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L’Università di Milano-Bicocca fa poker

Redazione Controcampus 19 Dicembre 2011
R. C.
14/12/2024

Quasi tre milioni di euro di finanziamento.

È l’importo concesso alcuni gironi fa dal ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica all’Università di Milano-Bicocca per finanziare quattro progetti di ricerca presentati in risposta al bando PON (Programma Operativo Nazionale) “Ricerca e Competitività 2007-2013” Regioni convergenza ai quali l’Ateneo partecipa in qualità di partner.
Per la precisione, il ministero ha assegnato all’Università 2.758.151,50 euro, finanziando complessivamente i progetti per un importo di 32 milioni di euro, a fronte di un costo complessivo dei programmi di poco superiore ai 43 milioni di euro.
Tre gli ambiti di ricerca nei quali si sviluppano i progetti: life science, ambiente e information technology. Ciascun progetto avrà una durata complessiva di 36 mesi e prevede lo svolgimento di parte delle attività di ricerca nelle quattro regioni.

«Siamo molto soddisfatti di questo importante risultato – dice Francesco Archetti, delegato del Rettore alla Ricerca e Innovazione – perché non è solo il riconoscimento dell’eccellenza scientifica e della capacità progettuale dell’Università di Milano-Bicocca, ma è soprattutto la testimonianza del ruolo del nostro Ateneo come snodo di reti di aziende e di enti pubblici che collaborano con l’università a sostegno delle proprie strategie tecnologiche e organizzative. La rete della ricerca universitaria, nonostante spesso venga criticata per eccessiva frammentazione, dimostra così di sapersi esprimere su progetti concreti mettendo a sistema le competenze scientifiche dell’intero paese».

Dall’e-government alla giustizia passando per l’ambiente e le nanotecnologie antitumorali
«Si tratta di progetti con un’elevata complessità amministrativa – prosegue Archetti – per molti aspetti, e penso alla rendicontazione e alla numerosità dei partner coinvolti, superiore anche ai bandi di ricerca dell’Unione Europea. In questo tipo di iniziative il ruolo dell’industria trainante e dà l’impronta a tutta la fase organizzativa. L’obiettivo del finanziamento stato centrato anche grazie al ruolo proattivo svolto dalle strutture amministrative di ricerca dell’Ateneo».

Il progetto SMART (Services & Meta-services for smART eGovernment) coordinato dal professor Carlo Batini del dipartimento di Informatica sistemistica e comunicazione, ha l’obiettivo di sviluppare metodologie, tecnologie e strumenti per il progetto e l’erogazione di servizi. Nelle moderne economie dei paesi sviluppati, l’economia dei servizi copre circa il 70-80 per cento del prodotto interno lordo. Un servizio è visto come uno scambio, in genere immateriale, tra un produttore (il provider del servizio) e un utente finale. In questo scambio, se il servizio è ben progettato e pensato, per entrambi viene generato valore, e uno degli strumenti per generare valore consiste nell’utilizzare le tecnologie ICT. Pensiamo alla prenotazione di un posto sul treno, che può comportare l’esigenza di prenotare un taxi, modificare automaticamente la prenotazione di un secondo mezzo di trasporto in caso di ritardo del primo, dare un consiglio sulla coda più breve al controllo passaporto, fare la traccia dei bagagli, tutto ciò interagendo con un terminale mobile e acquisendo e scambiando informazioni con la tecnologia ICT chiamata sempre più spesso Internet delle cose (Internet of things). In questo esempio il servizio viene alla fine visto non come una semplice prenotazione, ma come la sequenza di esperienze e necessità che l’utente vive nel corso del viaggio. SMART considera tutti gli attori coinvolti nella progettazione e erogazione di servizi, i provider pubblici (le Pubbliche amministrazioni) e privati, e fornisce metodi e strumenti per generare servizi con elevata qualità e che ottimizzano il valore d’uso del servizio per l’utente, il valore di scambio per il provider, il valore sociale per la Pubblica Amministrazione.
Tra i partner coinvolti, Future Space, Halley Sud-Est e Ancitel, la rete dei comuni italiani. Costo totale 9.489.200 euro.

Punta dritto al cuore della giustizia il progetto eJRM (responsabile scientifico la professoressa Enza Messina del dipartimento di Informatica sistemistica e comunicazione). Il progetto propone di ideare, realizzare e sperimentare modalità virtuali innovative di gestione delle relazioni tra il Cittadino e il “Sistema Giustizia”.
L’obiettivo è quindi lo sviluppo di una Piattaforma Informatica, specializzata in processi on-line, per la gestione delle attività connesse allo svolgimento di alcune tipologie di controversie giuridiche. Tra queste “self-litigation” ed “e-mediation”, che offrono al comune cittadino la possibilità di classificare (Case Discovery), formalizzare (Case Definition) e risolvere (Case Resolution) un contenzioso, eventualmente ricorrendo ad assistenti, reali o virtuali, che possono guidare le parti per il raggiungimento di un accordo soddisfacente.
Sei partner (Bv Tech, Elsag Datamat, Italdata, Siline Skylines, Università degli Studi di Salerno – Dip. DIIMA, Università della Calabria), 10.505.000 euro il costo totale.

Il tema delle cellule tumorali circolanti (CTC) ha assunto di recente grande rilevanza in relazione al processo di crescita tumorale e disseminazione metastatica. Numerosi studi clinici hanno infatti dimostrato che la presenza di CTC nel sangue si associa ad uno stadio di malattia più avanzato e ad una ridotta sopravvivenza dei pazienti oncologici.
Il progetto Nuove strategie nanotecnologiche per la messa a punto di farmaci e presidi diagnostici diretti verso cellule cancerose circolanti, del quale è responsabile scientifica la professoressa Marialuisa Lavitrano del dipartimento di Scienze chirurgiche, si propone, attraverso lo sviluppo di un dispositivo nanostrutturato che combini proprietà analitiche e preparative, di isolare CTC dal sangue di pazienti affetti da tumori epiteliali ed ematologici, di sviluppare protocolli per l’espansione ex-vivo di queste cellule e di effettuare una caratterizzazione molecolare completa al fine di definirne in maniera chiara i profili mutazionali, trascrizionali e proteomici. Ciò porterà da un lato allo sviluppo di kit diagnostici e dall’ altro all’identificazione di nuovi bersagli molecolari che potenzialmente potranno essere target di strumenti terapeutici innovativi per il trattamento mirato del cancro.
Undici i partner del progetto (Biogem, Areta International, CalMED, Ceinge biotecnologie Avanzate, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, Istituto Superiore di Oncologia –ISO, Italsistemi, Stazione Zoologica Anthon Dohrn, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro) che ha un costo complessivo di 10.692.500 euro.

Il progetto SNIFF (Sensor Network Infrastructure For Factors) ha come obiettivo la progettazione, la realizzazione, la sperimentazione e la validazione di un sistema innovativo basato su una rete infrastrutturale costituita da nuovi sensori che permettano il superamento dei vincoli e dei limiti dei sistemi attuali e che siano installabili su postazioni sia fisse sia mobili (a bordo di mezzi terrestri e di Unmanned Aerial Vehicles). A partire dall’acquisizione dei valori medi dell’inquinamento diffuso in atmosfera, il nuovo sistema consentirà di individuare, misurare, quantificare, monitorare e rappresentare la pressione esercitata da singole sorgenti (centrali elettriche, porti, aeroporti, impianti industriali) presenti sul territorio. La ricerca comprenderà l’implementazione di un modello matematico per la misura certificata del carico ambientale emesso da ciascuna sorgente e di un modello per la previsione del livello di inquinamento nel breve, medio e lungo periodo.
SNIFF, coordinato dal professor Demetrio Pitea del dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio, intende fornire alle amministrazioni locali un nuovo strumento per individuare chi, come, quando e quanto inquina, dando anche gli elementi utili per consentire una associazione economica conforme al principio europeo ‘chi inquina, paga’. Allo stesso tempo, il sistema fornirà gli strumenti per effettuare corrette verifiche a tutela sia di aziende sospettate di essere causa di inquinamento sia di aziende che desiderano avviare un ciclo di miglioramento delle proprie performance ambientali.
Dodici i partner del progetto (Vitrociset; CIRPS; CID Software Studio; CRATI; Università degli Studi di Catania; Università degli Studi di Milano Bicocca; Laboratorio Tevere; ITALDATA; IIA-CNR; AKREA; Università degli Studi di Roma Tor Vergata; GEO LAB) che ha un costo totale di 17.633.525 euro.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto