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Riforma classi di concorso Miur insegnamento scuola: elenco classi

Redazione Controcampus 28 Ottobre 2015
R. C.
12/12/2024

La riforma classi di concorso 2015-2016 voluta dal Miur per l'insegnamento nella scuola: ecco tutte le novità a partire dal concorso scuola ed elenco delle classi di concorso.

Ultime notizie sul fronte concorso scuola 2015-2016 e riforma classi di concorso: prosegue l’iter di approvazione del riordino del comparto scolastico.

Il mondo dell’istruzione è alle soglie di una nuova alba. Il Governo Renzi ha aperto spiragli di luce sulla scuola italiana, introducendo 11 nuove classi concorsuali.

A breve, sono attesi i decreti attuativi e l’approvazione definitiva dell’epocale riassetto. Intervista esclusiva al Prof. Giovanni Capecchi dell’Unistrapg.

Com’è noto, i riflettori del sistema scolastico sono da tempo puntati sul nuovo concorso del personale docente.

Una selezione, tanto complessa quanto osannata, che, stando a fonti ufficiali, dovrebbe essere bandita, peraltro, entro il primo dicembre 2015 (per la gioia di circa 150mila candidati). Negli ultimi mesi, però, il panorama accademico italiano è salito agli onori della cronaca altresì per un’altra faccenda.

Una questione che, per via delle sue allettanti prospettive occupazionali, sta suscitando interesse e scalpore. Il Consiglio dei Ministri ha, infatti, approvato, il 31 luglio scorso, un regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione e l’accorpamento delle classi di concorso a cattedre e posti d’insegnamento.

Il D.p.r. è stato adottato, in via del tutto preliminare, in attuazione delle normative in materia di organizzazione scolastica, al fin di riordinare l’attuale apparato didattico e ordinamentale del sistema della scuola.

In sostanza, grazie all’adeguamento, al bilanciamento tra classi di concorso e nuovi ordinamenti universitari, il Governo potrebbe, finalmente, tendere una mano a quei laureati che fin a oggi non hanno potuto fregiarsi, a differenza di altri, dei propri titoli accademici, poiché esclusi dall’insegnamento e dai peculiari percorsi abilitanti.

Riforma classi di concorso 2015-2016: Miur, il Ministro Giannini sulle classi d’insegnamento

Per la Ministra Stefania Giannini la riforma classi concorsuali “è il primo passo per poter avviare le procedure del prossimo concorso per insegnanti”.

A dire il vero, però, la questione è ancora alle battute iniziali. Seppur seguita da grande risonanza mediatica, la riforma classi di concorso 2015 sta, infatti, destando non poche perplessità. Dal 31 luglio ad oggi, del resto, non è trapelato granché; nessuna notizia significativa e nessun documento ufficiale che illustrassero, ad esempio, in maniera epesegetica e ufficiale, le modalità d’ammissione e partecipazione alle procedure concorsuali. Insomma, è mancata un po’ di chiarezza.

E, malgrado il clamore iniziale, son mancati, principalmente, la celerità, il tempismo, la volontà o la possibilità di conciliare il tutto con la fatidica data del primo dicembre 2015, ultimo giorno disponibile per l’emanazione dell’agognato bando di concorso del comparto scolastico. Ma, non sempre le cose vanno per il verso giusto. Sicché, i tempi relativi alla procedura di riforma classi concorsuali potrebbero non coincidere con quelli dell’attesa selezione, abradendo, di fatto, i sogni e le speranze di migliaia d’aspiranti docenti (che, sprovvisti di un titolo “ufficialmente riconosciuto”, dovrebbero attendere, in tal caso, almeno altri tre anni prima di partecipare alle selezioni). Ad ogni modo, c’è da dire che il decreto presidenziale è stato approvato, non a caso, soltanto in esame preliminare. La qual cosa lasciava già presagire sin dal principio, cioè a fine luglio, che i tempi sarebbero stati, a dispetto di qualsivoglia pretesa, piuttosto lunghi. Detto ciò, cerchiamo di comprendere, insieme, quali siano le novità del suindicato riordino, ossia della riforma classi concorsuali.

Le nuove classi d’insegnamento dopo la riforma classi di concorso Miur

A fine luglio, il Governo Renzi ha avviato l’esame del regolamento di riforma delle classi di concorso, con l’intento di adeguare queste ultime tanto ai titoli universitari, in voga nell’attuale ordinamento, quanto agli indirizzi di studio, afferenti alle scuole secondarie di primo e di secondo grado. In particolare, la revisione ha semplificato le classi esistenti, riducendole a 114, e creato 11 nuove categorie, relative all’insegnamento in scuole secondarie di primo e secondo grado, tra le quali le classi dedicate ai licei musicali e coreutici e quelle in lingua italiana per studenti alloglotti (A – 23); inoltre, grazie alla presente rimodulazione, i laureati in scienze politiche potranno esercitare, previo concorso, la professione d’insegnante di diritto ed economia. In particolare, dunque, lo schema di regolamento prevede: l’aggiornamento delle classi di concorso attualmente vigenti e dei relativi requisiti di accesso ai percorsi abilitanti; l’accorpamento di riforma classi concorsuali; e l’introduzione di undici nuove categorie. Per quel concerne la nuova classe di concorso A – 23, va detto che, stando alle notizie finora divulgate, permetterà di insegnare la lingua italiana (L2) nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, dell’infanzia e primaria, e in quelle per gli adulti.

Intervista al Prof. Giovanni Capecchi dell’Unistrapg sulla riforma classi concorsuali

Giovanni Capecchi

Giovanni Capecchi

A parlarci della nuova categoria A 23, Lingua italiana per alloglotti, è il Prof. Giovanni Capecchi, docente di Letteratura italiana dell’Università per stranieri di Perugia

Prof. Capecchi, Lei a Perugia riveste i ruoli di delegato del Rettore e del Direttore del Dipartimento per la didattica, e di referente presso la prestigiosa commissione Crui.

Inoltre, da qualche tempo, sta seguendo l’iter di approvazione della nuova classe concorsuale, A-23, “Lingua italiana per discenti di lingua straniera”, relativo alla suindicata riforma classi di concorso.

Ecco, potrebbe renderci edotti in merito agli orizzonti e alle possibilità attuative di quest’ultima? E’ vero che i requisiti basilari, stabiliti per l’accesso al concorso, coincidono essenzialmente con i piani di studio dei vostri corsi di laurea triennale e magistrale in italiano per l’insegnamento a stranieri?

“E’ da alcuni anni che si parla dell’istituzione di una nuova classe di concorso, cioè quella relativa all’insegnamento dell’italiano agli stranieri. Naturalmente, la nostra università ha sempre cercato di far valere, in tutte le sedi, questo diritto, questa grande possibilità. Per noi, del resto, sarebbe davvero fondamentale avere, oltre al corso di laurea che forma gli insegnanti d’italiano per stranieri, una classe di concorso specifica. Sarebbe un approdo naturale, essenziale, un’opportunità in più per i nostri studenti, che negli ultimi anni hanno trovato sbocchi lavorativi soprattutto all’estero. 

Adesso, con il riordino, con la riforma classi concorsuali, potrebbero finalmente lavorare anche in Italia. Il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima istanza la classe di concorso A-23. Noi stiamo seguendo l’iter con attenzione, e ci auguriamo che i tempi dell’approvazione definitiva siano brevi. Ad ogni modo siamo consapevoli del fatto che sia già stata posta una prima pietra. Crediamo, dunque, che, con l’approvazione definitiva della nuova classe concorsuale, i nostri corsi possano diventare più appetibili, che possano attrarre un maggior numero di studenti. In ogni caso, però, bisognerà attendere la conclusione dell’iter”.

Antonio Migliorino

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto