Dopo 24 anni gli azzurri rialzano la coppa più ambita al cielo. E’ stato il mondiale del ‘catenaccio
L’ Italia è campione del mondo. Dopo 24 anni gli azzurri rialzano la coppa più ambita al cielo. E’ stato il mondiale del ‘catenaccio’ e del contropiede; del cosiddetto gioco all’italiana. Tattica e concretezza hanno avuto la meglio sul talento e la fantasia. Non a caso, fatta eccezione per Zidane, tra i migliori giocatori del mondiale figurano Cannavaro, Buffon, Materazzi, tutti quanti difensori. Hanno deluso invece fantasisti di grande talento come Ronaldinho, Robinho, Totti, seppur, quest’ultimo, campione del mondo. Tornando al trionfo azzurro, l’Italia batte in finale batte la Francia ai rigori. La stessa grande Francia che aveva, con merito, eliminato, nei quarti di finale, il Brasile. Tuttavia la vittoria è macchiata da un episodio ancora discusso. Zidane, provocato da Materazzi, gli rifila una testata, meritandosi l’espulsione. La Francia in dieci uomini, nervosa e soprattutto priva del suo miglior giocatore, si avvia, inesorabilmente, alla sconfitta. La storia del calcio è ricca di episodi come quello appena descritto. Difensori poco talentuosi, che preoccupati di non poter arginare il talento di coloro che stanno marcando, fanno di tutto, provocandoli, perché questi reagiscano e vengano poi espulsi. Sembra, però, che questa volta, le provocazioni di Materazzi siano state particolarmente gravi, pesanti e reiterate. Il transalpino parla di offese alla madre, tra l’altro malata, e alla sorella; di termini razzisti alludenti alla sua origine algerina. A quest’ultima la delicatezza e l’intelligenza di Materazzi avrebbe associato anche il terrorismo islamico, dando a Zizou del terrorista. Bisogna saper perdere, ma soprattutto saper vincere. Se non si è capaci a farlo, come non lo è stato Materazzi, provocatore e razzista, non ci sarà mai alcuna vittoria.