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UniPr: Progetto “FIRB-Futuro in Ricerca”

Redazione Controcampus 14 Ottobre 2011
R. C.
20/04/2024

Nei giorni scorsi è stato pubblicato sul sito del MIUR l'elenco degli ammessi al finanziamento del programma ministeriale "FIRB-Futuro in Ricerca", che finanzia progetti di ricerca fondamentale, anche a rete, della durata di almeno tre anni.

L’iniziativa intende favorire il ricambio generazionale all’interno degli atenei e degli enti di ricerca afferenti al MIUR e sostenere le eccellenze scientifiche emergenti.

L’Università di Parma in quest’ambito ha raggiunto notevoli risultati. Risultano infatti tra i vincitori cinque progetti dell’Ateneo, di cui due (quello coordinato dal Dott. Alessio Lodola del Dipartimento Farmaceutico e quello coordinato dal Prof. Riccardo Roncella del Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura) vedono l’Università di Parma come coordinatori, mentre gli altri tre riguardano progetti in cui i ricercatori di Parma partecipano a progetti che vedono altri Atenei come coordinatori.

PROGETTO “SCOPERTA E SVILUPPO DI LIGANDI EPHA2 QUALI NUOVI CHEMIOTERAPICI MOLECOLARI” – Dott. Alessio Lodola (Dipartimento Farmaceutico)
Il Dott. Alessio Lodola, ricercatore del Dipartimento Farmaceutico dell’Università di Parma, ha vinto nell’ambito del programma FIRB un finanziamento di 450.000 euro. Al progetto, nato dalla collaborazione di soli giovani ricercatori della Facoltà di Farmacia dell’Ateneo, partecipano anche il Dott. Massimiliano Tognolini del Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Biologiche e Chimiche applicate e il Prof. Matteo Incerti del Dipartimento Farmaceutico.
I tre ricercatori parmigiani potranno disporre di 450.000 euro (nell’arco di tre anni) per ideare e sviluppare molecole in grado di interferire con il sistema di segnalazione cellulare regolato dalla famiglia delle proteine ephrin e dai loro recettori (Eph).
Le proteine ephrin e i loro recettori (Eph) sono coinvolti nello sviluppo dei tumori e nella differenziazione di cellule staminali. Il recettore EphA2 è stato recentemente proposto quale nuovo bersaglio di potenziali nuovi farmaci ad attività antitumorale e antiangiogenetica. Lo scopo del gruppo di ricerca di Parma è di identificare una nuova classe di composti capace di modulare l’attività di EphA2. Tale approccio potrà innanzitutto fornire gli strumenti chimici indispensabili per chiarire il ruolo di queste proteine in molti tumori umani, e, sviluppato da ricercatori avvezzi ad affrontare le problematiche relative allo sviluppo di nuovi farmaci, potrebbe portare a composti potenzialmente utili nella pratica terapeutica. Interessanti risultati preliminari nel campo sono già stati ottenuti dal giovane gruppo, grazie a un finanziamento assegnato dall’AIRC al Dott. Tognolini nel 2009.
Il Dott. Alessio Lodola, ricercatore dal 2005 presso il Dipartimento Farmaceutico dell’Ateneo, si occupa della progettazione di nuovi farmaci e dello studio del meccanismo molecolare della loro azione, con tecniche computazionali. Lavorando nel gruppo di chimica farmaceutica diretto dal Prof. Marco Mor, ed occupandosi prevalentemente della progettazione dei composti agenti sul sistema endocannabinoide e di nuovi agenti antitumorali, ha recentemente ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra i quali nel 2009 alla Gordon Research Conference su “cannabinoid Function in the CNS” nel Maine (USA) e nel 2010 dalla “European Federation of Medicinal Chemistry”, che lo ha selezionato tra i migliori giovani chimici farmaceutici delle Università europee.

PROGETTO “METODI SUBPIXEL PER LA RICERCA DI CORRISPONDENZE, LA REGISTRAZIONE DI IMMAGINI ED IL CHANGE DETECTION CON APPLICAZIONI ALL’INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE” – Prof. Riccardo Roncella (Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura)
Il Prof. Riccardo Roncella, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura e docente di Fotogrammetria presso la Facoltà di Ingegneria, ha ottenuto un finanziamento di 477.000 euro per la realizzazione del progetto “Metodi subpixel per la ricerca di corrispondenze, la registrazione di immagini ed il change detection con applicazioni all’ingegneria civile e ambientale”.
Al progetto triennale coordinato dal Prof. Roncella afferiscono due unità di ricerca (una di Parma, l’altra del Politecnico di Milano), e vi partecipano ricercatori italiani e stranieri dell’INAF di Padova, dello University College di Londra e della University of Florida.
Il progetto si propone di fornire un contributo sostanziale nello sviluppo di nuove metodologie per la registrazione di immagini e il change detection, con ricadute nella produzione di modelli digitali di superficie (DSM), nel monitoraggio di fenomeni deformativi, nell’analisi multi-temporale (sia in ambito ingegneristico, sia in quello medico) di immagini telerilevate o di Computed Tomography (CT). A tale fine verranno affinate le prestazioni di algoritmi esistenti, superandone alcuni limiti, e sviluppati metodi innovativi, utilizzando modelli globali di descrizione del campo di parallasse. Dall’implementazione di questi metodi ci si attendono progressi molto significativi nello studio e nella modellazione dei campi di deformazione, con benefici negli studi sulla meccanica dei materiali e della frattura. Un ulteriore obiettivo di grande rilevanza e attualità è l’estensione dei metodi di correlazione ad immagini tridimensionali da CT. Le ricadute attese sono in settori quali la geomatica, la meccanica, le scienze dei materiali, la medicina e la biologia, l’architettura e l’archeologia.
Il Prof. Riccardo Roncella, ricercatore universitario del settore ICAR/06 Topografia e Cartografia dal 2008, si occupa di automazione in fotogrammetria e della caratterizzazione metrologica di tecniche di misura basate sull’elaborazione di immagini (image metrology). Scopo di queste tecniche è ricavare informazioni quantitative dall’elaborazione delle immagini, in particolare nella produzione di Modelli Digitali del Terreno e delle Superfici (a qualunque scala) e nelle misure di deformazione. Dal 2003 il Prof. Roncella è particolarmente impegnato nello studio e nello sviluppo di metodi di correlazione di immagine, applicati a problemi di ricostruzione di superficie e alla determinazione degli stati deformativi di materiali soggetti a prove di carico. In quest’ultimo settore, in collaborazione con i ricercatori del SSD ICAR/04 del Dipartimento e dell’Università della Florida, coi quali vi è una cooperazione ormai pluriennale, ha ottenuto risultati assai prestigiosi pubblicati sulle più importanti riviste internazionali di settore.

PROGETTO “STUDIO DEL FLUSSO DI ENERGIA E DI CARICA IN NUOVI SISTEMI MULTICROMOFORICI SINTETIZZATI AD HOC, DI COMPLESSITÀ CONTROLLATA E CRESCENTE: VERSO SISTEMI INTELLIGENTI PER LA FOTOVOLTAICA ORGANICA” – Prof.ssa Francesca Terenziani (Dipartimento di Chimica Generale e Inorganica, Chimica Analitica e Chimica Fisica)
Il progetto finanziato dal MIUR prevede la collaborazione di tre unità di ricerca: oltre a quella parmigiana, costituita dai ricercatori Francesca Terenziani (Dipartimento di Chimica Generale e Inorganica, Chimica Analitica e Chimica Fisica), Laura Baldini e Francesco Sansone (Dipartimento di Chimica Organica e Industriale), lavorano insieme un’unità di ricerca di Pisa, guidata dalla Dott.ssa Chiara Cappelli, e un’unità di ricerca del LENS (Laboratorio Europeo di Spettroscopia Nonlineare) di Firenze, guidata dalla Dott.ssa Mariangela Di Donato, la quale coordina il progetto.
Il finanziamento totale da parte del Ministero ammonta a 770.000 Euro.
Lo scopo principale del progetto è lo studio dettagliato dei fattori che consentono a un sistema fotosintetico artificiale di assorbire la luce solare e di promuovere il trasferimento di energia e la separazione di carica con elevata efficienza. Come ricaduta auspicabile, vi è la progettazione e l’ottenimento di sistemi molto efficienti utilizzabili in dispositivi fotovoltaici organici.
L’approccio che verrà seguito sarà prettamente multi-disciplinare, grazie alla complementarietà delle tre unità di ricerca coinvolte nel progetto. Le relative competenze, infatti, coprono i campi della spettroscopia lineare e non lineare, della chimica computazionale e delle simulazioni teoriche, della chimica organica e supramolecolare.
In questo progetto, l’Università di Parma fornisce due “anime”: competenze di alto livello nel campo della chimica organica sintetica e supramolecolare (Prof. Baldini e Prof. Sansone) da un lato, della spettroscopia e della chimica teorica (Prof.ssa Terenziani) dall’altro. Il progetto coinvolgerà anche alcuni assegnisti e dottorandi del nostro Ateneo, tra cui la Dott.ssa Cristina Sissa e la Dott.ssa Elisa Campioli. Alcuni assegni di ricerca e borse di dottorato verranno inoltre messi a disposizione grazie a questi fondi.

PROGETTO “RETI OTTICHE COERENTI PER CANALI AL TERABIT” – Ing. Tommaso Foggi (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione)
L’Ing. Tommaso Foggi, ricercatore del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT) presso l’Unità di Ricerca CNIT di Parma, è risultato vincitore di un finanziamento per un importo complessivo di 810.000 euro per il progetto “Reti Ottiche Coerenti per Canali al Terabit”, che si svolgerà in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (coordinatore del progetto) e il Centro Integrato per le Reti e le Tecnologie Fotoniche del CNIT di Pisa.
Nello specifico l’Ing. Foggi opera nel Laboratorio di ricerca Spadic del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Ateneo, diretto dal Prof. Giulio Colavolpe.
La ricerca consisterà nella progettazione e dimostrazione sperimentale di sistemi di comunicazione ottica con capacità trasmissive fino a 1000 Gigabit al secondo (1 Terabit/s) e alla progettazione e alla dimostrazione sperimentale di reti ottiche altamente riconfigurabili che sfruttino le nuove potenzialità e le migliori prestazioni offerte dalle tecniche trasmissive impiegate. Alcune di tali tecniche sono state proposte e studiate presso il Laboratorio di ricerca Spadic, che si occupa di sistemi di comunicazione avanzati per trasmissioni radiomobili, satellitari e su fibra ottica.

PROGETTO “APPROCCIO INNOVATIVO PER LO STUDIO DI ORTOFRUTTA DI IV GAMMA: ASPETTI QUALITATIVI, METABOLICI E FUNZIONALI” – Dott.ssa Federica Rizzi (Dipartimento di Medicina Sperimentale)
La Dott.ssa Federica Rizzi, del Dipartimento di Medicina Sperimentale, coordina l’Unità di Ricerca di Parma che insieme all’Unità di Ricerca di Bologna (capofila Dott. Pietro Rocculi, Coordinatore Nazionale) ha ottenuto il finanziamento ministeriale FIRB per il progetto “Approccio innovativo per lo studio di ortofrutta di IV gamma: aspetti qualitativi, metabolici e funzionali” per un importo totale di 448.000 euro.
La ricerca finanziata si propone di investigare l’impatto di alcune operazioni di preparazione e conservazione, sia tradizionali sia innovative, sugli aspetti metabolici, funzionali e nutrizionali di frutta minimamente processata (IV gamma). In particolare saranno studiate le modificazioni del prodotto che possono determinare una variazione delle qualità sensoriali, nutrizionali e funzionali dell’alimento attraverso un approccio multidisciplinare che includerà la caratterizzazione del contenuto in composti bioattivi con un innovativo approccio metabolomico/metabonomico, che prevede l’impiego della tecnica NMR (Nuclear Megnatic Resonance). Poiché inoltre è noto che molti dei benefici salutistici associati al consumo di frutta e verdura fresca sono dovuti alla presenza in questi alimenti di sostanze con attività antiossidante, l’Unità di Parma valuterà la capacità antiossidante totale di estratti concentrati ottenuti dalla frutta minimamente processata. Verranno messi a punto sia saggi “in vitro” sia “in vivo” in cellule in coltura, e si farà uso di tecniche di biologia molecolare che permetteranno di identificare i parametri di processo atti a massimizzare la funzionalità salutistica e la qualità nutrizionale di questi prodotti.

E’ motivo di grande soddisfazione per l’Ateneo di Parma vedere un numero così elevato di giovani ricercatori vincitori del bando FIRB. I finanziamenti ottenuti, visto l’elevato numero di partecipanti e la severità della selezione tra numerosi progetti di elevato livello, testimoniano la qualità della proposta scientifica e il valore dei risultati raggiunti dalle ricerche svolte presso l’Università di Parma, e consentiranno di sostenere sempre più il sistema della ricerca e valorizzare le risorse umane in essa impiegate.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto