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Antidepressivi aumentano la depressione?

28 Dicembre 2011
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28/03/2024

Un recente studio finanziato dall'industria farmaceutica sugli antidepressivi ha rivelato che questi farmaci possono causare al 20% circa dei pazienti dei sintomi della depressione peggiori di quello che avrebbero avuto se semplicemente non avessero preso niente.

Pubblicato sulla rivista Archives of General Psychiatry, lo studio, che era in gran parte controllato dal gigante del farmaco Eli Lilly, è una rivelazione per chi ha ancora fede cieca negli antidepressivi come Cymbalta (duloxetine), che si portano appresso effetti collaterali tanto gravi da alterare la vita stessa dei pazienti.

Ralitza Gueorguieva, autore capo dello studio della Yale University School of Health e suoi colleghi hanno raccolto prove su 2.500 persone, tutte trattate con Cymbalta e vari altri farmaci antidepressivi o un placebo senza farmaci per due mesi.

Alla conclusione dello studio, la maggior parte di coloro che avevano ricevuto il placebo aveva visto un graduale miglioramento nei propri sintomi di depressione, mentre quasi il 20 per cento di quelli che avevano preso antidepressivi aveva accusato un peggioramento.

Quelli che prendevano antidepressivi, invece del placebo, sono stati raggruppati in due gruppi: “quelli che rispondevano” e quelli che “non rispondevano”. I primi hanno presumibilmente visto qualche miglioramento dal farmaco, mentre i secondi non hanno visto nessun miglioramento. Dei primi l’84% ha riferito un qualche miglioramento, mentre il 16% non ha ottenuto nessun miglioramento – in realtà questo 16% ha visto un peggioramento dei sintomi, così come vari altri effetti collaterali dannosi.

Secondo il Reuters Health uno dei tre autori dello studio è un dipendente della Eli Lilly, la società che produce Cymbalta, mentre un altro è parte del Consiglio scientifico della società.

Tutto questo mostra che i pazienti che scelgono di utilizzare antidepressivi, nonostante i numerosi studi che mostrano che davvero non funzionano e che possono causare enormi danni (http://www.naturalnews.com/antidepr.), così come i loro medici, dovrebbero prestare molta attenzione agli effetti che questi farmaci effettivamente provocano. Se non si è visto alcun miglioramento, forse è meglio smettere di usare questi farmaci e volgersi alle alternative.

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani raccomanda: informarsi attentamente, non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, richiedere accurate analisi mediche e avvalersi sempre di un medico se si decide di smettere di assumere terapie a base di psicofarmaci. Inoltre il cittadino ha il diritto di richiedere l’applicazione del consenso informato e i medici devono informare, codice di deontologia medica art. 33, 34 e 35, e possono segnalare le reazioni avverse ai farmaci compilando l’apposito modulo e indirizzandolo al responsabile di farmacovigilanza della propria zona, come indicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco.

© Riproduzione Riservata
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