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UniPa: studenti di scienze della formazione primaria scrivono a Napolitano

Redazione Controcampus 16 Ottobre 2011
R. C.
14/05/2024

Lo scorso 10 ottobre per migliaia di studenti, in tutta Italia, è stato il giorno dei tanto attesi test in “Scienze della Formazione Primaria”.

Per gli studenti di scienze della formazione primaria, invece, il 10 ottobre è stato il giorno per informare, con un semplice foglio di carta su cui era riportata la frase “Un titolo per chi titolare non lo sarà mai!”, le aspiranti matricole su ciò che il futuro ha riservato loro.

Un gesto per smuovere le coscienze di coloro che pensavano che tutti i problemi che giravano attorno a questa facoltà fossero solo voci e nient’altro e soprattutto un gesto per far capire che per assicurarsi un domani non più precario bisogna lottare già da ora e non aspettare il giorno dopo la laurea.

Nel frattempo gli studenti di Scienze della Formazione Primaria di Palermo hanno preso un altro foglio di carta e armandosi di penna hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, chiedendogli una volta per tutte di diventare “visibili”.

Noi di Controcampus vogliamo continuare a dar voce a tutti questi studenti che hanno il diritto, come tutti del resto, di vedersi riconosciuto ciò per cui hanno speso, e continueranno a spendere, forze e sacrifici e per questo motivo pubblichiamo per intero e senza filtri la lettera che gli studenti di Palermo hanno inviato al presidente Napolitano:

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Oggetto: la disgrazia di essere i figli più piccoli.

Egregio Signor Presidente della Repubblica,

ricorda quando si faceva la fila per poter avere un po’ di pane?
Il pane non bastava mai per tutti e molti erano costretti a tornare dalle loro famiglie, tante bocche da sfamare, con niente in mano. Affamati, stanchi, delusi, amareggiati, feriti, preoccupati ed umiliati erano tenuti in vita da un’unica speranza: quella di potersi mettere in fila il giorno successivo e di riuscire ad ottenere un pezzo di pane anche più piccolo di quello che avevano sperato, anche solo qualche crosta o poche briciole.

Il loro destino era racchiuso in una sola possibilità: quella di mettersi in fila.
Tutti gli Studenti di Scienze della Formazione Primaria sanno che non esistono i presupposti per un futuro roseo; sanno che l’opportunità di una vita serena è preclusa…

Alle vittime dei tagli del settore scuola è stato negato il futuro, ma gli Studenti di Scienze della Formazione Primaria, immatricolati dopo il 2007, questo futuro non l’hanno mai avuto.
Questi Studenti non solo non avranno il futuro che desiderano, ma non hanno e non avranno la possibilità di mettersi in fila, di sperare in un pane che meritano come tutti gli altri!

Gli Studenti di Scienze della Formazione Primaria, immatricolati dopo il 2007, come gli altri hanno studiato, compiuto sacrifici insieme alle loro famiglie, sofferto per l’attuale situazione sociale ed economica…

Gli Studenti di Scienze della Formazione Primaria, immatricolati dopo il 2007, non prenderanno porte in faccia perché per loro non esistono porte alle quali bussare.
La loro strada non conduce ad una porta; conduce ad un burrone.
Terminato il percorso di studio universitario non possono e non potranno chiedere di essere inseriti nelle graduatorie per l’insegnamento perché queste graduatorie sono bloccate da anni. Gli ultimi ai quali è stato riconosciuto questo diritto sono gli Studenti immatricolati fino al 2007.

Loro, gli Studenti di Scienze della Formazione Primaria, immatricolati dopo il 2007, non esistono. Alcuni hanno già conseguito la laurea, altri la conseguiranno… e l’unica gioia che possono provare è quella di vederla appesa, forse corredata di cornice, su una parete. Il loro nome non è e non sarà mai sulla lista di coloro che possono essere chiamati a lavorare nelle scuole.

Cosa hanno fatto per meritare questo? Qual è la loro colpa?
Sosterranno o hanno sostenuto gli stessi esami degli altri, hanno pagato le tasse come gli altri, hanno vissuto come gli altri, sono cittadini come gli altri, sono persone come le altre, ma hanno la disgrazia di essere più piccoli almeno accademicamente…
In un Paese democratico come la nostra Italia, i più piccoli possono essere
discriminati, esclusi, annientati?

Sembrerebbe di sì ed i fatti lo dimostrano.

Questi Studenti invisibili siamo noi.

Il 29 Settembre, una nostra delegazione è stata ricevuta presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Ringraziamo il Dr. Max Bruschi per averci ricevuti; Lo ringraziamo della disponibilità, dell’efficacia comunicativa, della dichiarata volontà di voler creare uno sbocco meritocratico.

Il 10 Ottobre, migliaia di candidati hanno partecipato al test per accedere al “Nuovo Corso di Laurea Magistrale Abilitante all’Insegnamento”. Abilitante. Abilitante come il nostro corso di laurea. Ma abilitante a cosa? Le graduatorie sono chiuse per tutti, purtroppo anche per loro. Il 10 Ottobre, noi li abbiamo incontrati, abbiamo raccontato loro come stanno le cose e non per scoraggiarli, ma per accoglierli! Li abbiamo idealmente accolti sulla nostra stessa barca, una barca nuova di zecca, attualmente destinata ad affondare, che non ha mai lasciato il porto… Lavoreremo tutti insieme per trovare una rotta da seguire.

Reclamiamo il diritto al lavoro? Potremmo, ma sappiamo che questo diritto
fondamentale costituisce un’irrazionale utopia.
Reclamiamo il diritto di godere di una percentuale, anche insignificante, di possibilità di essere chiamati ad insegnare.

Reclamiamo il diritto di vedere scritto il nostro nome in una lista (le graduatorie per l’insegnamento ex provinciali) affinché un giorno, anche lontanissimo, il Dirigente Scolastico di un qualche istituto possa leggere il nostro nome tra quelli da tenere in considerazione per una supplenza. Magari non saremo mai chiamati… Visto che nessuno sembrerebbe in grado di offrirne, non avremo mai sicurezza e garanzie…

Reclamiamo il diritto di poterci mettere in fila, di poter sperare in un pezzetto di quel meritato pane per il quale abbiamo tanto faticato…

Chiediamo a Lei, Signor Presidente, che lo Stato ci dia almeno la speranza.

Grazie.

Gli Studenti di Scienze della Formazione Primaria di Palermo”.

Dora Della Sala

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto