Nell’evento si sono avvicendati gli interventi di quattro docenti ordinari (Riccardo Mussari, Paolo Ricci, il responsabile del progetto Aurelio Tommasetti) compreso quello di Francesco Vermiglio, presidente del GBS (Gruppo Bilancio Sociale), associazione di vari professionisti che dal 1998 è impegnata nella standardizzazione dei contenuti caratterizzanti il bilancio sociale e applicabili a vari settori (compreso quello della pubblica amministrazione).
Ma prima della girandola di esperti, l’elogio dell’assessore Trombetta che riferendosi all’Ateneo salernitano ha dichiarato che se vi arrivasse bendato farebbe fatica a pensare di essere capitato nel Mezzogiorno, citando il merito della gestione dei vari rettori che si sono succeduti all’Unisa fino a quello attuale.
Il proposito – Alla vigilia di un importante protocollo d’intesa tra gli atenei campani e il MIUR, altrettanto atteso per l’intervento di razionalizzazione e rafforzamento della cooperazione tra le università che si tenterà di sancire, il primo documento ufficiale di rendicontazione dell’Unisa giunge nel momento in cui le prospettive per il prossimo futuro impongono che le buone pratiche di gestione delle varie e centrali attività dell’istituzione universitaria italiana siano comunicate con efficienza ed efficacia, anche individuando nel Bilancio Sociale un importante momento di valutazione e coinvolgimento attorno alla vita dell’ istituzione.
Riassumendo e divulgando i risultati della gestione economico-finanziari e offendo la descrizione analitica degli impatti sociali e ambientali dell’Università di Salerno, il Rettore e il comitato tecnico-scientifico che ha curato la raccolta dei dati e la redazione dl documento si propongono di non dare luogo solo ad un episodio di lustro istituzionale, ma di mettere le basi per un’attività di rendicontazione periodica che fornisca supporto concreto alla programmazione strategica dell’Unisa oltre che a dare prova di responsabilità assunta dinanzi agli interlocutori chiave dell’università (studenti, famiglie,personale tecnico, amministrativo, docente, imprese, P.A., Ricerca).
Infatti il modo per vanificare lo sforzo di rendicontazione è proprio quello di non innestarlo in un ottica di continuità, come riporta chiaramente nel suo intervento Riccardo Mussari, ordinario di Economia Aziendale all’ Università di Siena.
Il Documento – Il resoconto si articola in tre macro-sezioni, si basa su dati relativi all’anno solare 2008 e, laddove è stato possibile, su dati relativi all’annualità 2009/2010: tenendo conto delle indicazioni del GBS, si parte con
l’ “ Identità ” in cui si dichiarano missione, valori, governance, finalità istituzionali e si procede all’individuazione delle categorie di stakeholders supportata dall’analisi del software Titulus ovvero del protocollo informatico delle comunicazioni in entrata e in uscita, grazie alla quale si sono potuti classificare le categorie di stakeholders per livelli di interazione ;
si prosegue con la sezione dedicata alla riclassificazione dei dati contabili in cui si propone un prospetto delle fonti di entrata (trasferimenti ministeriali o da enti pubblici locali, contributi da imprese) e della capacità di attrarre risorse, ricomponendo la spesa sulla base delle quattro dimensioni presentate in sezione 1 (ricerca, didattica e formazione, sviluppo del territorio, campus vivendi);
la terza sezione è dedicata alle relazioni con gli stakeholders e sintetizza mediante indicatori quantità e qualità del rapporto tra Università e studenti, personale tecnico-amministrativo, imprese, nel loro coinvolgimento con le diverse attività dell’università. In tal modo si perviene ad indicare i benefici prodotti per le diverse categorie coinvolte.
Fanno parte di questa sezione i dati relativi alla soddisfazione di di studenti e laureati, al livello di internazionalizzazione dell’Ateneo, alla mobilità studentesca, alla produttività dell’attività di ricerca e degli accordi con enti locali territoriali, alla produttività del trasferimento tecnologico, alla qualità dei servizi (ad esempio servizi per disabili) e delle attività culturali e sportive. Oltre ai dati ricavati da questionari sottoposti a studenti e aziende, la sezione infine raccoglie le interviste ai rappresentanti delle istituzioni pubbliche chiave per le attività e lo sviluppo dell’Unisa.
Raffaele La Gala