Nell’aprile 2006 la giunta Bassolino aveva approvato, con la delibera 452/2010, la costruzione di un istituto universitario nella periferia di Napoli, a Scampia. Il progetto prevedeva l’edificazione della facoltà di Scienze della Nutrizione Umana, una struttura di cinque piani, sviluppata su un’area di quindicimila metri quadrati, pronta ad accogliere circa duemilacinquecento studenti. Oggi, il nuovo esecutivo di centrodestra ha bocciato quel progetto, prediligendo invece il piano di ottimizzazione finanziaria di Palazzo Santa Lucia, nonostante i finanziamenti da parte del di 21 milioni e 450 mila euro a favore della giunta Bassolino, d’intesa con Regione, Comune e Università Federico II.
Il quindicinale d’informazione online Fuoricentroscampia.it ha dunque promosso una raccolta di firme, denominata “Per l’università a Scampia”, a favore della ripresa del progetto universitario; destinatari del documento, il presidente della Regione Stefano Caldoro, l’assessore regionale all’università Guido Tombretti e il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino.
Ottanta i firmatari che si sono impegnati a favore della promozione culturale. Ta loro il parroco Fabrizio Valletti, il presidente del Consiglio Comunale di Napoli Leonardo Impegno, l’ex sindaco di Castellammare di Stabia Ersilia Salvato, lo storico Geppino Aragno, il cantante degli A 67, Daniele Sanzone.
Ottanta nomi, tre destinatari, una richiesta, tante speranze. Speranza nel futuro; in una crescita culturale e civile che promuova ciò che la sua gente ha da offrire; in un governo che decida di valorizzare l’intelligenza di un progetto che non solo accoglierà menti brillanti e vivaci, ma che rappresenterà anche la possibilità di un posto di lavoro. E come sappiamo, ce n’è davvero tanto bisogno.
Marilena Grattacaso