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Università Carlo Cattaneo : Vent’anni di LIUC, venti nuovi

Redazione Controcampus 25 Gennaio 2011
R. C.
25/04/2024

1991 – 2011: l’Università Carlo Cattaneo – LIUC taglia il traguardo del suo primo ventennio, con lo sguardo al futuro e alle molte sfide che l’attendono, ma senza dimenticare il passato e i traguardi già raggiunti.

La mattinata si è aperta con la comunicazione dell’impossibilità a partecipare della Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, attesa come ospite d’onore. Queste alcune parole del saluto che ha fatto pervenire all’assemblea: “Questo è un traguardo significativo per la crescita che l’Università Cattaneo ha segnato in questi suoi primi venti anni, periodo certamente non lungo per la vita di un’università, riuscendo comunque ad imporsi nel mondo accademico italiano e nella società come una Università che ha contribuito a fare innovazione in questo importante segmento della vita del Paese, quello della formazione superiore e della ricerca. Non posso che esserne molto felice, come Presidente di Confindustria e della LUISS, innanzitutto per questo contributo di progresso, ma anche per il fatto che questa Università è nata proprio per iniziativa degli imprenditori”.

Negli interventi dei vertici dell’Università, sono state ricordate le tante eccellenze che hanno caratterizzato e caratterizzano questo ateneo, voluto dalle imprese del territorio nel 1991 – fondamentale il contributo dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, da sempre interlocutrice per eccellenza di questa Università – ma capace negli anni di imporsi a livello nazionale (come attestano le numerose classifiche universitarie redatte da enti terzi) e anche internazionale, con convenzioni che permettono il continuo scambio di studenti ma anche di docenti. Iniziata nel 1991 con 303 studenti, oggi la LIUC ha 3 Facoltà (Economia, Giurisprudenza, Ingegneria), 13 Master Universitari di primo e secondo livello, circa 2.000 studenti e 300 docenti. Ad oggi i laureati LIUC sono quasi 7.000.

“Il rapporto con il mondo del lavoro – ha detto il Presidente Paolo Lamberti – è per noi qualcosa di organico, che inizia con la stessa progettazione dei contenuti dei corsi e prosegue con la partecipazione di soggetti provenienti dal mondo dell’impresa e delle istituzioni alla costituzione del nostro corpo docente. Siamo un’istituzione accademica che vuole essere fortemente proiettata al fare. Così è per l’attività didattica, così è per quella di ricerca”.

Il Presidente ha colto l’occasione per una riflessione più complessiva sulla situazione del Paese, ricordando quanto la formazione sia fondamentale per quello scatto d’ali che il contesto internazionale ci richiede: “Oggi, il nostro Paese sta attraversando una fase molto critica proprio a causa dello sfilacciamento che si registra tra le diverse componenti della società e all’interno della sfera politica. Non esiste una visione strategica condivisa sul futuro del Paese. Traballano i tradizionali punti di riferimento valoriali. Il litigio perpetuo è la dominante del dibattito politico, quello cioè che ha luogo nella sfera che più di tutte dovrebbe avere a cuore il destino e il bene comune. Il conseguente disagio di noi cittadini e di noi operatori è particolarmente elevato. Vorrei ricordare, per inciso, che la formazione è la più importante infrastruttura immateriale di un Paese, che merita quindi la più alta attenzione, anche sotto l’aspetto della dotazione di risorse”.

Dal Rettore della LIUC, prof. Andrea Taroni, è giunta una serie di osservazioni relative alla recente Riforma dell’Università, tra le tante luci e le altrettante ombre che questa porta con sé: “Ci sono alcune parole chiave relative ai provvedimenti della legge che vale la pena di richiamare: autonomia, responsabilità, incentivazione della qualità e dell’efficienza del sistema universitario, merito e valutazione, con conseguenze anche economiche per chi ottenga valutazioni negative, nuove forme di governance, incentivazione delle Università virtuose, ristrutturazione dell’offerta formativa, diritto allo studio, meccanismi di reclutamento basati sull’idoneità nazionale, adozione del codice etico, istituzione del Comitato dei Garanti per la ricerca, istituzione del tenure-track per il reclutamento dei ricercatori.

Ci sono anche alcune cose che mancano e che ci avrebbe fatto piacere invece ritrovare nella legge, quali l’abolizione del valore legale dei titoli, maggiori sforzi di divulgazione e chiarezza circa la qualità della formazione nelle diverse sedi, maggiore attenzione alla distinzione tra le tipologie delle Università operanti nel nostro Paese (statali, non statali legalmente riconosciute, telematiche)”.
Per la prima volta nella storia della LIUC è stata data la parola in questa importante occasione anche ad uno studente, nello specifico al rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione, Sebastiano Signò: “Il laureato LIUC ha una marcia in più: è versatile, adattabile, efficiente. Questo perché durante gli anni di formazione abbiamo la possibilità di apprendere da alcuni tra i migliori professori in circolazione. Inoltre, va sottolineato il numero chiuso e volutamente basso di studenti, che permette un rapporto studente – docente non paragonabile ad altri Atenei.

La LIUC unisce inoltre un’eccellente didattica ad una vita universitaria molto formativa: grazie alle numerose associazioni presenti, abbiamo la possibilità di unire l’utile al dilettevole, mettere in pratica quanto ci viene insegnato a lezione, imparare ad osare, intraprendere, gestire e realizzare”.
A conferma del forte legame con Confindustria, la scelta di dedicare la prolusione al tema “I cent’anni di Confindustria nella storia dell’economia e della società italiana” . Relatore, il professor Valerio Castronovo, Presidente del Centro Studi per la Documentazione Economica e d’Impresa, nonché dell’Archivio del Cinema e della Comunicazione d’Impresa che ha sede presso la LIUC.

“Confindustria – ha detto Castronovo – ha assecondato, attraverso varie iniziative, lo sviluppo del made in Italy e ottenuto dal sistema bancario maggiori possibilità per le imprese di accesso al credito. Ma ora anche i sindacati sono chiamati a intraprendere, dopo una lunga fase di immobilismo sul versante delle relazioni industriali, il percorso ormai obbligato (affinché le nostre imprese non vengano buttate fuori dal mercato) verso una maggiore flessibilità e produttività del lavoro in cambio di maggiori investimenti e incrementi salariali da parte delle imprese. Sarà così possibile impostare un dialogo costruttivo per creare un nuovo sistema di rappresentanza e individuare nuove forme di partecipazione dei lavoratori all’interno delle aziende.
Da cent’anni a questa parte la produzione manifatturiera rappresenta non solo il dna e la stella polare della Confindustria. Costituisce tuttora la leva principale per lo sviluppo di un sistema-paese più efficiente e competitivo, e quindi in grado di produrre più ricchezza da distribuire in modo equo e calibrato all’insegna della solidarietà e della coesione sociale. Ma perché questo avvenga occorre che si affermi nel nostro Paese una nuova cultura del merito e della responsabilità. Anche per questo ritengo che il ruolo della Confindustria rimarrà fondamentale”.

La conclusione è stata affidata al Presidente della Commissione Cultura di Confindustria, nonché Vice Presidente di LUISS, Alessandro Laterza, il quale ha elencato le priorità che il Paese deve affrontare per riprendere slancio, ovvero “competitività di sistema, riduzione del debito pubblico, semplificazione della burocrazia, riduzione del carico fiscale”. E ancora, una riflessione sulla Riforma Gelmini: “La Riforma, che Confindustria ha accompagnato in tutto il suo percorso, tocca certo in misura maggiore gli atenei pubblici, ma anche i privati, in quanto a cambiare sarà tutto il contesto. Ci auguriamo davvero che la valorizzazione del merito diventi una realtà e che avvenga sempre più attraverso parametri certi, senza ridursi perciò a semplice slogan. Quanto alle risorse a disposizione, se per quest’anno possiamo stare relativamente tranquilli, per il prossimo futuro è necessaria una spinta in avanti, con coerenza, altrimenti rischiamo di rimanere senza carburante”.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto