I fondi saranno principalmente destinati per stabilire una piattaforma tecnologica nazionale che faciliterà la mappatura del genoma danese. Il primo obiettivo del centro di nuova costituzione sarà lo sviluppo di vaccini contro il cancro. Le quattro Università, insieme alla Bavarese Nordic,utilizzerà in cinque anni 86 milioni (corone Danesi) di sovvenzione da parte del Danish National Advanced Technology Foundation
per aprire e rendere efficiente il nuovo centro di ricerca denominato “la piattaforma danese” per i grandi “Sequencing” e bioinformatica. Le Università e le organizzazioni che collaborano contribuiranno con ulteriori somme di denaro (84 milioni) portando il bilancio totale del Centro 170 milioni di Corone.
Il Centro ha ampie prospettive internazionali, e possiede il potenziale per rendere la Danimarca leader nella ricerca sul genoma. “Vogliamo raccogliere il meglio della
bioinformatica e dei ricercatori del genoma in un unico luogo al fine di creare un centro di sequenziamento del genoma ai più alti standard internazionali”, afferma il prorettore e professore dell’Università di Copenaghen Bjørnholm Thomas, lui che è stato determinante per ottenere il finanziamento.
“La nostra intenzione è di creare una sequenza genetica bioinformatica che ci permetta di mappare con più precisione i geni, e ci auguriamo che sia possibile
identificare chi è a rischio di sviluppo di malattie come il cancro. Uno degli obiettivi è quello di creare un vaccino contro quest’orrenda malattia.” Il nuovo centro ha un enorme potenziale commerciale, le Università si aspettano di essere in grado di stabilire una partnership con aziende biotecnologiche e mediche in tutto il globo, inoltre questa iniziativa ha raccolto investimenti anche da parte di un’azienda Cinese che tramite una loro filiale europea BGI, Beijing Genomics Institute, (il più grande
centro di sequenziamento genetico al mondo) contribuirà con 60 milioni di euro per supportare la struttura appena ultimata. Il contributo del Danish National Advanced Technology Foundation rende possibile per la “BGI Europa” di avere una sede in Danimarca, questo ha un impatto enorme sulla ricerca e prevenzione delle malattie, e la collaborazione dell’Università con l’industria farmaceutica e alimentare per un unico progetto. Il collegamento e lo studio danese della popolazione ed il progetto genoma
fornisce una piattaforma unica per la ricerca, come l’impatto dei fattori ereditari sulle malattie, e riguarderà anche gli aiuti per lo sviluppo di singole raccomandazioni dietetiche e medicinali.
Il centro sarà opera di due progetti integrati:
• Un progetto per identificare agenti patogeni precedentemente sconosciuti, che
porteranno allo sviluppo e alla brevettazione di vaccini commerciali, e sarà guidato dal
professor Eske Willerslev dell’Università di Copenhagen. “Il progetto patogeno è un’occasione rara ed emozionante per avere ulteriori sviluppi sul cancro con la ricerca di base che la mia squadra ha fatto”, dice il professor Willerslev, oltre ad essere il primo a mappare il genoma di un uomo preistorico, la squadra del professore ha ricreato un ecosistema preistorico in un cucchiaio di terra e scoperto la forma di vita più antica al mondo, un batterio vissuto 500.000 anni fa!! che viveva nel permafrost
siberiano. Willerslev ha ricevuto dal ministero danese della Scienza, Tecnologia e Innovazione il premio come miglior ricercatore all’inizio di quest’anno.
• Il secondo progetto creerà un unico catalogo di milioni di variazioni del DNA. L’atlante del genoma servirà come base per nuovi studi che gettano luce sulle cause ereditarie per una serie di malattie comuni, così come il modo in cui possono essere prevenute, questo è conosciuto come un pan-genoma, il progetto sarà guidato dal
professor Karsten Kristensen, (Università di Copenhagen). “Stabilire la piattaforma nazionale di sequenziamento attribuisce alla Danimarca la possibilità di farsi un nome in questo campo, e la stretta collaborazione con BGI sarà preziosa in questo lavoro,” dice il professor Kristensen, che ha lavorato in passato per la BGI .
“Le informazioni provenienti dal genoma “pan” apriranno le porte a progetti più ambiziosi che potranno utilizzare un database ed una banca del sangue per acquisire
una conoscenza diretta del DNA e preparare il terreno per lo sviluppo di trattamenti e strategie individuali di prevenzione”.
La fondazione Advanced Technology ha assegnato la concessione sulla base di una domanda presentata dal Prorettore Bjørnhom insieme ai colleghi Søren E. Frandsen, della Aarhus University, e Anders Bjarklev della Technical University.
Pierluigi Gabriele