La scelta di Camerino come sede del “debutto in società” della citycar è legata al fatto che l’Università omonima ha contribuito con il supporto tecnico e scientifico per lo sviluppo di importanti componenti dell’autovettura.
Il nome dell’evento è “Ricerca + Innovazione = Belumbury Dany” e vi parteciperanno il rettore di Unicam Fulvio Esposito, il prorettore nonché delegato alla Ricerca internazionale e al trasferimento di conoscenze, competenze e tecnologie Flavio Corradini, gli imprenditori della casa madre Belumbury e della Picchio Spa (azienda costruttrice di auto da corsa) e Claudio Rossi del dipartimento di Ingegneria elettrica dell’Università di Bologna.
L’autovettura è omologata (per quattro persone) come quadriciclo, ciò vuol dire che per il codice della strada italiano verrà assimilata ad un qualsiasi motoveicolo o triciclo pur avendo quattro ruote, pertanto per guidarla basterà la patente A1. Vi saranno due versioni, una col motore a benzina (velocità massima 90 km/h e autonomia di 470 km) e una col motore elettrico (velocità massima 85 km/h e con autonomia pari a 170 km).
Ovviamente non è stato tralasciato l’aspetto, infatti sia gli interni che gli esterni sono un connubio tra eleganza e sportività e sono il frutto delle idee di rinomati designer italiani.
L’auto verrà prodotta nei dintorni della capitale, nella cosiddetta “Tiburtina Valley”, già sede di numerose aziende e la sua uscita è prevista per il prossimo settembre.
L’ultima incognita riguarda il prezzo di questo piccolo concentrato di tecnologia, che è ancora da stabilire.
Luca Salvino