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Università Calabresi e Territorio 2

Redazione Controcampus 14 Agosto 2012
R. C.
24/04/2024

Da tempo siamo interessati alla capacità di coinvolgimento tra Enti istituzionali vocati alla formazione delle Università Calabresi e il territorio calabrese Cominceremo con il dare uno sguardo, attraverso la discussione tenutasi presso lo University Club, a luglio,  sul molteplice contesto presentato nel Rapporto 2012 della Banca d'Italia "L'economia della Calabria".

Da tempo siamo interessati alla capacità di coinvolgimento tra Enti istituzionali vocati alla formazione delle Università Calabresi e il territorio calabrese

Cominceremo con il dare uno sguardo, attraverso la discussione tenutasi presso lo University Club, a luglio,  sul molteplice contesto presentato nel Rapporto 2012 della Banca d’ItaliaL’economia della Calabria“.

Alla prima parte dell’incontro hanno partecipato Matteo Bugamelli e Paolo Piselli della Banca d’Italia e Rosanna Nisticò e Damiano Silipo del dipartimento di economia e statistica dell’Unical.

Alla tavola rotonda sul tema “Il finanziamento delle attività innovative in Calabria” si sono assecondati: Patrizia Celia (Borsa Italiana); Michele De Buono (Gruppo SCAI); Giovanni De Caro (IMI Fondi Chiusi); Sergio De Julio (Exeura); Emilio Ferraro (EDP – Componenti Elettronici); Giuseppe Lombardi (ABI Calabria); Antonio Mazzei (Fincalabra – CalabriaInnova); Giuseppe Panarello (Cleto Consulting); Massimo Ruffolo (Altilia srl); Francesco Vito Tassone (Personal Factory).

Il quadro della nostra macroeconomia regionale per gli anni dal 2009-2012 non è apparso rincuorante.

Appena uno 0,4%, inferiore alla media nazionale nel 2011, la variazione positiva del valore della produzione regionale, identico a quello del 2010, mentre il tasso di disoccupazione, del 12,7% è stato maggiore dell’11,9% rispetto al 2010.

Il 53% degli intervistati tra le imprese industriali con almeno 20 addetti ha registrato una riduzione del fatturato e degli investimenti, nel 2011-2012 rispetto al 2010, e solo il 45% un aumento. sono in media diminuiti rispetto al 2010.

Tale quadro  è il risultato dell’attuale congiuntura economica e della cronicizzata debolezza strutturale dell’economia calabrese.

Tra le azioni, gli interventi di breve periodo per sostenere la ripresa (incremento degli investimenti pubblici in Calabria) sono necessari, nonostante i vincoli della finanza pubblica; un’inversione di tendenza con allargamento del credito bancario a medio – lungo periodo.

In un’ottica più di largo respiro, le piccole economie come quella calabrese non possono auto sostenersi nel lungo periodo soltanto con il limitato mercato locale (comprese le rimesse extra-regionali). La soluzione è sempre la stessa da anni, bisogna aumentare la penetrazione commerciale delle proprie esportazioni producendo beni a domanda globale.

Per sostenere la competitività della regione sui mercati internazionali, sono necessarie innovazioni di prodotto, di servizio e di processo.

La fase tecnologica da affrontare per le proprie produzioni può aumentare la presenza delle stesse sui mercati mondiali.

Le esportazioni calabresi ammontano soltanto a circa 88 milioni di euro nel 2011, lo 0,1% delle esportazioni nazionali e l’1% della produzione regionale. Il valore è addirittura minore rispetto a quello del 2010.

Mancata tecnologizzazione delle produzioni insieme a riduzione della componente privata delle spese in innovazione pro-ciclica (imprenditori che affrontano problemi di liquidità e accesso al credito), uguale a tendenziale annullamento della spesa privata in innovazione.

Come invertire questa tendenza?

Forme di finanziamento delle attività di ricerca e di sviluppo da mettere accanto ai mezzi propri degli imprenditori.

Investimenti pubblici e dagli strumenti di finanza innovativa in innovazione.

Per ciò che riguarda l’azione pubblica, bisogna sciogliere il nodo dei finanziamenti (eterni?) delle politiche per l’innovazione mirate soprattutto alla costituzione di capitale umano e di infrastrutture di ricerca.

Bisogna mettere un punto al ciclo di interventi necessario per creare le condizioni di base dello sviluppo tecnologico di lungo periodo!

Le politiche per l’innovazione devono finalmente sostenere la valorizzazione economica delle innovazioni stesse.

Le imprese devono essere scelte in base al contenuto innovativo della loro idea e in base alla dimensione della ricaduta economica dell’innovazione sulla struttura produttiva del territorio di riferimento.

Altri canali (prestito bancario, capital venture, quotazione delle condizioni di partenza) sono disarmati, poiché di fatto in Calabria questi strumenti sono quasi tutti assenti.

Un tentativo di trasferire cultura politica del territorio alle nuove generazioni di studenti universitari con una donazione libraria all’Unical.

Si tratta del patrimonio della biblioteca del senatore Francesco Martorelli, morto nel 2008, il cui nome è legato alla legge sulla confisca dei beni dei mafiosi (redatta con Pio La Torre, altra vittima di mafia negli anni di Losardo).

E’ l’appello che diversi esponenti del mondo politico e culturale rivolgono al sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta e al rettore Unical.

Martorelli era un uomo che non chiudeva gli occhi davanti alla mafia nella sua stessa terra e ha una logica serrata il fatto che, soprattutto per questa ragione  “il patrimonio librario è innanzitutto un patrimonio pubblico”.

Non c’è dubbio — affermano nella lettera – che tecnicamente sia diritto della moglie e delle figlie disporre dell’eredità, ma è altrettanto doveroso che politicamente e scientificamente debbano essere le realtà della società civile a confermare una decisione già presa e cioè quella di destinare all’Università della Calabria il patrimonio giuridico – politico, luogo dove è naturale la consultazione per chiunque, in primis gli studiosi, e, come autorità direttamente competente dello Stato soprintendere scientificamente al patrimonio politico-giuridico di Francesco Martorelli. E’ quindi opportuno e doveroso che il Comune di Cetraro faccia un immediato passo indietro e comunichi tale decisione alla direzione della Biblioteca Tarantelli dell’Unical”.

In due manifestazioni pubbliche (7.12.2009, Casa delle Culture, Cosenza; 6.12.2010, Comune di Cosenza) è stata ratificata la decisione di destinazione  del patrimonio giuridico – storico alla struttura della “Biblioteca Tarantelli”, sotto l’alta consulenza di Silvio Gambino che si è fatto mediatore di questo passaggio su invito di numerosi uomini di diritto, del mondo scientifico, di partito, di sindacato e dell’associazionismo, presente tutta la famiglia del senatore e gli stessi amministratori di Cetraro.

Ancora  non è dato sapere per iniziativa di chi tale patrimonio sia stato destinato ad una modesta realtà bibliotecaria di Cetraro, per quanto sia stato uno dei centri (come Rosarno) dove il giurista ha addirittura rischiato la vita per difendere la Calabria dalla ‘ndrangheta.

Nell’era dell’economia in cui apertura e condivisione sono i nuovi punti di forza delle aziende, sono in cambiamento radicale i rapporti tra pubblico e privato, tra aziende piccole e grandi, tra fornitori e utilizzatori di tecnologie.

Presso la sala stampa dell’aula magna all’Unical, si è tenuto un seminario, moderato da Vincenzo Bruno  (ricercatore, Hacklab Cosenza),   per relazionare sul ddl presentato in consiglio regionale per l’utilizzazione e la diffusione del software libero.

All’incontro su “Software chilometro zero, come una tecnologia partecipata può favorire la democrazia e l’economia locale “ hanno partecipato Giap Parini  (sociologia, scienze politiche); Emilio De Masi (presidente gruppo reg.le IdV, primo firmatario della proposta di legge per il Software Libero in Calabria); Giuseppe Giordano e Mimmo Talarico (consiglieri regionali IdV, cofirmatari della proposta di legge); Riccardo Barberi  (Liaison Office Unical); Domenico Talia (Direttore Icar e Master su Software Libero); Domenico Saccà (Open Know Tech); Nuccio Cantelmi (Hacklab Catanzaro)

I gruppi di ricerca dei dipartimenti universitari provano a creare sinergia, uscendo dall’Unical.

Due giornate di studio, all’Hotel Cristallo di Camigliatello Silano,  sono state organizzate dal dipartimento di Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio e Ingegneria Chimica.

I dipartimenti coinvolti nell’iniziativa hanno presentato le rispettive attività scientifiche con l’obbiettivo di promuovere iniziative culturali future e nuovi programmi congiunti di ricerca.

Nella prima giornata, si sono assecondate tre relazioni dell’area Difesa del Suolo,  tre dell’area di Ingegneria Chimica e tre dell’area di Matematica, Diritto dell’Ambiente e Geografia.

Nella seconda giornata si sono avvicendate tre relazioni dell’area di Difesa del Suolo e Fisica e due relazioni delle aree di Pianificazione del territorio e di Tecnica delle Costruzioni.

Un appuntamento della Calabria per il ciclo cinema e teatro, presso il Chiostro della Chiesa di San Giorgio al CorsoReggio Calabria, il Cis (Centro Internazionale Scrittori della Calabria), per il ciclo “Cinema e Teatro“, ha presentato l’“Antigone” di Soflocle: il conflitto “Individuum und Staat”.

Paola Radici Colace, ordinario di Filologia Classica presso l’Università di Messina, ha analizzato il testo della tragedia “Antigone” di Sofocle, partendo dal saggio di Adorno del 1951, Individuum und Staat.

In esso il filosofo sostiene che “l’individuo e lo Stato non stanno solo in opposizione l’uno con l’altro, ma si condizionano reciprocamente”, e in questa tensione sta la matrice di una dialettica che percorre la storia della civiltà sin dalle sue radici greche.

Nicola Petrolino, esperto e critico di cinema, ha proposto poi alcuni brani tratti da un’edizione televisiva della tragedia diretta da Vittorio Cottafavi nel 1971, con Adriana AstiSarah FerratiRaoul GrassilliCorrado Pani, come protagonisti.

L’innovazione e la conoscenza come leva per lo sviluppo, questa la mission del MEDAlics – Centro di Ricerca per le Relazioni Mediterranee -.

La formazione, con l’acquisizione di competenze professionali e specialistiche, può essere la carta vincente nelle fasi di depressione economica.

L’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria,  nell’ambito dell’attività del Centro MEDAlics ha indetto 5 bandi di concorso per il conferimento di 6 assegni di ricerca, rivolti a diversi settori disciplinari, quali Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie; Economia Politica; Storia Economica; Economia Applicata; Informatica.

La domanda di partecipazione, entro il prossimo 4 settembre,  è relativa ai seguenti progetti di ricerca: “Innovazione e Sviluppo” e “Analisi e Sviluppo di un Framework di supporto alla gestione della didattica e della ricerca universitaria”, sviluppati in collaborazione rispettivamente con il Centro di Ricerca KITeS dell’Università Commerciale “L. Bocconi” di Milano, in reciproco scambio con MEDAlics e con l’Istituto di Ricerca per l’Innovazione e la Tecnologia nel Mediterraneo di Reggio Calabria (IritMED).

Un importante accordo è stato raggiunto dal Comitato Regionale Fipav Calabria con l’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro.

All’incirca nel mese di gennaio 2012 è iniziato l’iter per stipulare con l’ateneo catanzarese una convenzione che permettesse l’inserimento di un Corso di formazione per Ufficiali di Gara all’interno del piano di studi della Facoltà di Scienze Motorie, come materia opzionale.

Melina Rende

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto