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Scoperto un nuovo pianeta extrasolare: Keplero-16b

Redazione Controcampus 18 Settembre 2011
R. C.
18/04/2024

Scoperto un nuovo pianeta extrasolare, proprio come il pianeta natale di Luke Skywalker “Tatooine” della famosissima serie Guerre Stellari, orbita intorno a due soli.

Si, proprio così. Il pianeta che orbita intorno al sistema binario 12644769, che è formato da due stelle che ruotano intorno ad un baricentro comune, vede sorgere e tramontare all’orizzonte non uno ma ben due soli splendenti.

Ve lo immaginate lo spettacolo?

A compiere questa straordinaria scoperta è stato il telescopio spaziale Keplero che, ormai da qualche anno, scandaglia il cielo notturno in direzione delle costellazioni del Cigno e della Lira (ben visibili nel cielo notturno nel periodo estivo) monitorizzando i cicli orbitali di circa 155.000 stelle.

Il singolare sistema planetario è stato individuato, infatti, in seguito all’analisi del complesso schema di variazioni di luminosità e di eclissi delle stelle esaminato grazie alle immagini fornite da questo modernissimo telescopio.

Keplero-16b, così si chiama il nuovo pianeta extrasolare, appartiene alla classe dei cosiddetti “Giganti gassosi”, che sono pianeti simili a Giove e Saturno.

Questi pianeti si chiamano così perché, qualora la loro massa gassosa fosse stata anche di poco superiore a quella effettivamente posseduta, il rapporto pressione/temperatura, all’interno del loro nucleo, avrebbe dato luogo ad una serie di reazioni termonucleari che li avrebbero fatti “accendere” trasformandoli in vere e proprie stelle.

Non a caso, infatti, questi pianeti sono soprannominati “stelle mancate”.

Se Giove, per fare un esempio, avesse avuto una massa leggermente superiore a quella che ha e, dunque, si fosse “acceso”, avviando al suo interno le reazioni termonucleari di fusione dell’idrogeno in elio, avrebbe cominciato ad orbitare intorno al Sole modificando del tutto l’attuale struttura planetaria del Sistema Solare che avrebbe avuto, al pari di tanti altri Sistemi nella Galassia, non una ma ben due stelle al suo centro.

Nello specifico, Keplero-16b, situato a circa 200 anni luce dalla Terra, è un pianeta gassoso che ha una massa pari ad 1/3 ed un diametro pari a 3/4 di quelli di Giove.

Orbita intorno alle sue due stelle alla stessa distanza che separa Venere dal Sole e compie un giro completo intorno al sistema stellare binario in un periodo che oscilla tra i 230,3 e i 221,5 giorni.

Al contrario, invece, le due stelle “madri” impiegano circa 41 giorni per orbitarsi intorno, ruotando assai più velocemente del loro piccolo pianeta ad una distanza media di 34 milioni di chilometri l’una dall’altra.

Se Kepler-16b, più piccolo e più denso dei nostri Giove e Saturno per la maggiore presenza al suo interno di metalli pesanti, si fosse “acceso”, al posto del sistema binario 12644796 avremmo avuto un sistema formato da tre stelle in rotazione, l’una intorno all’altra, in perfetto equilibrio.

Poiché entrambi i soli di Kepler-16b sono più piccoli e freddi del nostro Sole, la temperatura superficiale del pianeta è più bassa di quella terrestre, ed oscilla fra i -170 e i -200 gradi Kelvin.

Sistemi stellari binari con al seguito un sistema planetario erano già stati individuati in passato, ma questa è la prima volta che si scopre un pianeta che, anziché orbitare intorno ad una delle due stelle, ruota contemporaneamente intorno ad entrambe.

“Trattasi di una scoperta sorprendente” ha dichiarato Alan Boss, del Carnegie Institute di Washington, che con gli scienziati dello Harvard-Smithsonian Center, della Yale University e di altre istituzioni coordinate da Laurance Doyle del SETI Institute (USA) firma un articolo pubblicato sulla famosa rivista scientifica americana Science. “Ancora una volta”, continua Alan Boss, “ciò che fino a poco tempo fa si riteneva fantascienza è diventato realtà”.

Ma… E’ possibile che si tratti di un pianeta abitato?

Difficile dirlo.

Però, se si considera che alcune immagini all’ultravioletto riprese dalla sonda GALILEO, inviata intorno al Gigante del Sistema Solare qualche anno fa, sembrerebbero evidenziare la presenza di composti organici complessi, sintetizzati in un ambiente atmosferico caratterizzato da scariche elettriche temporalesche e dalla presenza di grandi quantità di metano, ammoniaca, idrogeno e solfuro d’idrogeno, che sono gli stessi elementi che hanno favorito lo sviluppo della chimica organica sulla Terra, è facile comprendere come le speculazioni di alcuni scienziati come Carl Segan ed Ed Selpiter, che ancor prima di queste scoperte avevano ipotizzato la possibile esistenza di creature viventi sui pianeti gassosi, non sembrano poi così pazzesche.

Se a ciò si aggiunge che l’alta atmosfera di Giove, così come quella di quasi tutti i pianeti gassosi conosciuti, essendo caratterizzata dalla totale assenza di ossigeno e di composti ossigenati, non è poi così diversa da quella della Terra primordiale, in cui sappiamo essersi sviluppate le prime forme di vita, il dado è tratto.

L’unica differenza è che sulla Terra i materiali organici, sintetizzati dai fulmini terrestri, si accumulavano e sviluppavano nel cosiddetto “Brodo Primordiale”, mentre nel caso dei pianeti gassosi l’unica possibilità è che questa chimica organica si sviluppi nei loro ambienti atmosferici.

Per forme di vita la cui chimica organica, come nel caso terrestre, è basata sul carbonio, però.

Ma scienziati come Carl Segan ed Ed Selpiter, che hanno ipotizzato l’esistenza di creature viventi su Giove, non parlavano di forme di vita basate sul carbonio.

In realtà, non hanno mai inteso riferirsi apertamente a nessuna chimica ben precisa, ma soltanto a forme di vita la cui chimica è diversa da quella del carbonio.

Tutti gli Accademici, infatti, come anche Segan e Selpiter, sono ben consapevoli del fatto che intelligenze o civiltà tecnologicamente evolute potrebbero benissimo non aver bisogno di un pianeta di tipo terrestre per sopravvivere e nemmeno di una chimica del carbonio, che potrebbe, per esempio, essere sostituita da una chimica del silicio.

Lungi dall’essere un fenomeno locale ed eccezionale, l’esistenza di numerose altre forme di vita nell’universo sembra essere, dunque, una potenziale realtà scientifica.

Ma l’uomo è davvero pronto ad accettare questa eventualità?

Questo io non lo so.

So soltanto che quando le calde sere d’estate alzo gli occhi al cielo per contemplare, in silenzio, le meraviglie dell’Universo, estasiata dallo spettacolo che si mostra ai miei occhi, avverto un tale senso di pace e di tranquillità che, per un istante, tutta la solitudine e la tristezza che, a volte, mi porto nel cuore come d’incanto svaniscono, per lasciare il posto ad un sentimento di fratellanza e di comunione universale.

Danila Zappalà

© Riproduzione Riservata
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Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto