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Gli astrologi e le previsioni

Redazione Controcampus 2 Gennaio 2012
R. C.
12/05/2024

"Segnali di ripresa rispetto al 2011", "la ripresa economica si intravede.

.. da giugno a dicembre”, “annata di tendenziale espansione per USA, Cina e India nel primo semestre, e per Germania ed Europa in generale nel secondo semestre”, “a partire dalla primavera l’economia conoscerà un netto miglioramento”.

L’ottimismo è una caratteristica quasi costante delle previsioni astrologiche, come queste pubblicate su Astra a gennaio 2011 e sull’Almanacco di Barbanera; molto meno lo è azzeccare quello che poi succederà davvero.

Com’è ormai tradizione, anche quest’anno il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale)* ha raccolto e verificato le previsioni relative all’anno appena trascorso, fatte dai più noti astrologi e veggenti italiani.

“All’inizio dell’anno, in TV e sui giornali, c’è sempre un profluvio di previsioni che, puntualmente, finiscono dopo pochi giorni nel dimenticatoio. Invece, crediamo sia interessante e istruttivo verificare se e quante di esse in effetti si avverano” dice Massimo Polidoro, psicologo e scrittore, segretario del Comitato.

“È per questo che sin dalla sua fondazione nel 1989 il CICAP compie un lavoro di raccolta e controllo: se non lo facessimo noi, le capacità degli astrologi non sarebbero mai messe davvero alla prova.

E invece, un anno dopo l’altro, il risultato si ripete sempre identico: le stelle, Nostradamus o le confidenze di qualche improbabile entità extraterrestre non aiutano in nessun modo a prevedere il futuro”.

“Non c’è giornale o rete televisiva che non conceda spazio all’oroscopo, al punto che è impossibile raccogliere tutto” nota Francesco Ruggirello, che quest’anno ha coordinato la raccolta delle previsioni.

“Ma anche con tutto questo materiale è ogni anno più difficile trovare affermazioni sufficientemente circostanziate da poter essere verificate.

Molte previsioni, poi, riguardano eventi che da qualche parte del mondo, con un anno a disposizione, probabilmente capiteranno: basta prevedere genericamente “un grosso scandalo” o magari “un forte terremoto” per avere la certezza di indovinare”. Proprio come ha fatto Grazia Mirti sull’edizione online del Sole 24ore, prevedendo genericamente “venti di guerra e disordini collettivi”.

“Infatti uno dei “trucchi” più usati dagli astrologi è quello di fare moltissime previsioni per lo più banali, o affermazioni molto generiche in modo che, a posteriori, sia facile trovare qualcosa che si adatti” spiega Stefano Bagnasco, fisico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e coordinatore del Gruppo di Studio sull’Astrologia del CICAP.

“Facendo molte affermazioni, tra l’altro, è più facile che qualcuna sia per puro caso azzeccata, e quindi ricordata e magari pubblicizzata, mentre le numerose altre, sbagliate, saranno probabilmente dimenticate”.

“Questa inchiesta, pur non essendo un vero e proprio studio scientifico, conferma il punto di vista della scienza: né l’astrologia né le altre pratiche divinatorie aiutano a prevedere il futuro” afferma ancora Bagnasco. “Negli anni sono stati fatte diverse rigorose verifiche scientifiche sulla validità delle pratiche astrologiche, e il verdetto è inequivocabile: i consigli degli astrologi per il futuro non sono più utili di quelli dettati dal semplice buon senso di una persona intelligente e informata, e possono anzi essere peggiori”.

Proprio in questi giorni su Queryonline. it, edizione online della rivista pubblicata dal CICAP, esce una rassegna sull’argomento (www. queryonline. it).

Un tema ricorrente quest’anno è stato quello dei terremoti. All’inizio dell’anno si è diffusa la voce che il sismologo autodidatta Raffaele Bendandi, morto nel 1979, aveva previsto un forte terremoto a Roma per l’11 maggio.

Il fatto che negli appunti del curioso personaggio non si trovasse alcun riferimento esplicito non è bastato a evitare la paura, con la chiusura di qualche negozio e, pare, una percepibile riduzione quel giorno del proverbiale traffico romano. Della vicenda di Bendandi abbiamo parlato diffusamente su Query (http://www. queryonline. it/tag/raffaele-bendandi/).

L’astrologo Antonio Alessi, prendendo spunto da Bendandi, ha addirittura inviato una lettera al governo per avvisare di un grosso sisma sottomarino, con conseguente devastante tsunami, per il 10 giugno. Sempre in tema iettatorio, secondo l’interprete di Nostradamus Manfed Dimde, citato in un libro di Carlo Patrian del 1995, il 2011 avrebbe visto lo scoppio della terza guerra mondiale.

Il novantenne predicatore americano Harold Camping, applicando metodi numerologici alla Bibbia, aveva invece previsto proprio la fine del mondo per il 21 maggio, per poi correggersi e spostarla al 21 ottobre, e infine ammettere di essersi sbagliato (anche di questo abbiamo parlato su Query: http://www. queryonline. it/tag/camping/). Anche la data palindroma 11/11/11, da alcuni indicata come foriera di sventure, è passata senza conseguenze. Aspettiamo a questo punto il 21 dicembre 2012 per la fine del mondo prevista a partire dal calendario Maya.

Anche gli alieni hanno mancato l’appuntamento: Rob Brezsny, il celebrato astrologo dell’Internazionale, intervistato da Riccardo Staglianò sul Venerdì di Repubblica prevedeva “novità sul fronte delle intelligenze extraterrestri”. A meno che non siano state insabbiate dai Men in Black, non ce ne sono state.

Parlando di politica, italiana e internazionale: Mauro Iacoboni sul Sole 24 ore aveva previsto nuove elezioni tra giugno ed i primi di luglio, grazie alla separazione della Lega.

Anche il Divino Otelma aveva apparentemente previsto elezioni, con il dettaglio che la legge elettorale sarebbe stata più o meno la stessa; ma il linguaggio criptico (“La pugna cartacea 2011 (…) non scioglierà il Nodo Gordiano”) rende incerta l’interpretazione. Luciano Sampietro, interprete di Nostradamus, aveva previsto la caduta del Re del Marocco, che invece è stato uno dei paesi immuni dalla “primavera araba”.

L’Almanacco di Barbanera è un profluvio di previsioni, per lo più sbagliate: “novità positive riguarderanno la magistratura, l’istituzione matrimoniale, ma anche le coppie di fatto saranno oggetto di leggi dalla loro parte”, che non sembrano esserci state (anche il Divino Otelma aveva previsto l’istituzione dei DICO nel 2011); il 21 maggio “Giove entra nel Toro e, incoraggiando i consumi (soprattutto quelli di massa) incrementa la produzione. In Italia e più in generale in Europa si assiste a un consistente rafforzamento della moneta comunitaria”.

Per luglio-agosto “in Italia l’economia, trainata dal settore degli investimenti immobiliari, sarà protagonista di una netta ripresa”. Per novembre la previsione è che “anche la situazione economica continua a manifestare una ripresa consistente. Il motore saranno gli Stati Uniti che trascineranno con sé buona parte dell’Europa, Italia inclusa”.

Anche Antonia Bonomi, firma storica dell’astrologia italiana, si lancia su Arcobaleno. net in una serie di affermazioni su vari personaggi della politica, premettendo che “non si tratta di “predizioni” ma di indicazioni lampo”; per lo più sono affermazioni poco verificabili, come “Vittorio Sgarbi non dovrebbe esagerare con le “sgarbate”” oppure “Roberto Maroni qualunque cosa accada può sfruttare l’esperienza acquisita”, qualcuna è prevedibilmente più o meno azzeccata (“Mario Draghi di certo non indietreggia e può avere grosse soddisfazioni”, da novembre è presidente della Banca Centrale Europea); altre, sempre prevedibilmente, sbagliate (“Umberto Bossi è bene che si riguardi, la salute dovrebbe essere il suo primo pensiero e sa di essere soggetto a ischemie”, non sono noti nuovi problemi di salute del leader della Lega Nord).

Il Divino Otelma, tra molte previsioni che avrebbe potuto fare chiunque o scontatamente vere (come i due grandi classici “nuovi gravi scandali coinvolgeranno esponenti del Palazzo” e “scosse telluriche nel Giugno e Settembre ma di modesta incidenza”, non passa giorno senza che in Italia ci sia qualche piccolo terremoto senza conseguenze) ha previsto più volte elezioni verso l’ultimo periodo dell’anno, e un attentato (non mortale) al primo ministro inglese.

La sensitiva Teodora Stefanova, fedelissima di Canale 5, attraverso le confidenze dell’alieno Unilsan ha visto nel 2011 l’anno della rinascita di Berlusconi, grazie all’alleanza con Casini e Rutelli a maggio.

Il PdL avrebbe cambiato nome, Saviano e Montezemolo sarebbero entrati in politica, sarebbe iniziata la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, sarebbero stati risolti tutti i problemi a L’Aquila e la “monnezza” sarebbe sparita entro gennaio 2011 dalle strade di Napoli.

Concludiamo come sempre con gli argomenti più frivoli, che sono spesso il grosso delle previsioni: sport e spettacolo. Secondo Astra di gennaio scorso: “Fernando Alonso, alla guida della Ferrari, da Settembre conterà sul tocco vincente di Marte: può sostenerlo fino al titolo mondiale”. Evidentemente Marte non è bastato. Riccardo Sorrentino aveva previsto per la partita Villareal-Napoli un 1-1 o 1-2 , ha invece vinto il Villareal per 2 a 1.

Mauro Perfetti su Oggi prevedeva che per Roberto Benigni le stelle “col trascorrere del 2011” si sarebbero illuminate “di fortuna nel lavoro”. Facile fare previsioni così: proprio pochi giorni prima sul Corriere della sera era stata annunciata una collaborazione tra l’attore toscano e Woody Allen per un film da girare in estate, Bop Decameron.

Come ogni anno poi gli astrologi hanno “mancato” moltissimi avvenimenti importanti. Un minimo esempio tra tutti: il povero Paolo Fox, “stella” astrologica della Rai, è rimasto imbottigliato nell’inaspettato enorme ingorgo provocato dall’apertura di un nuovo centro commerciale e non è riuscito ad arrivare in trasmissione, dove il conduttore Giancarlo Magalli lo prendeva in giro per non aver previsto l’ingorgo…

© Riproduzione Riservata
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Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto