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Scream 4, la recensione

14 Aprile 2011
.
13/12/2024

L'assassinio con la maschera di Ghost Face ritorna a far tremare il villaggio di Woodsboro per la quarta volta.

.. Si salvi chi può.“Oggi per diventare qualcuno, non devi guadagnarti niente, deve esserti solo capitata una grande tragedia”, così “Screma 4” riassume la cruda verità di questi tempi troppo moderni, dove i più famosi del pianeta sono assassini o le loro vittime che ci si ripropongono mille volte al giorno in televisione e sui giornali, facendo perdere la reale prospettiva di ciò che accade.
Wes Craven riporta in vita per la quarta volta Ghost Face nel piccolo e sfortunato villaggio di Woodsboro.

La protagonista di sempre, Sidney Prescott torna sul luogo dei delitti che le hanno sconvolto la vita, per presentare il suo libro “Out of the darkness”, ma il periodo non è dei migliori. Infatti, proprio in quei giorni, cade il famoso anniversario della strage originale che si è ripetuta tre volte nel corso degli anni, con la trilogia di “Scream” che si sono susseguiti sul grande schermo.
Anche questa volta, gli sfortunati protagonisti sono un gruppo di ragazzi liceali di nuova generazione che sono cresciuti con le dicerie su Ghost Face e i suoi omicidi, ricordando Sidney come una leggenda. Scoprono ben presto che l’incubo è tornato e rinizierà la sua carneficina.

Per gli appassionati dell’assassino di Woodsboro, “Scream 4” è sicuramente un ritorno nostalgico ad un horror classico che quasi tutti hanno visto almeno una volta sulla faccia della Terra, ma Craven e la sua squadra se la sono giocata bene.
Infatti, consapevoli delle eventuali polemiche per l’ennesimo sequel che rischia di essere solo una ripetizione noiosa degli altri tre film, hanno giocato su questo, ritagliando alcune parti di questa nuova storia per sdrammatizzare e prendersi in giro da soli, che risultano divertenti e spassosi.
Forse un po’ troppo calcata la mano sulle battute e circostanze dirette a far ridere il pubblico, tanto che a tratti non si sa bene se si sta guardando “Scream” o la parodia “Scary Movie”. Ma, se la prima parte risulta più leggera e giocherellona, la seconda parte riprende di più l’aspetto classico dell’horror firmato Craven, con riprese dinamiche e la giusta misura di suspence e l’introduzione di nuove regole nel modus operandi dell’assassino che, alla fine, riesce a stupire e a coglierci di sorpresa, regalando una scena finale davvero ben costruita e coinvolgente.
Come il più classico schema horror, “Scream 4” permette allo spettatore di mettersi alla prova per scoprire chi è il colpevole. Dall’inizio alla fine, ci si diverte ad eliminare o far rientrare in campo i vari personaggi che si credevano colpevoli o meno, per arrivare poi alla soluzione finale.

Anche se la trama non risulta originale, Wes Craven è riuscito comunque a realizzare un film spassoso e da vedere, con dialoghi frizzanti e una sorta di lezione sui film horror per gli appassionati e i profani del genere, con una sorta di quiz che lo stesso assassino propina alle sue vittime.
Dal 15 Aprile al cinema.

Letizia Rogolino

© Riproduzione Riservata
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