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Presentazione della stagione estiva del Teatro dell’Opera

Redazione Controcampus 18 Maggio 2011
R. C.
14/10/2024

Nella mattinata del 17 maggio si è svolta, a Roma, la conferenza stampa di presentazione della stagione estiva 2011 del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla.

Protagonisti della conferenza stampa sono stati il Sindaco di Roma, nonché Presidente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma Giovanni Alemanno, il Vice Presidente della Fondazione Bruno Vespa, il Sovrintendente Catello De Martino, il Direttore Artistico Alessio Vlad e il Direttore del corpo di ballo Micha van Hoecke.

I temi trattati durante la conferenza sono stati molteplici. Oltre a svelare il programma in cartellone, sono state rivelate al pubblico alcune importanti novità della prossima edizione, in più si sono messi in luce alcuni progetti futuri, che, secondo gli organizzatori, dovrebbero incrementare il successo di quest’importantissima manifestazione culturale romana.

De Martino Vorrei iniziare questa conferenza di presentazione presentando fin da subito le tre più importanti novità della stagione. La prima, di carattere fisico, riguarda l’ampliamento dei posti in platea che passeranno dai consueti 3000 a 3500. Questa crescita, oltre a permettere una maggiore affluenza di pubblico, permetterà a Caracalla di divenire, sempre di più il punto focale dell’estate romana. La seconda riguarda il programma, sarà un concerto-spettacolo che aprirà la stagione (che va dal 2 luglio al 10 agosto), si tratta della Trilogia Romana: esecuzione dei poemi sinfonici più famosi di Ottorino Respighi, in un allestimento scenico curato dalla Fura dels Baus. L’ultima novità è l’accordo che la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma ha raggiunto con Zètema, per il quale gli spettatori di Caracalla avranno il 10% di sconto per i musei romani e, viceversa, coloro che visiteranno un museo avranno lo stesso sconto sul prezzo del biglietto per uno spettacolo di Caracalla. Ci saranno anche altre importanti novità, per le quali lascio la parola al Direttore Artistico.

Vlad Le Terme di Caracalla sono uno degli spazi più affascinanti al mondo, quest’anno si è voluto allestire gli spettacoli proprio in funzione del magnifico contesto scenico nel quale vengono rappresentati. Proprio per questo motivo si è deciso di rinunciare, soprattutto nelle Opere più importanti come l’Aida e la Tosca, alle scenografie, o comunque ridurle al minimo indispensabile. In questo modo, non solo si è riuscito ad abbassare i costi, ma soprattutto, e questo è quello che mi premeva maggiormente, a far divenire il monumento centro dell’intera rappresentazione, diventando esso stesso scenografia.
Ma le importanti novità riguardanti lo spazio non finiscono qui, stiamo cercando, per il futuro, di riuscire a sfruttare a pieno tutto il complesso delle Terme. Si cercano spazi nuovi e differenti per allestire spettacoli che siano una novità. In questo senso, aprire la stagione con la Trilogia Romana, pone in essere l’inizio di un cambiamento. Oltre al fatto che questo è uno spettacolo del tutto nuovo per Caracalla, può vantare un direttore d’orchestra come Charles Dutoit che ha diretto poco in Italia e quasi mai un’orchestra italiana, in più, si avvale della straordinaria presenza de La Fura dels Baus. Questa diversificazione del programma rappresenta il primo passo verso la creazione del Festival di Caracalla, il quale, senza rinunciare alla messa in scena delle opere di maggior richiamo, vuole percorrere la strada della novità, dell’innovazione, dell’originalità culturale.

Van Hoecke Come direttore del corpo di ballo dovrei parlare dell’allestimento del Lago dei cigni, invece vorrei spendere due parole sull’Aida, esprimendo la mia gioia per essere stato chiamato a collaborare nell’allestimento dell’opera di un maestro come Verdi, nelle opere del quale la danza ha una parte centrale. Solitamente essa viene usata per esprimere il non detto, questa particolarità è più marcata in molte opere del maestro.

Vespa Innanzitutto vorrei ringraziare i dirigenti del Teatro dell’Opera, i direttori artistici, l’orchestra, il coro e tutte le maestranze per lo straordinario sforzo che stanno facendo per mantenere alta la qualità artistica del Teatro dell’Opera, nonostante i problemi finanziari. Riuscire ad arricchire il programma, senza fare tagli è una cosa incredibile e degna di nota. Condivido in pieno l’idea di percorrere nuove strade per l’allestimento degli spettacoli. In questo senso reputo giustissima l’idea di non fare scenografie. Coprire un bene dell’umanità così straordinario, come il complesso architettonico delle terme era un non senso. In più, affiancare alle opere più popolari novità come la Trilogia Romana o il Galà di Roberto Bolle la trovo una novità fondamentae per una sempre maggiore riuscita dell’evento. Permettetemi inoltre di ringraziare in questa occasione il maestro Riccardo Muti. E’ stato anche grazie al suo intervento che il governo ha deciso di ripristinare il Fus, inoltre, annuncio con gioia che il maestro rimarrà con noi oltre i due anni previsti dall’accordo stipulato con il precedente sindaco Walter Veltroni.

Alemanno Vorrei spendere due parole sulla stagione invernale che ha chiuso con un bilancio positivo, le promesse sono state mantenute su tutta la linea. Il maestro Muti è rimasto e questo ha portato ad un salto qualitativo impressionante. A ciò si aggiunge che tutte le principali rappresentazioni messe in atto per la celebrazione del 150° anniversario dell’unità d’Italia sono state messe in cena dal Teatro dell’Opera di Roma.
Passando alla futura stagione estiva vorrei mettere in evidenza lo straordinario sforzo fatto per rinnovare e riqualificare il contesto e lo scenario di Caracalla. L’aumento dei posti a sedere in platea e la diversificazione della scelta artistica, chiaro passo vero la creazione del festival.
Grazie agli sforzi dell’ente Roma Capitale si è riusciti a chiudere il bilancio in pareggio. Verranno stanziati circa 15,5 milioni di euro per la crescita e la valorizzazione del Teatro dell’Opera. Nel decreto di Roma Capitale, che sarà approvato a breve dal governo, sarà inserita una menzione speciale per il Teatro dell’Opera come referente nazionale per l’opera lirica, così come già stato fatto per altri teatri italiani tra i quali la Scala di Milano.

Ci potete dire qualcosa di più sul Galà Bolle? Come verrà strutturato lo spettacolo?

Vlad Il maestro sta definendo in questi ultimi giorni la struttura dello spettacolo.

Come mai la prevista struttura innovativa del festival non è ancora partita ufficialmente?

De Martino Ci vogliamo arrivare per gradi. Già con i nuovi spettacoli previsti in cartellone il primo passo è stato fatto, inoltre, come già detto, stiamo lavorando anche per aumentare gli spazi disponibili del complesso per l’allestimento degli spettacoli.

Vespa Sottoscrivo ciò che ha appena detto il Sovrintendente, aggiungendo che l’obbiettivo principale è quello di riuscire ad utilizzare tutto lo spazio di Caracalla, ma ci vuole tempo e bisogna usare grandissime precauzioni.

Se lo spazio sarà aumentato, bisognerà anche aumentare il numero dei ballerini, tutto ciò come si accorda con la penuria di fondi?

Vlad L’ampliamento dello spazio ci sarà, ma non comporterà un aumento dei costi.

Ci saranno agevolazioni per il costo dei biglietti?

Vlad I biglietti meno cari avranno sempre gli stessi prezzi e aumenteranno di numero.

Di seguito riportiamo il programma della manifestazione

Sabato 2 luglio, ore 21.30 Trilogia Romana: Fontane di Roma – Feste Romane – I Pini di Roma di Ottorino Respighi

Giovedi 7, venerdì 8, sabato 9, mercoledì 13, sabato 16, mercoledì 20 luglio, ore 21 Il Lago dei cigni di Petr Il’Ič Čajkovoskij

Giovedì 21, domenica 24, giovedì 28 luglio, mercoledì 3, venerdì 5, mercoledì 10 agosto, ore 21 Tosca di Giacomo Puccini

Sabato 23 luglio, ore 21 Gala Roberto Bolle and Friends

Martedì 2, giovedì 4, sabato 6, domenica 7, martedì 9 agosto, ore 21 Aida di Giuseppe Verdi

Francesco Tamburrino

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto