L’evento torinese è curato dall’Associazione Sant’Anselmo, associazione culturale milanese che
negli anni ha portato al Salone Internazionale del Libro personalità eminenti del mondo culturale
non soltanto cattolico, quali i presidenti Cei cardinali Camillo Ruini e Angelo Bagnasco, il
vescovo di Hong Kong Joseph Zen, l’allora arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, lo scienziato
Ugo Amaldi, Franco Cardini, Amos Luzzatto, Ernesto Galli della Loggia, il filosofo Giovanni Reale e, all’edizione 2012, il nuovo arcivescovo di Milano e già patriarca di Venezia Angelo
Scola.
L’iniziativa è sostenuta dal Salone Internazionale del Libro e si avvale della collaborazione
dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, che la promuove presso le scuole superiori del
Piemonte.
Il secondo ciclo di incontri ha inizio nell’Università di Torino in omaggio alla città italiana che riserva
un ruolo centrale al libro e alla promozione della lettura. Il programma si apre con i saluti del
direttore della Libreria Editrice Vaticana don Giuseppe Costa, del Rettore dell’Università degli
Studi di Torino Ezio Pelizzetti, del presidente del Salone Internazionale del Libro Rolando
Picchioni e del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Francesco De Sanctis.
Gli interventi sono affidati a monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino; Clementina
Mazzucco, ordinario di Letteratura Cristiana Antica presso l’Università di Torino ed Ernesto
Ferrero, direttore editoriale del Salone internazionale del Libro. Modera Andrea Gianni,
presidente dell’Associazione Sant’Anselmo che ha realizzato l’evento per la Lev.
Il ciclo Gesù di Nazaret all’Università è promosso dalla Libreria Editrice Vaticana in cooperazione
con il Progetto Culturale della Chiesa Italiana e con gli Atenei coinvolti, ed è coordinato a livello
scientifico da Pierluca Azzaro dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’iniziativa ha sino ad
oggi toccato l’Aula Magna di quattro Università italiane: Urbino, Messina, Parma e Sassari, e ha
visto la partecipazione di grandi nomi della cultura cattolica e laica italiana, suscitando ovunque
vivo successo di pubblico e grande interesse nei media. In un solo anno Gesù di Nazaret Dall’Ingresso in Gerusalemme fino alla Risurrezione ha
venduto più di 400.000 copie solo in Italia e più di un milione a livello mondiale, e rappresenta
uno dei fenomeni editoriali e culturali più significativi dei nostri giorni.
Altro tratto importante e significativo del libro: è stato venduto non solo e non tanto nelle librerie
«religiose», ma soprattutto in quelle «laiche» e anche nei punti della grande distribuzione:
supermercati, autogrill, stazioni e aeroporti. Emerge, in questo modo, quella sete di trascendente
connaturata all’uomo quanto lo è la sua sete di conoscenza.
La specificità del volume non sta solo nei numeri, ma anzitutto nel fatto che rappresenta il
coronamento dell’attività intellettuale di un uomo il cui mondo, per lunghi anni, è stato proprio
l’Università. Appare così naturale presentare l’opera in un ambiente universitario di prestigio come
l’Ateneo torinese, in un dialogo scientifico, franco e propositivo fra posizioni anche molto diverse
fra loro.
La riflessione in ambito universitario attorno al Gesù di Benedetto XVI è infatti un’occasione per
ribadire l’amicizia tra fede e ragione, e dunque per favorire quegli scambi ed incontri fra la cultura
laica e cultura religiosa che hanno da sempre trovato un fertile terreno proprio nelle aule
universitarie. È anche l’occasione per raccogliere e rilanciare, da parte dei grandi centri del sapere,
l’appello a non escludere la fede dall’orizzonte della ragione, per riconoscere come nel fatto
religioso si ritrovi un autentico tema universitario che può essere affrontato in sede di
approfondimento scientifico, ma anche nel più vasto mondo culturale nella prospettiva della
necessità di un approfondimento dei valori fondanti della società e della convivenza civile.