Si tratta di un’iniziativa che, se verrà r
Gli atenei italiani vogliono meritarsi un bollino di qualità universalmente riconosciuto. Si tratta di un’iniziativa che, se verrà realizzata, darà un altro scossone al sistema universitario. L’obiettivo principale è garantire una migliore organizzazione all’intera struttura ed eliminare gli sprechi.
La proposta di introdurre la certificazione ISO 9001 è stata firmata da 44 esperti, rappresentanti di sedici atenei, della Conferenza dei rettori, dell’associazione dei direttori amministratori e dei dirigenti universitari, in collaborazione con specialisti di sistemi di qualità e organismi di certificazione.
Tra i principi fondamentali che hanno orientato la richiesta, il primo posto è andato al cliente. Lo studente e la famiglia che lo supporta, ma anche gli ordini professionali, sono i perni su cui poggia la proposta, che dovrebbe perciò soddisfare innanzitutto le esigenze e le aspettative di questi soggetti. Un posto di riguardo è stato assegnato anche alla leadership, alla capacità di costruire e realizzare degli obiettivi e al coinvolgimento del personale. Si ritiene necessaria altresì una visione d’insieme delle potenzialità, valutate dai singoli atenei, per non creare aspettative eccessive e mai realizzate. L’approccio non deve essere quello di chi accoglie tutti, purchè ci sia la volontà di fare, ma quello di chi valuta le attitudini dei singoli e pondera le scelte sulla base di dati e indicatori.
L’efficienza può realizzarsi solo nella mancanza di una perdita, di tempo o di risorse. In entrambi i casi a guadagnarci sarebbero tanto gli studenti, quanto i docenti e l’intera struttura universitaria. L’applicazione continua di sistemi di gestione della qualità garantirebbe il riconoscimento delle perdite, ossia dei disservizi e dei ritardi strutturali, aiutando a gestirne la risoluzione.