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‘Pegaso’ rientra dal Polo Nord
Si è conclusa bene l’avventura di ‘Pegaso’ (acronimo di Polar Explorer for Geomagnetism And other Scientific Observations): il pallone stra Si è conclusa bene l’avventura di ‘Pegaso’ (acronimo di Polar Explorer for Geomagnetism And other Scientific Observations): il pallone stratosferico che partì il 14 giugno scorso da Longyearbyen (Norvegia) per affrontare la sorvolata del Polo nord.
La navicella è infatti riuscita a tracciare un cerchio quasi perfetto passante per l’Oceano Artico, la Norvegia, la Groenlandia, il Canada, l’Alaska, la Siberia e la Scandinavia, eseguendo misure di geomagnetismo con un magnetometro, attraverso le quali sarà possibile studiare la variazione radiale del campo geomagnetico e migliorare la definizione delle anomalie geomagnetiche nella regione polare. Una missione scientifica realizzata grazie all’impegno di scienziati e tecnici dell’Università La Sapienza di Roma, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del CNR, con il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana e di Andoya Rocket Range (Norvegia).