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Una visita alla Città della Domenica

23 Giugno 2006
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14/05/2024

La “Città della Domenica” spunta sulla sommità del Monte Pulito come un vero e proprio “Regno delle Fiabe” lontano dalla frenesia e dai La “Città della Domenica” spunta sulla sommità del Monte Pulito come un vero e proprio “Regno delle Fiabe” lontano dalla frenesia e dai rumori della vita cittadina.

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Nata dall’idea dell’industriale Mario Spagnoli, che negli anni ‘60 decise di realizzare un Parco per famiglie dalla forte connotazione fiabesca, ben presto con la gestione di Mariella Spagnoli la “Città della Domenica” ha assunto la connotazione di un vero e proprio Giardino Zoologico moderno volto non solo all’intrattenimento ma anche e soprattutto all’educazione al rispetto della natura, alla ricerca scientifica e alla conservazione di specie rare o a rischio di estinzione.

Quello che all’apparenza potrebbe sembrare solo un Parco per bambini, per la forte associazione al mondo delle favole, è in realtà sin dall’inizio un luogo di contatto diretto e immediato con la natura. Infatti, varcata la soglia d’ingresso in questo mondo fantastico, segnalata da due torri (soprannominate “le Kessler”), accanto alla suggestiva “Stazione Centrale”, dalla quale parte il Trenino che accompagna i visitatori in giro per il Parco, e accompagnati dalle colonne sonore dei più famosi cartoni animati firmati Disney, si potrà camminare a pochi passi da allegri Daini e Mufloni in libertà.

Particolarità del Parco è la possibilità di scegliere liberamente il proprio itinerario di “esplorazione”, e scegliere anche se procedere a piedi, in trenino o seguendo i percorsi con le varie manovie (consigliate a tutti coloro che non vogliono perdersi una passeggiata nei boschi, alla ricerca delle varie attrazioni e dei recinti sparsi qua e la tra gli alberi, ma che non vogliono stancarsi troppo!).

Si può scegliere di immergersi direttamente nel “Mondo delle Favole”, adatto a piccoli e grandi, con la casa di Pinocchio e Geppetto, ma anche di Cappuccetto Rosso e un po’ più avanti, in un boschetto, quella di Biancaneve e i Sette Nani. Sbirciando dalle piccole finestrelle delle case è possibile vederne gli “abitanti”(ovviamente sono solo pupazzi)! Proprio accanto al “Villaggio dei Balocchi” ci si può avventurare nel “Labirinto”, oppure proseguire seguendo i sentieri alla ricerca dell’ “Accampamento Indiano” e del “Fort Apache”. Da non perdere è una “passeggiata” traballante sul “Ponte Matto” e una visita ai recinti dei Bisonti che pascolano e corrono a due passi dal Fortino. Qui è possibile anche sostare in una delle aree di ristoro presenti, ovviamente costruita “a tema” come se fosse un vero hotel del vecchio West.

Incamminandosi nel boschetto si potranno invece incontrare vari recinti e gabbie, alternate rispettivamente alla “Casa Di Tarzan”, al “Mulino” e al “Cavallo di Troia”, tutte attrazioni sulle quali è possibile salire. Lungo il percorso, dopo aver incontrato un vecchio Cammello donato al Parco per trascorrere i suoi ultimi anni di vita in completo relax (eccetto per le furtive incursioni di daini un po’ troppo golosi che gli rubano il cibo sotto il naso!), sarà facile scorgere la gabbia con i coloratissimi Pappagalli e quella con un Gufo un po’ scontroso, che gira la testa dall’altro lato quando qualcuno prova a fotografarlo!

Qua e la tra gli alberi spuntano all’improvviso i recinti con gli Asinelli Bianchi, i Cavalli, i Bovi, le Pecore, i Cinghiali e i Maiali, ma anche con varie specie di uccelli, come Fagiani, Pavoni… Ci sono anche i pigrissimi Orsetti Lavatori che sonnecchiano o si stiracchiano su un tronco!

L’ “Itinerario Zoologico”, il cui ingresso è segnalato dalla riproduzione di un Missile (salite fino in cima se volete gustarvi un panorama mozzafiato!), è invece un percorso costruito in modo da consentire ai visitatori di camminare, in completa sicurezza, a pochi passi da Nandù, Caproni, Struzzi, Renne, Fenicotteri, Cigni Bianchi ma anche Neri, Renne, Leoni, Babbuini, Yak, Lama.

All’interno della struttura centrale del Parco, dove ci sono anche un bar, una sala giochi e varie attrezzature per il divertimento dei più piccoli, c’è anche un acquario e una esposizione di conchiglie provenienti da tutto il mondo. E’ ovviamente presente anche una sala ristorante che permette ai visitatori di esplorare il Parco in completa tranquillità sia di mattina che di pomeriggio: una altoparlante chiamerà a raccolta tutti ad ora di pranzo. Ma si può anche consumare il pranzo al sacco in una delle aree attrezzate o comprare panini e bibite in una delle aree di ristoro presenti.

Il biglietto di ingresso include inoltre la visita al Rettilario, che fa parte della UIZA (Unione Italiana Giardini Zoologici e Acquari) ed è uno dei centri di conservazione e riproduzione di specie rare più grandi d’ Europa. Sono presenti molte specie di serpenti, come Cobra, Anaconde, Pitoni, Vipere, ma anche Tartarughe, Iguane, Alligatori e Caimani.

© Riproduzione Riservata
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