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Unibz: Università plurilingui in Europa

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06/05/2024

Esistono ormai diversi modelli di Università plurilingue in Europa, per la maggior parte in combinazione con la lingua inglese.

Nei casi in cui la seconda lingua non è l’inglese, come presso l’Università di Helsinki dove si parla svedese e finlandese, o in Lussemburgo con il francese ed il tedesco, le analogie con la Libera Università di Bolzano sono molte. Oggi e domani in Università si confrontano i diversi livelli linguistici richiesti nonché le modalità di insegnamento e di miglioramento delle competenze linguistiche durante lo studio.

Sono stati invitati a Bolzano i rappresentanti di diverse Università europee in cui si pratica il plurilinguismo: „In Lussemburgo offriamo percorsi di studio plurilingui, ma la maggior parte degli studenti proviene dal Lussemburgo e dai paesi vicini“, precisa ad esempio il prof. Rolf Tarrach, rettore dell’Università del Lussemburgo. „L’insegnamento delle lingue ed il miglioramento del livello linguistico lo abbiamo delegato a scuole di lingua esterne all’ateneo“, aggiunge Guy Poos, delegato per gli affari internazionali presso lo stesso ateneo.

L’Università di Helsinki propone un modello che comprende lezioni in svedese e finlandese, ma in misura molto ridotta e da troppo poco tempo per valutarne l’efficacia. „Questo momento di scambio è molto importante per il futuro sviluppo del nostro modello linguistico,“ ha detto il rettore Walter Lorenz, „ma constatiamo che un modello linguistico implementato in ateneo in maniera tanto estesa e con una precisa politica linguistica, esiste per ora solo da noi. I colleghi di tutta Europa lo considerano un esempio da cui prendere spunto“.

Quest’anno la Libera Università di Bolzano ha innalzato il livello delle competenze linguistiche necessarie ai fini dell’ammissione: agli aspiranti studenti viene richiesto il livello B2 del quadro di riferimento europeo in due delle tre lingue di insegnamento (italiano, tedesco e inglese). Quali sono le difficoltà a cui l’Università va incontro in seguito a questa novità – in particolare considerando che la conoscenza delle lingue va ulteriormente migliorata nel corso dello studio – sarà l’argomento di discussione degli incontri.

Accanto ai rappresentanti degli Atenei citati, questo pomeriggio parteciperanno all’incontro anche i rappresentanti del mondo della scuola.

Domani mattina il focus si sposterà sul rapporto scuola-università relativamente all’apprendimento linguistico e sul contributo prestato dall’Università all’identità culturale.

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