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Immagini dal nano mondo”.
Così come il protagonista dell’omonimo film di Antonioni, la fotografa Lucia Covi ha effettuato un ingrandimento delle fotografie (il cosiddetto Blow-Up), con uno scopo ovviamente ben diverso da quello del suo collega in celluloide.
Infatti, con la collaborazione del Centro S3 dell’Istituto Nanoscienze del CNR di Modena, la fotografa ha rappresentato la materia vista dalla scala dei nanometri, in cui l’unità di misura è il miliardesimo di metro, dando luogo a scenari stravaganti quanto affascinanti, i cui elementi ricordano alcuni luoghi “macroscopici” come dune, monti e avvallamenti.
Il tutto è corredato da un’alta qualità delle immagini, che fa sì che tali fotografie vengano assimilate ad opere d’arte vere e proprie. La fotografa ha descritto la sua esperienza con queste parole: «Entrare senza macchina fotografica in questo mondo dove la luce non arriva è stato affascinante. Vi ho trovato un universo di forme allo stesso tempo familiari e irreali, e ho cercato di mostrarne la bellezza restando fedele alla scienza» .
La mostra si articola in tre sezioni: la prima, denominata “Dare forma”, analizza la possibilità di modellare la materia mediante l’utilizzo di diversi strumenti; la seconda, “Auto-organizzare”, descrive come è possibile creare in questa sorta di nanomondo delle strutture a partire dall’aggregazione di atomi e molecole; infine la sezione “Esplorare” è dedicata alle strutture naturali, quali DNA e proteine, e alla loro mappatura.
Questa mostra, ideata dall’Istituto nanoscienze del CNR di Modena e organizzata dal Comune di Verona, in collaborazione con l’università scaligera, rientra nel programma del Festival Infinitamente 2011 che si svolgerà a Verona dal 17 al 20 marzo prossimo.
Luca Salvino