>
  • Alemanno
  • Pasquino
  • Grassotti
  • Buzzatti
  • Algeri
  • Quaglia
  • Coniglio
  • Andreotti
  • Califano
  • Bonetti
  • Cacciatore
  • Carfagna
  • Cocchi
  • Gnudi
  • Ferrante
  • Quarta
  • Romano
  • De Luca
  • Scorza
  • di Geso
  • Chelini
  • Rossetto
  • Meoli
  • Baietti
  • Paleari
  • Miraglia
  • Santaniello
  • Ward
  • Falco
  • De Leo
  • Crepet
  • Boschetti
  • Casciello
  • Bruzzone
  • Rinaldi
  • Leone
  • Valorzi
  • Barnaba
  • Dalia
  • Liguori
  • de Durante
  • Tassone
  • Gelisio
  • Napolitani
  • Bonanni
  • Antonucci
  • Catizone
  • Mazzone
  • Romano

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

23 Settembre 2011
.
24/04/2024

Al Daur Pavillion, una selezione delle opere edilizie realizzate dall'università di Padova.

Il Daur Pavillion si presta ad accogliere l’ultima mostra dentro il suo innovativo spazio espositivo. Venerdì 23 settembre alle ore 18.00 al Daur Pavillion, Cortile di Ingegneria Meccanica di via Venezia 1, verrà inaugurata la terza mostra che ha per oggetto una selezione esauriente delle attività di progettazione e le relative realizzazioni sviluppate dall’Ateneo di Padova.

Progetti prestigiosi tra cui, l’ampliamento dell’Orto Botanico, le nuove aule firmate da Mario Botta e Gino Valle in via Venezia, il restauro di Palazzo Cavalli e il Nuovo Polo Umanistico dell’ex Ospedale geriatrico saranno per la prima volta presentati tutti insieme al Padiglione Daur, realizzazione concepita dagli studenti del corso di Ingegneria Edile ed architettura della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova.

L’Ufficio Tecnico dell’Università di Padova ha offerto il materiale da presentare pubblicamente mostrando il grande sforzo prodotto dall’Ateneo per rendere le proprie strutture sempre più all’avanguardia nel panorama accademico mondiale.

Cosa è il Daur Pavillion?

L’idea di progettare e costruire un padiglione espositivo per il DAUR, Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Rilevamento dell’Università di Padova, nasce circa quattro anni fa dopo una visita al Campus universitario dell’IIT a Chicago fatta dal professore di Composizione Architettonica e Urbana, Edoardo Narne, dove vede realizzati a grandezza reale (cioè scala 1:1), alcuni progetti degli studenti americani.

Proprio l’intuizione che siano gli studenti stessi a essere artefici nella costruzione del manufatto è l’idea centrale che anima questa “scommessa” universitaria perché permette ai futuri laureati di toccare con mano la complessità, la ricchezza e le potenzialità di un progetto in scala reale.

La realizzazione inoltre deve essere a basso impatto edilizio e forte economicità: riprendendo allora un vecchio progetto di Charles Correa per una casa sperimentale non ancora realizzata in India e utilizzando alcuni modelli di librerie acquistate a basso costo prende forma l’idea del nuovo Pavillion del DAUR.

Utilizzando le librerie come materiale da costruzione viene predisposto un progetto esecutivo che, per il resto delle strutture, prevede l’uso di materiale a basso costo e normalmente impiegato nei cantieri.

Oggi il Pavillion del Daur conta 150 mq di spazio coperto realizzati ad un prezzo impensabile per la corrente edilizia: circa otto mila euro che, parametricamente, equivalgono a circa cinquanta euro a metro quadro.

Sono stati cento gli studenti coinvolti durante quattro i giorni di costruzione a cui si sono aggiunti per la consulenza anche docenti di storia dell’architettura, di disegno e di urbanistica dell’Università, tra i quali, oltre a Edoardo Narne, Pasqualino Boschetto, Tecnica e Pianificazione Urbanistica, Andrea Giordano, Disegno edile e laboratorio, e Stefano Zaggia, Storia dell’Architettura.

Inaugurato l’8 giugno 2011 nel Cortile di Ingegneria Meccanica, il DAUR Pavillion/1, l’Esposizione temporanea di progetti e ricerche degli studenti del Dipartimento di Architettura, Urbanistica e Rilevamento dell’Università di Padova, è diventato lo spazio di accoglienza per esposizioni a rotazione dei materiali realizzati degli studenti in ambito didattico: esercitazioni, ricerche in corso, tesi di laurea e semplicemente progetti sviluppati in aula.

Il fine è quello di presentare al mondo universitario e alla città i differenti approcci metodologici adottati all’interno dei diversi insegnamenti, le potenzialità e i prodotti dei percorsi formativi del Corso di laurea in Ingegneria Edile – Architettura.

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata