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Intercettazioni si, intercettazioni no

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30/04/2024

Ogni Estate ha il suo tormentone, mentre qualche anno fa erano generalmente canzoncine orecchiabili, adesso invece si parla di intercettazioni.

OOgni Estate ha il suo tormentone, mentre qualche anno fa erano generalmente canzoncine orecchiabili, adesso invece si parla di intercettazioni.
Oggi sotto l’ombrellone non si sfogliano più i vecchi giornali scandalistici ma per sapere le ultime novità sulla compagna di Briatore (Gregoracci) e dei suoi “discutibili” modi per fare carriera, ci pensano giornali autorevoli come la Repubblica o il Corriere della Sera.
Sicuramente lo strumento delle intercettazioni è riuscito a estirpare tumori come Moggi e ad incastrare Vittorio Emanuele di Savoia ma entro quali limiti?
L’articolo 15 della nostra ultimamente “bistrattata” Costituzione sancisce “ La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.” E’ vero che in casi particolari questa libertà può essere violata ma entro quali limiti?
Il Ministro Mastella si è detto disponibile a creare una disciplina “bipartisan” sulle intercettazioni, mettere ordine in questa materia è importante ma ancora più importate è conciliare le esigenze di inchiesta con quelle della tutela della nostra libertà di comunicazione (art.21 Cost) e della segretezza (art.15).
Arrivare ad una soluzione non sarà facile, le intercettazioni hanno avuto il merito di incastrare grandi uomini politici come Storace o Sottile, conoscendo la nostra classe politica il rischio che la nuova disciplina tenderà più a tutelare gli interessi di parte che non quelli della nostra libertà, c’è ed è concreto.
Intanto però pubblicare esternazioni in cui Vittorio Emanuele fa commenti sulle abitudini sessuali dei Sardi, è sbagliato oltre che inutile ai fini di inchiesta.

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