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Unipd: A Bologna terza edizione della Scuola Nazionale di Archeologia Virtuale

20 Settembre 2011
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19/04/2024

Fino al 30 settembre a Bologna si svolgerà la terza edizione della Scuola Nazionale di Archeologia Virtuale, organizzata dall'Istituto per le Tecnologie applicate ai Beni Culturali del CNR di Roma, in collaborazione con la Scuola di Dottorato dell'Università di Padova (consorziata con Bologna e Verona), del CINECA e del Comune di Bologna-settore Cultura.

Grazie al supporto del Comune di Bologna, le lezioni della prima settimana si svolgeranno nelle strutture della Sala Borsa, ubicata in centro città, mentre per la seconda settimana di corso la Scuola potrà avvalersi dei computer e delle aule del CINECA.

Come ogni anno, la Scuola può vantare l’apporto di docenti provenienti, oltre che dall’Università di Padova, dagli Istituti all’avanguardia nel settore, come la Fondazione Bruno Kessler di Trento e la Foudation of the Hellenic World fino al CNR-ISTI di Pisa.

Inoltre da quest’anno la Scuola fa parte del programma di Scuole Internazionali di Virtual Heritage organizzate da V-MUST (Virtual Museum Transnational Network), che collega 5 diverse scuole nazionali (King’s College London- UK; CNR/CINECA – IT; Cyprus Institute – Cipro; Lund University – Svezia e SEAV /Spagna).

Nel corso delle due settimane di attività full-immersion, venti studenti selezionati in base ai titoli e alle esperienze di ricerca, si confronteranno con le tematiche dei più avanzati strumenti tecnici e delle metodologie più innovative per il rilievo, lo studio, la divulgazione del Patrimonio culturale (dalla cartografia digitale alla modellazione tridimensionale, dalla computer grafica alla creazione di mondi virtuali).

Le novità di quest’anno sono molte: una maggiore attenzione agli strumenti open source (come GRASS, VTP, Blender, MeshLab) e uno sguardo verso il mondo della stereoscopia 3d e verso l’ottimizzazione dei dati per il real-time.

Lo scopo dell’iniziativa si conferma quello di contribuire alla crescita di profili professionali di cui il Patrimonio artistico e archeologico, una delle maggiori ricchezze del nostro Paese, ha bisogno nell’ottica di un futuro di crescita culturale ed economica.

© Riproduzione Riservata
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