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Formula Student 2015: monoposto ML-15 Unimore riscalda i motori

Redazione Controcampus 8 Settembre 2015
R. C.
14/10/2024

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Si scaldano i motori al Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” - DIEF di Unimore per l’imminente partecipazione al campionato Formula Student della monoposto ML-15 del Team MMR - More Modena Racing Il nuovo bolide, che rivoluziona una tradizione più che decennale di monoposto a ruote scoperte, costruito e progettato interamente dagli studenti di ingegneria, scenderà in pista a Varano De’ Melegari (PR) da venerdì 11 a lunedì 14 settembre 2015.

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Il nuovo bolide, che rivoluziona una tradizione più che decennale di monoposto a ruote scoperte, costruito e progettato interamente dagli studenti di ingegneria, scenderà in pista a Varano De’ Melegari (PR) da venerdì 11 a lunedì 14 settembre 2015.

In questi giorni si sono fatte le ore piccole nel “capannone laboratorio” del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (DIEF) di Unimore per gli ultimi aggiustamenti, prove di assetto e di aerodinamica che consentiranno di far scendere in pista nel circuito di Varano De’ Melegari (PR) la nuova monoposto M15-L, vettura completamente rinnovata, del Team MMR (More Modena Racing) di Unimore.

La squadra MMR, una realtà composta dagli studenti del DIEF, integrata da alcuni colleghi del Dipartimento di Economia Marco Biagi, torna dunque a gareggiare contro le squadre automobilistiche universitarie che partecipano all’iniziativa Formula Student, un vero e proprio campionato mondiale tra squadre universitarie, riservata a modelli di monoposto a ruote scoperte progettati, costruiti e pilotati dagli stessi studenti.

Formula Student 2015: 45 “scuderie” universitarie, di cui 12 italiane

I motori delle monoposto delle 45 “scuderie” universitarie, di cui 12 italiane, per quanto riguarda i motori a combustione interna, ed i 21 di quelli elettrici, tra cui 2 italiani, in gara per questa tappa della competizione, si accenderanno a Varano De’ Melegari da venerdì 11 a lunedì 14 settembre.

Per gli studenti universitari modenesi del DIEF – è il commento rilasciato dal Direttore del DIEF prof. Alessandro Capraè un appuntamento importante entrato ormai nella tradizione del calendario del nostro dipartimento tecnologico, poiché si tratta della dodicesima partecipazione con monoposto ogni volta diverse. Il team MMR, nato nel 2004, ha visto in questi anni passarsi il testimone della competizione tra nuovi gruppi di studenti di ingegneria, che si sono sempre dedicati con passione e dedizione alla progettazione di un bolide di avanzata concezione, trovando assistenza nei colleghi della nostra struttura universitaria, la quale sostiene convintamente ed investe sempre più in questa iniziativa, considerata a tutti gli effetti un’opportunità per i propri iscritti di mettersi all’opera e confrontarsi col mondo dei motori sportivi e con la pista”.

La vettura della Formula Student di quest’anno è completamente rinnovata con telaio in monoscocca in fibra di carbonio, con motore disposto longitudinalmente ed un kit aerodinamico completo di alettoni e fondo deportante ed il circuito emiliano costituirà il banco di prova per questa monoposto di nuova concezione.

“Il progetto di quest’anno, per il grande numero di concetti innovativi proposti, – afferma il prof. Enrico Mattarelli responsabile del progetto insieme al collega prof. Matteo Giacopini – è sicuramente il più ambizioso tra quelli che sono stati portati avanti dagli studenti in questo Ateneo, a parte forse quello del 2004, dove si partiva da un foglio bianco. In quel primo progetto la sfida consisteva nel fare qualcosa di completamente nuovo, senza avere alcun punto di riferimento. Oggi abbiamo una storia di 11 anni alle spalle, quattro generazioni di studenti che hanno accumulato e trasmesso un grande patrimonio di esperienza, derivato da successi ed errori. Ma questo patrimonio, anziché costituire una comoda rendita, ha motivato i ragazzi a spingersi oltre quelle ideali Colonne D’Ercole che sono i canoni progettuali classici. Si sarebbe potuto continuare nell’evoluzione della buona vettura collaudata positivamente nel 2014, senza rischiare, ma anche rinunciando al sogno di gareggiare coi primi, mancandoci i mezzi di cui godono i nostri concorrenti più forti, in particolare tedeschi. Forse nel mio ruolo di Faculty Advisor avrei dovuto consigliare prudenza, ma ho anche pensato che in fondo la Formula Student è l’arena dove i giovani allievi ingegneri possono e devono scatenare la loro fantasia creativa, sopperendo con le idee alla mancanza di mezzi. Meglio quindi cadere avvolti nella <blaze of glory> piuttosto che andare avanti nell’anonimato!”.

Sono 23 gli studenti della “terra dei Motori” che partiranno per Formula Student e che avranno la responsabilità di rappresentare durante i giorni di gara il ben più nutrito staff che ha lavorato alla progettazione della nuova monoposto. Coinvolti, infatti, una decina di laboratori specifici all’interno dei quali gli studenti, affiancati dai docenti, si sono impegnati per quasi un anno ad applicare ed approfondire le conoscenze ricevute a lezione.

Il rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia sulla Formula Student 2015

Non possiamo conoscere quale sarà il risultato in pista di questa vettura – ha detto il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano commentando il progetto Formula Student – ma già averla realizzata e averne testato le prestazioni è un risultato che mi inorgoglisce e che sono certo onora la tradizione di un Ateneo che è parte integrante, fondamentale, della Terra dei Motori, e che anche attraverso esperienze come questa, sostenuta con le sole nostre forze e di alcuni volenterosi e generosi sponsor che da sempre ci affiancano e ringraziamo, vuole fare comprendere al territorio quale contributo e know-how è in grado di esprimere. L’attività che sta dietro la messa in pista della vettura, ben descritta dal collega prof. Enrico Mattarelli, costituisce un humus di crescita professionale per questi ragazzi, chiamati a misurarsi non solo con formule e teorie, ma con problemi che richiedono costantemente conoscenze approfondite e ricerca di applicazioni e soluzioni in grado di funzionare nella pratica. Credo non ci sia modo migliore di questa esperienza di Formula Student per offrire al territorio professionisti già perfettamente in grado di inserirsi nel mondo del lavoro e nelle imprese, perché temprati da duttilità all’impegno, nonché da quello spirito competitivo necessario al successo delle nostre produzioni in campo internazionale”.

Partner economici della Formula Student 2015

Fra i partner economici della Formula Student 2015 vanno ricordati la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Unimore. Fra i partner tecnici sono da sottolineare i contributi di: DTS (DuerreTubiStyle group s.r.l), BRT Industrial Services, Saima Avandero, Meccanica Padovan, Modelleria f.lli Bagatti, PBP Torneria, New Line Racing, Tecno Elettra group s.r.l, AvioRace s.r.l., K-Ers s.r.l., Magneti Marelli, Riba Composites, Ferrarini Racing, Prochima, CTB Trattamenti termici, CD – Adapco, Modelresine, Mike compositi, Duilio Moto, Valvoline, Gieffe Racing Parts s.r.l, Getecno s.r.l., Formula Seven c/o Bercella s.r.l., MSC Softwares, Mada srl, DE.GA.NI. Sas, Röhm Italia, Erreà, Prometeo Meccanica, Foliatec Italia, Laboratorio Rosso*. E, inoltre, come partner tecnico- economici: Astra Research s.r.l., CFD R&D – spin off o laboratori interni al DIEF.

I docenti principalmente coinvolti nel progetto Formula Student di quest’anno, oltre ai già citati prof. Enrico Mattarelli e Matteo Giacopini nel ruolo di coordinatori, meritano di essere citati: l’ing. Carlo Alberto Rinaldini per la sperimentazione motore, il prof. Stefano Fontanesi per gli studi fluidodinamici, il prof. Enrico Stalio per l’Aerodinamica, il prof. Andrea Baldini, l’ing. Enrico Bertocchi e l’ing. Roberto Rosi per l’analisi strutturale, il prof. Francesco Leali e l’ing. Francesco Gherardini per il Disegno, i professori Carlo Innocenti e Silvio Sorrentino per la Dinamica del Veicolo, il prof. Luigi Rovati per l’elettronica, il prof. Massimo Milani e l’ing. Fabrizio Paltrinieri per i sistemi idraulici. Ad essi si sono aggiunti anche alcuni borsisti, tra cui l’ing. Tommaso Savioli. Da non dimenticare poi il prezioso aiuto del personale amministrativo del Dipartimento, per la complessa gestione economica del progetto, nonchè dei tecnici del Dipartimento, in particolare il sig. Enrico Salardi.

Finalmente siamo arrivati al momento decisivo, per il quale abbiamo lavorato tutto un anno. Siamo tutti molto carichi – afferma Riccardo Argiolas, Team leader MMR – all’idea di vedere la nostra vettura confrontarsi con le altre e Varano è forse lo scenario migliore per questo debutto: giocheremo in casa, quindi ci saranno tutti i migliori team italiani e diversi top team da tutto il mondo. Come dice il prof. Mattarelli, abbiamo scelto un progetto molto ambizioso, introducendo per la prima volta insieme diverse novità sostanziali per la storia del nostro team, come il telaio monoscocca in fibra di carbonio, il motore disposto longitudinalmente e, last but not least, un kit aerodinamico completo di alettoni e fondo deportante. Abbiamo inoltre adottato nuove tecnologie per la realizzazione dei pezzi e, per la prima volta, prodotto in casa le carene, laminando personalmente il carbonio. Tutte soluzioni mai affrontate nella storia del team, quindi tutti i reparti tecnici avevano la propria personale sfida da affrontare e la più importante era far funzionare tutto in perfetta sinergia. Il fatto, poi, di riuscire a far tutto questo in meno di un anno, senza interrompere la partecipazione al campionato, come talvolta accade quando si vuole creare una macchina tanto diversa dalla precedente, è sicuramente motivo di orgoglio e soddisfazione per tutti noi e non so se sarebbe stato possibile senza il Team di quest’anno. Molti di noi si son formati all’interno del team 2014, che ha ottenuto i migliori risultati degli ultimi anni, piazzandosi in Top Ten in entrambe le gare disputate, a Silverstone e Barcellona, e questo sicuramente ci ha dato le migliori basi per realizzare il nuovo progetto e, si spera, lasciare al Team 2016 una macchina già buona, da rendere eccellente. L’obiettivo di questa stagione è quindi quello di continuare sulla scia di buoni risultati iniziata lo scorso anno e sia il Team, sia la macchina, ne hanno tutte le potenzialità. A Varano faremo di tutto per vincere questa scommessa”.

Formula Student a Università di Modena e Reggio Emilia

Formula Student è un progetto di elevata valenza formativa per gli studenti patrocinata dalle maggiori associazioni internazionali di Ingegneria quali SAE :Society of Automotive Engineers; IMechE: Institution of Mechanical Engineering, ATA: Associazione Tecnica dell’Automobile. Formula Student propone, infatti, agli studenti provenienti dalle Università di tutto il mondo di progettare e costruire in meno di un anno solare una monoposto a ruote scoperte, con la quale gareggiare in una competizione tecnico-sportiva che si tiene con cadenza annuale in Inghilterra.

Significativo ai fini della partecipazione studentesca al Campionato Formula Student l’apporto dei partner economici, che hanno reso possibile un’esperienza di questa portata particolarmente preziosa per gli iscritti di Ingegneria, e dei partner tecnici che, fornendo particolari meccanici di elevato valore tecnico, hanno creduto nel contenuto formativo di questo ambizioso progetto.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto