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Ferrara: “Il Caravaggio Perduto”

20 Giugno 2006
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25/04/2024

Francesca Cappelletti ha solo 24 anni ed è una giovane neolaureata in Storia dell’arte quando nel 1989, nel corso di una ricerca sul Giov Francesca Cappelletti ha solo 24 anni ed è una giovane neolaureata in Storia dell’arte quando nel 1989, nel corso di una ricerca sul Giovanni il Battista di Caravaggio, nell’archivio di una ricca famiglia romana caduta in disgrazia, è protagonista di una scoperta che cambierà la sua vita, realizzando quello che è il sogno di ogni studioso d’arte.

Cappelletti trova infatti su un registro delle spese un’annotazione riguardante La Cattura del Cristo, dipinto conosciuto tramite copie ma il cui originale è andato perduto. È la prima traccia che porterà, qualche anno dopo, a individuare l’originale perduto di un’opera di uno dei più grandi e controversi artisti del Seicento italiano, Michelangelo Merisi, il Caravaggio. L’affascinante storia di Francesca Cappelletti ha colpito Jonathan Harr, giornalista americano autore del best seller A civil action, che ha fatto della scoperta della Cappelletti, oggi docente di Storia di critica dell’arte della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Ferrara, la materia per il suo ultimo libro, The lost painting. Ricostruzione meticolosa e fedele di questa ricerca, raccontata con senso della suspense e del mistero, il libro è soprattutto la storia, di donna e di studiosa dell’arte, di Francesca Cappelletti, e di coloro che l’hanno accompagnata in una delle più importanti scoperte degli ultimi anni nella storia dell’arte.
Il libro, che negli Stati Uniti ha conquistato gli appassionati di arte, uscirà nella traduzione italiana per i tipi della Rizzoli domani mercoledì 21 giugno con il titolo di “Il Caravaggio perduto”.

PRESENTAZIONE

Titolo originale:
The lost painting: the quest for a Caravaggio masterpiece
Jonathan Harr
Random House

Nel 1989 una giovane laureata, Francesca Cappelletti, ritrova in un antico archivio conservato a Recanati e di proprietà dei Mattei, ricca famiglia romana poi caduta in disgrazia, un’annotazione riportata su un registro delle spese. È la prima traccia per risalire a un quadro di uno dei più grandi artisti italiani del ‘600, Michelangelo Merisi, più noto come il Caravaggio.
La vicenda, che ai tempi delle scoperta ebbe grande eco nel mondo degli studiosi d’arte anche presso il pubblico più generale, è stata ora ripresa in un romanzo che negli Stati Uniti è già un best-seller, e che mercoledì 21 giugno esce nella traduzione italiana per i tipi della Rizzoli.
Francesca Cappelletti è oggi docente di Storia di Critica dell’Arte della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Ferrara e affermata esperta d’arte.
La sua figura è uno dei tre personaggi principali del romanzo, che ricostruisce la vicenda del ritrovamento dell’originale della Presa di Cristo del Caravaggio.
Tutta la storia è ricostruita con dovizia di dettagli, secondo uno stile tipico del suo autore, il giornalista Jonathan Harr, che per realizzare il libro ha trascorso un lungo periodo in Italia incontrando tutti i principali protagonisti della storia.
Il romanzo di Harr è un esempio di fiction – non fiction: tutto quello che viene raccontato è infatti stato ricostruito nel dettaglio e si basa su elementi veri, ma si dipana come in un’opera di fiction.

© Riproduzione Riservata
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