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Al Ca’ Foscari la matematica si studia su facebook

28 Dicembre 2011
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23/04/2024

Utilizzare il più frequentato social network in supporto alle lezioni tradizionali è stata un’idea del Prof.

Paolo Pellizzari per i quasi 400 studenti del primo anno del corso di matematica nella triennale di Commercio Estero.

Il Prof. si è ispirato ad altre esperienze didattiche, come quella descritta in un articolo del New York Times sull’utilizzo di twitter in una classe di inglese, e ha sperimentato l’apertura di “Matemates”, una pagina Facebook dedicata agli studenti del suo corso. Inizialmente lo strumento era utile per dare a tutti sia informazioni tecniche relative al corso (orari, testi, aule) che materiale relativo ai contenuti (esercizi, spiegazioni aggiuntive, simulazioni di esami).

Oltre a questo però Facebook ha rappresentato anche un altro grande vantaggio: l’uso del “muro” per fare domande, condividere opinioni e riflessioni. “Ci sono persone brillanti che, per timidezza o altro, tendono a nascondersi in ambienti affollati – ha dichiarato il prof. Pellizzariho pensato che Facebook aprisse un canale alternativo in cui tutti possono partecipare e arricchire la propria community”.

Così è stato: c’è chi partecipava proponendo domande e problemi, altri postavano soluzioni o confrontavano tecniche di calcolo. Sono generosamente comparsi perfino gli appunti scannerizzati per agevolare chi era assente alle lezioni. Finora hanno aderito alla pagina in 391, con quasi 150 utenti attivi (“talking about this”) in prossimità dell’esame.

Da un questionario proposto agli studenti sulla pagina di Matemates è emerso un giudizio nettamente positivo: l’80% degli studenti ha ritenuto la pagina molto utile e ritiene che “Facebook sia innovativo come supporto all’insegnamento”, il 55% condivide l’idea che lo strumento scelto “abbia una marcia in più” e pochissimi (6%) hanno espresso l’idea che blog email o pagine statiche avrebbero prodotto lo stesso risultato. Molti studenti (il 37%) si sono spinti a dire che l’uso di Facebook aumenterà di due o più trentesimi il voto d’esame.

«Mi piace pensare che Facebook resti un moltiplicatore delle relazioni face to face e non un sostituto dei contatti fra docente e studenti – aggiunge PellizzariIn ogni caso la combinazione di lezioni e dialogo online ha funzionato e credo che i vantaggi in termini di apprendimento siano evidenti. Nelle ultime settimane i post con domande, risposte e discussioni fluivano quasi senza che io avessi il tempo materiale di partecipare».

© Riproduzione Riservata
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