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Manifestazione degli indignati: il 15 Ottobre dalla parte degli studenti

13 Ottobre 2011
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25/04/2024

Sabato 15 ottobre 2011 a Roma si terrà una grande manifestazione degli ‹‹indignati›› italiani contro il sistema e contro la crisi economica che imperversa negli ultimi mesi in tutto il mondo.

È una manifestazione nazionale, ma che è influenzata dalle altre iniziative di lotta e di contestazione a livello europeo e mondiale. Per cui oltre alla tappa di Roma, ci sono state e ci saranno altre manifestazioni in tutto il mondo, da New York ad Atene. Il motto della manifestazione è uno: “Noi il debito non lo paghiamo!”, rivolto contro le banche e contro gli artefici della crisi.

All’interno di questo contesto mondiale, alla manifestazione del 15 ottobre parteciperanno anche i giovani universitari della Federico II che in questi giorni hanno manifestato il loro disappunto nei confronti della società occupando la sede universitaria di via Porta di Massa. Alla loro occupazione il preside della facoltà di Lettere e Filosofia Arturo De Vivo ha preso la decisione di sospendere le lezioni per il giorno 11 ottobre.

Tuttavia, come si può leggere da un comunicato degli studenti dello Spazio Occupato di Porta di Massa, la sospensione dell’attività didattica non era un loro obiettivo, anzi andava contro i loro stessi progetti. Infatti la loro occupazione, che continua ancora in questi giorni, mira a sensibilizzare le coscienze della restante parte del corpo studentesco in vista proprio della manifestazione del 15 ottobre.

Nella manifestazione del 15, i partecipanti dello Spazio di Porta di Massa Occupato, oltre a manifestare insieme agli “indignati” per la crisi mondiale, hanno deciso di portare a Roma i punti della protesta del 2008 contro la riforma Gelmini e la privatizzazione dell’università e della cultura, con riferimento anche a situazioni specifiche della Federico II e dell’area di Napoli, come l’aumento del prezzo del biglietto dei trasporti pubblici che rende troppo onerosa la frequentazione dei corsi universitari per qualsiasi studente.
Per tale corteo, i ragazzi hanno organizzato momenti di dibattito collettivo, di socializzazione, proiezioni e assemblee, da svolgersi sia di giorno che di sera e che non intralciano il normale svolgimento della vita accademica. Tuttavia le istituzioni hanno preferito di interrompere solo per una giornata l’attività didattica, che è stata vista dagli studenti come un’ulteriore chiusura nei confronti delle loro richieste. Infatti già nei mesi passati, erano state avanzate delle richieste alle istituzioni che permettevano di avere un’estensione del diritto allo studio.

Come si può leggere in diversi volantini che sono stati distribuiti nella facoltà di Lettere e Filosofia, diverse sono state le richieste avanzate attualmente e precedentemente: innanzitutto un aumento degli appelli d’esame per permettere agli studenti che lavorano, e che quindi hanno meno tempo a disposizione da dedicare allo studio, di riuscire a sostenere gli esami in tempo utile; l’apertura dello spazio di Porta di Massa fino alle 7 di sera, quindi oltre l’orario della didattica, per poter avere un luogo in cui si possa discutere, confrontarsi e condividere avanzamenti ed esigenze; l’estensione degli orari di apertura della BRAU, biblioteca universitaria sita a Piazza Bellini, che è aperta agli studenti soltanto dalle 9 alle 16.30 per mancanza di personale a causa dei tagli degli ultimi anni.

Gli studenti dello Spazio di Massa Occupato intendono portare a Roma la loro battaglia per permettere che siano presi dei provvedimenti affinché non ci sia più una chiusura degli spazi di cultura, come le aule studio e le biblioteche, e soprattutto che a tutti gli studenti, indipendentemente dalle proprie possibilità economiche, sia garantito il diritto allo studio.

© Riproduzione Riservata
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