali per le scuole paritarie. Notizie di modifiche, infine, anche al piano assunzionale che potrebbe vedere una apertura per i docenti di II fascia delle graduatorie d’istituto.

Francesco Scrima segretario Cisl Scuola sul decreto scuola 2015

La rotta verso l’annunciato New Deal della scuola italiana, appare ancora lunga e tortuosa. Basterà spingere sul pedale degli emendamenti al decreto scuola 2015 per ridare gambe ad una riforma ancora alla ricerca di un’identità condivisa?

Lo abbiamo chiesto a Francesco Scrima, Segretario generale Cisl Scuola.

Segretario Scrima, il blocco degli scrutini riaccende il confronto sul decreto scuola 2015. Tra i temi sensibili, ovviamente, l’assunzione di 150mila precari. Si tratta di una promessa credibile?

“Cominciamo col dire che le 150.000 assunzioni si sono ridotte a poco più di 100.000, il che già basta a dirci quanto fosse credibile la promessa. Non che si trattasse di un numero fuori dalla realtà: chi conosce la scuola sa che ogni anno sono più o meno quelle le persone assunte con contratto precario per garantire il normale funzionamento delle attività. Quindi non ci sarebbe stato un abnorme incremento di posti, piuttosto una stabilizzazione del lavoro, utile ai precari ma anche alla programmazione e gestione delle attività, a partire dalla tanto conclamata continuità didattica per la quale poter disporre di risorse umane stabili, e non destinate a cambiare ogni anno, è una condizione essenziale. A destare perplessità sulla proposta del governo, sin dall’inizio, è stato piuttosto il continuo susseguirsi di criteri diversi con cui individuare i destinatari delle assunzioni. Con qualche vero e proprio paradosso, come avvenuto quando il fabbisogno di arricchimento dell’offerta formativa è stato fatto derivare tout court dalla tipologia di personale presente nelle graduatorie a esaurimento, invertendo la logica che si sarebbe dovuta seguire (prima stabilire ciò che serve, dopo chi e quanti assumere). Da subito abbiamo chiesto che si desse la priorità a una rinnovata politica degli organici, sintetizzabile nello slogan “dare alle scuole i posti che servono per funzionare bene”; quindi, coprire tutti i posti con personale assunto a tempo indeterminato. Il governo ha scelto una strada tutta sua, e tra mille contraddizioni ha finito per ridurre di un terzo la sua “promessa”. Rischiando di lasciare senza risposta la domanda di stabilizzazione di tanti precari, che saranno costretti a rivolgersi ai tribunali per ottenere quanto con un minimo di saggezza avrebbe potuto dar loro la legge.”

Decreto scuola e piano straordinario insegnanti abilitati tramite Tfa e Pas

Azzerare le graduatorie e fare concorsi è la strada più volte indicata dal Ministro Giannini per traghettare assunzioni fuori dall’attuale pantano. Eppure il decreto scuola 2015 ha già messo fuori gioco dal piano straordinario insegnanti abilitati tramite Tfa e Pas. Pare si vada verso un normale piano di ricambio del personale che va in pensione e, in parte, verso un allargamento della pianta organica della scuola non calibrato sul fabbisogno reale. Cosa ne pensa?

“Credo sia profondamente sbagliato credere o far credere che all’origine della precarietà del lavoro ci siano i meccanismi di reclutamento. Casomai è sulla loro gestione che andrebbe puntato il dito, a partire dal fatto che non è mai stata rispettata la periodicità delle procedure concorsuali previste dalle norme di legge. Ciò ha prodotto una situazione in cui a farla da padrone sono state, piuttosto, le azioni di lobbing di cui si sono resi protagonisti, a più riprese, parlamentari di ogni schieramento, o le vertenze che spesso hanno portato a mettere l’un contro l’altro gli stessi precari. Noi abbiamo sempre sostenuto la necessità di regole chiare e trasparenti; il sistema del doppio canale di reclutamento in sé era una soluzione giusta ed equilibrata, le cui degenerazioni, come dicevo prima, nascono da cattiva gestione.”

Ruolo dei Super Presidi nel decreto scuola 2015 per Francesco Scrima
Francesco Scrima sul decreto scuola

Francesco Scrima

I super-presidi sono l’altro grande j’accuse di questo discusso decreto scuola 2015, allarme del dirigente scolastico. 

Pensiamo all’art. 9 del decreto scuola 2015, che attribuisce ai presidi il potere della “chiamata diretta” degli insegnanti. Qual è la Sua posizione in merito?

“L’idea sbagliata che permea l’ultima versione del decreto Scuola 2015 è che l’autonomia scolastica non abbia funzionato per mancanza di poteri del dirigente, e che di conseguenza basti incrementare quei poteri per liberarne le potenzialità.

Un grave errore, perché alle scuole non sono mancati i poteri ma le risorse, umane e finanziarie. Le norme sull’autonomia danno ai dirigenti i poteri necessari, in un quadro di giusto equilibrio con le prerogative di altri soggetti che agiscono nella scuola e ne fanno, a tutti gli effetti, una comunità che educa e istruisce attraverso una forte condivisione di responsabilità. Basti pensare che il potere di chi dirige deve rapportarsi a prerogative di rango costituzionale, come la libertà di insegnamento dei docenti, per rendersi conto che la direzione di una scuola è cosa diversa da quella di un qualunque servizio di natura pubblica o privata. La chiamata diretta dei docenti resta una soluzione di cui non si comprendono né il senso, né l’utilità; la sua praticabilità, limitandoci a considerarla dal punto di vista della gestione, è difficilmente immaginabile specie nelle realtà più estese e complesse, e alcuni rischi sul versante della trasparenza e imparzialità li sottolinea la stessa legge, quando vieta ai dirigenti di assumere parenti e affini nella propria scuola.”

“Diverso potrebbe essere il discorso se la possibilità di individuare docenti con specifici requisiti fosse circoscritta a determinati profili di competenza richiesti da particolari “piegature” del piano dell’offerta formativa.”

Una via che già l’attuale CCNL espressamente indica come percorribile, nell’ambito della definizione per via negoziale delle procedure di mobilità del personale. A dimostrazione del fatto che se si avesse l’intelligenza di valorizzare le sedi contrattuali, anziché emarginarle o privarle delle loro competenze, si farebbe più innovazione di quanta non se ne farà attraverso norme costruite dal governo con grave presunzione di autosufficienza, senza la scuola e contro la scuola.” – Conclude il Segretario Francesco Scrima –

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto