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Pisa. Due cortei separati contro un solo nemico: il Governo e le sue politiche

7 Maggio 2011
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25/04/2024

Il 6 Maggio, studenti e lavoratori sono scesi in piazza a manifestare, ma questa volta separati.

Questo perché il 6 Maggio doveva essere lo sciopero di chi un lavoro ce l’ha ma non vuole regalarlo al primo padrone che passa.
Il 6 Maggio, invece, per chi è studente, precario o disoccupato doveva essere una giornata di duro lavoro.
Lavorare insieme per bloccare il paese, per continuare a urlare che esistiamo e che non ci siamo stancati di credere nel futuro.

Una mobilitazione per la difesa del lavoro dagli effetti della crisi, dalle scelte depressive del governo e dall’attacco ai diritti e alla tutela per rilanciare l’occupazione, per un’operazione di ridistribuzione e di uguaglianza del Paese.

A Pisa il corteo della Cgil è iniziato alle ore 9.00 da via Bonainie si è concluso alle ore 12.00 in Piazza Carrara con un comizio del segretario provinciale della Cgil Gianfranco Francese.

Quello degli studenti è iniziato, invece, mezz’ora dopo da Piazza Garibaldi concludendosi alle 12.30 in Ponte di Mezzo con una breve assemblea.

Durante queste ore di sciopero i due cortei si sono incrociati e non sono di certo mancate alcune voci critiche contro la politica concentrativa e la ricerca ancora dell’unità sindacale da parte della Cgil e la necessità del rilancio di un vero conflitto sociale nel paese.

Ma nonostante siamo tutti uniti contro la Crisi. Perché come recitava uno striscione, che ha aperto lo sciopero di stamattina “il tempo di cambiare è ora“.
Non importa quale sia la tua professione che tu abbia o no un lavoro, che passi le giornate sui libri per costruirti un futuro o che guidi un autobus per assicurarti uno stipendio a fine mese;
Tutti ci troviamo nella stessa situazione di Crisi che svalorizza l’uomo dal profondo e che lo rende incapace di sognare e di credere nel futuro.
Noi tutti dobbiamo dire “BASTA” a tutto ciò.

© Riproduzione Riservata
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