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Accordo tra il Politecnico di Torino e la Smat

16 Maggio 2010
.
25/04/2024

Un accordo importante ha dato il via ad una stretta collaborazione tra la Smat e il Politecnico di Torino per sviluppare attività di ricerca applicata nel settore idrico.

La ricerca avrà come obiettivo in particolare di incrementare tecnologie e innovazioni per le industrie italiane del settore scarsamente presenti sul mercato, con ricadute economiche ed occupazionali sul territorio. Altri principali obiettivi della ricerca e sviluppo saranno sperimentati a partire dagli impianti di potabilizzazione sul fiume Po e di depurazione di Castiglione torinese e Collegno. L’investimento di SMAT sarà di circa 700.000 euro.

Idee, studi di prefattibilità, formazione ma soprattutto progetti di ricerca nel settore idrico, che portino anche alla definizione di network internazionali per la partecipazione a bandi e programmi di ricerca congiunti. L’accordo di partnership è stato siglato da Paolo Romano -Amministratore delegato di SMAT e Francesco Profurmo-Rettore del Politecnico di Torino. Obiettivo sarà il rafforzamento e il potenziamento della partneship in modo da costituire anche un punto di riferimento nel panorama italiano

I temi di ricerca e sviluppo saranno molteplici e riguarderanno in particolare:
-* la modellazione idraulica delle reti idriche: saranno creati modelli matematici e simulazioni delle reti di acquedotto per meglio comprenderne il funzionamento e per ottimizzare gli interventi di risanamento. Tali studi permetteranno fra l’altro di stimare i tempi di permanenza media dell’acqua nei singoli rami di acquedotto, per intervenire sui problemi di invecchiamento dell’acqua e prevenire l’eventuale peggioramento delle proprietà organolettiche.

-* la ricerca delle perdite tramite sensori wireless, sviluppando e sperimentando una apposita tecnologia studiata dal Politecnico di Torino, che ha permesso di realizzare un dispositivo mobile in grado di analizzare lo stato dei tubi interrati per individuare in modo preciso possibili perdite o rotture.

-* lo sviluppo di microsensori di nuova generazione sia per le reti di acquedotto sia per le reti fognarie per il monitoraggio in tempo reale della qualità dell’acqua ed il rilevamento di sostanze quali metalli pesanti, idrocarburi, tensioattivi e tossine.

-* la messa a punto di sistemi innovativi per gli impianti di depurazione con particolare attenzione al problema dell’abbattimento dell’azoto nei reflui urbani e industriali. Il tema è di grande attualità soprattutto con riferimento alle recenti normative che prevedono l’abbattimento del carico di azoto e fosforo in uscita agli impianti di depurazione per ridurre l’impatto ambientale derivante dall’immissione delle acque reflue nei corpi idrici superficiali. Si studieranno,inoltre, tecnologie e strategie innovative per il contenimento degli odori generati dai processi di trattamento delle biomasse.

-* la messa a punto di sistemi innovativi per gli impianti di potabilizzazione per il miglioramento delle caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche dell’acqua al punto di erogazione. Verranno anche sviluppati studi per piccoli impianti di potabilizzazione su nuovi trattamenti in green technology.

Danilo Iammancino

© Riproduzione Riservata
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