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Università degli Studi di Parma: I laureati piu’ giovani della media nazionale e piu’ regolari negli studi

Redazione Controcampus 30 Maggio 2010
R. C.
28/03/2024

I laureati dell’Università di Parma coinvolti nel XII Profilo dei laureati italiani – presentato venerdì 28 maggio dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea all’Università di Bologna al convegno “L’istruzione universitaria nell’ultimo decennio.

All’esordio della European Higher Education Area” – sono i giovani usciti dall’Ateneo nel 2009: in tutto 4.529. Tra questi, 2.378 laureati di primo livello, 1.345 laureati nei percorsi specialistici biennali e 482 laureati a ciclo unico.

A nove anni dall’avvio della riforma universitaria nel nostro Paese e in vista del rilancio della European Higher Education Area è ora possibile tracciare un attendibile bilancio d’insieme che ricordi le caratteristiche dei laureati dell’anno 2001 (quelli prodotti dal vecchio ordinamento) e descriva le caratteristiche di quelli di oggi, laureati nel 2009.

Dal 2001 al 2009: i laureati di parma prima e dopo la riforma

Per capire gli effetti della riforma è possibile fare un confronto tra il complesso dei laureati di Parma del 2009 e i laureati, sempre dell’Università di Parma, che hanno concluso gli studi prima della riforma (2001). Dal confronto emerge una figura di neodottore più giovane alla laurea, più regolare negli studi, con maggiori esperienze di stage.

L’età media alla laurea nel complesso dei laureati di Parma del 2009 è di 25,9 anni contro i 27,2 anni dei laureati usciti nel 2001 (e scende ulteriormente a 24,6 anni per i laureati di primo livello 2009). Il valore è influenzato, in negativo, dalla crescita dei laureati che si sono iscritti all’Università di Parma con due o più anni di ritardo rispetto all’età canonica dei 19 anni: nel 2009 sono stati il 15% nel complesso, con una punta sino al 24% per i laureati specialistici.

I laureati dell’Università di Parma, nel loro complesso, vengono soprattutto da famiglie dove il titolo accademico entra per la prima volta in casa: il 70% ha entrambi i genitori non laureati (è il 74% tra i laureati di primo livello; il 69% tra gli specialistici) confermando ciò che la Riforma ha incentivato, ovvero un allargamento dell’accesso agli studi universitari a fasce di popolazione meno avvantaggiate.

Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, gli effetti positivi sulla regolarità negli studi sono evidenti: i laureati di Parma in corso nel 2001 erano appena il 10,8% contro il 44,4% del complesso dei laureati del 2009. In questo caso con notevoli differenze tra i cicli di studio: sono in corso 45 laureati su cento di primo livello, quota che lievita al 56,4% tra gli specialistici.

Con la riforma crescono notevolmente anche le esperienze di tirocinio e stage che coinvolgevano il 12,5% dei laureati di Parma del 2001 contro il 49% dei laureati 2009 (il 53% dei laureati di primo livello, il 50% dei laureati a ciclo unico e il 47% dei laureati specialistici).

La tendenza al proseguimento degli studi, già elevata prima dell’avvio della riforma (riguardava il 58,4% dei laureati di Parma del 2001), viene confermata: 58,3 laureati su cento di Parma intende formarsi ulteriormente dopo aver conseguito il titolo. La percentuale si dilata in modo particolare, raggiungendo il 76%, fra i laureati di primo livello del 2009.

I laureati di primo livello 2009 dell’Università di Parma

Il traguardo della laurea è raggiunto in media a 24,6 anni. La media nazionale è di 26,2 anni.
La regolarità negli studi per i laureati di Parma è più elevata della media nazionale: il 45% conquista il titolo in corso (con un 26% che si laurea al primo anno fuori corso) contro il 39% del complesso dei laureati di primo livello. La riforma universitaria ha portato anche ad un aumento dei laureati che frequentano regolarmente le lezioni: il 71% dei laureati triennali ha frequentato oltre i tre quarti degli insegnamenti previsti, contro il 67% della media nazionale.

Il 74% dei laureati di primo livello di Parma ha entrambi i genitori non laureati, come nella media nazionale.
I laureati dell’Università di Parma di primo livello che hanno svolto tirocini e stage sono il 53,3%, percentuale di poco inferiore alla media nazionale (54,5%).
L’esperienza di studio all’estero coinvolge il 7% laureati di primo livello di Parma (3,3 con programma Ue). La media nazionale è del 10,6% (5,2% con Erasmus).

L’88% dei laureati di primo livello dell’Università di Parma si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studi (il 34,8% lo è “decisamente”). Alla domanda se si iscriverebbero di nuovo all’Università risponde “sì”, ed allo stesso corso dell’Ateneo, il 69% dei laureati (la media nazionale è del 68%). Una percentuale che aumenta notevolmente considerando anche i laureati che si riscriverebbero all’Università di Parma, ma cambiando corso (9%).

E dopo la laurea? Il 76% dei laureati di Parma intende proseguire gli studi, poco meno di quanto avviene nel complesso dei laureati (77%). La gran parte dei laureati 2009 che ha espresso queste aspirazioni formative punta ad una laurea specialistica: il 65%. Un altro 6% intende iscriversi a un master universitario.

I laureati specialistici 2009 dell’Università di Parma

Performance particolarmente brillanti mostrano i laureati specialistici del 2009 di Parma. Che si tratti di laureati di qualità è confermato dalla loro particolare regolarità. L’analisi condotta mette in evidenza che si tratta di giovani che hanno concluso i loro studi in corso nel 56% dei casi – ed altri 33 su cento con un anno di ritardo – contro il 50% del complesso dei laureati specialistici.

L’età media alla laurea nel complesso dei laureati specialistici di Parma del 2009 è di 26,5 anni (la media nazionale è di 27,3 anni); valore che sarebbe ancora inferiore al netto del 24% di studenti che si sono iscritti con due o più anni di ritardo rispetto all’età canonica.

La votazione finale è prossima al massimo (in media 107,4 su 110).
Laureati di qualità, si è detto, favoriti probabilmente anche dall’ambiente familiare di provenienza che li vede uscire nel 29% dei casi da famiglie con almeno un genitore laureato.

Nell’esperienza formativa dei laureati specialistici si riscontrano indici particolarmente elevati di frequenza alle lezioni: 77 laureati su cento dichiarano di avere frequentato regolarmente più dei tre quarti degli insegnamenti previsti.
Si riscontra, inoltre, una consistente esperienza di stage, che coinvolge complessivamente 47 laureati specialistici di Parma su cento (contro il 53,3% a livello nazionale).

L’esperienza universitaria compiuta con la laurea specialistica risulta ampiamente apprezzata: sono decisamente soddisfatti 43 laureati su cento, altri 48 esprimono comunque una valutazione positiva, tanto che 79 laureati su cento si riscriverebbero all’Università di Parma.

Brunella Marchione

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto