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Formula SAE 2015 a Unimore: classifiche e risultati

Redazione Controcampus 4 Novembre 2015
R. C.
20/04/2024

Risultato Formula SAE 2015 Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia - Unimore Al DIEF - Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dopo la prova di Varano De’Melegari si sono festeggiati i ragazzi della scuderia MMR – More Modena Racing, che per il dodicesimo anno consecutivo (caso unico tra le Università italiane) hanno partecipato al campionato Formula SAE.

Soddisfazione è stata espressa dalle autorità accademiche per i risultati raggiunti dalla nuova vettura M15-L con la quale gli universitari Unimore hanno conquistato il podio nella prove che valutavano il design e l’acceleration.

Il DIEF – Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia nella ricorrenza dei 25 anni dalla istituzione della Facoltà di Ingegneria, ha voluto dedicare una giornata ai suoi studenti, al loro modo di vedere e vivere la vita all’interno della struttura.

Protagonisti assoluti i ragazzi del team MMR – More Modena Racing, che hanno partecipato alla prova di Varano De’Melegari (PR) di Formula SAE 2015, una delle tappe in cui si svolge questa sorta di campionato mondiale tra vetture realizzate da squadre composte da studenti universitari.

Formula SAE 2015 Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Esperienze come Formula SAE – ci ha tenuto a sottolineare il Rettore prof. Angelo O. Andrisano fanno ben comprendere l’idea di università che abbiamo in mente per i nostri studenti: un’università viva, capace di coinvolgerli e renderli protagonisti. Soprattutto attraverso Formula SAE, un progetto che unisce e richiede elevate conoscenze teorico-scientifiche e notevoli abilità pratiche, crediamo che i nostri iscritti abbiano l’opportunità di trarre forti motivazioni e di misurarsi sul terreno concreto della applicazione di quanto viene studiato qui ogni giorno. Se a questo si aggiungono eccellenti risultati come quelli raggiunti dal team MMR a Varano De’Melegari si deve andare fieri ed orgogliosi della prova di impegno, serietà e qualità dimostrati da questi ragazzi e ragazze, ai quali va il mio plauso”.

Nel corso della giornata sono stati presentati dai ragazzi del team MMR, una realtà che riunisce prevalentemente studenti del DIEF, cui si sono aggregati altri colleghi del DISMI – Dipartimento di Scienze Metodi dell’Ingegneria di Reggio Emilia, del Dipartimento di Economia Marco Biagi e del Dipartimento di Economia e Comunicazione di Reggio, i brillanti risultati raggiunti in questa trasferta fatta a settembre.

La nuova vettura M15-L, progettata e costruita interamente dagli studenti, completamente rinnovata nella monoscocca in fibra di carbonio, con il motore disposto longitudinalmente ed un kit aerodinamico completo di alettoni e fondo deportante, ha riservato considerevoli performance, tanto da portare la squadra Unimore a cogliere un soddisfacente nono posto finale su 43 team e alcuni ottimi piazzamenti parziali nelle categorie che concorrono alla formulazione del punteggio finale.

“Il progetto Formula SAE, giunto al suo dodicesimo anno di vita (o addirittura tredicesimo, se si considera l’anno di fondazione del team, il 2003), commentano i Responsabili del progetto Formula SAE proff. Matteo Giacopini ed Enrico Mattarelli continua a crescere e a dare soddisfazioni. La soddisfazione maggiore è naturalmente quella di continuare ad offrire ai nostri allievi la possibilità di cimentarsi in questa sfida, riconosciuta a livello internazionale come un’esperienza fondamentale nel curriculum dei giovani ingegneri, soprattutto di quelli che sognano di entrare nel mondo dell’auto e del motorsport. Soddisfazione anche per il livello tecnico del progetto Formula SAE 2015, che non ha nulla da invidiare a quello dei top team universitari, di qualunque parte del mondo. Soddisfazione infine per noi docenti che accompagniamo i ragazzi in questa avventura, per essere riusciti ad aiutarli a raggiungere gli ambiziosi traguardi che l’anno scorso si erano posti. Un aiuto che i ragazzi hanno ripagato ampiamente, contagiandoci con il loro entusiasmo e voglia di fare, e dandoci la forza di superare un’infinita serie di ostacoli, a cominciare dalla rigidezza delle regole burocratiche che dobbiamo spesso prima capire, e poi rispettare, fino alla cronica carenza di fondi, che peraltro affligge tutte le università italiane. Vogliamo però comunque riconoscere, con grande piacere, che la nostra Università e il nostro territorio, anche nei momenti più bui della recente crisi, ci hanno sempre supportato, dimostrandoci nei fatti di credere veramente a questo progetto Formula SAE 2015”.

In particolare la scuderia MMR ha raggiunto il terzo gradino del podio nella prova “design event”, la prova statica più importante, dove si discute tutto il progetto della macchina, e podio anche per il terzo posto nella prova dell’acceleration, prevalendo su tutti gli altri team italiani presenti. Nell’ultima prova, quella di endurance, invece, i ragazzi modenesi sono giunti noni su 34 scuderie universitarie scese in pista, risultando alla fine terzi tra i team italiani che hanno partecipato alla competizione.

”Siamo estremamente soddisfatti di come è andata la gara Formula SAE 2015 di Varano De’Melegari e nessuno di noi ci avrebbe scommesso. Siamo partiti – afferma il Team leader di MMR di Unimore Riccardo Argiolasda outsider con l’obiettivo certo di far bene, ma anche con la consapevolezza che una macchina totalmente nuova e tanto innovativa non ci avrebbe reso la vita facile. La gara, invece, si è rivelata soddisfacente già dalle prime prove, con gli ottimi feedback dei giudici. Il momento in cui ci hanno comunicato di essere fra i tre finalisti del design event, la prova statica più importante, dove si discute tutto il progetto della macchina, è stato fantastico, nessuno ci voleva credere. Il vero banco di prova è stato mettere la macchina in pista, vederla girare bene, anche sotto la pioggia, ci ha dato sempre più fiducia, in lei e nel nostro lavoro. Il terzo miglior tempo nell’acceleration ci ha caricato tantissimo, ma l’emozione di concludere l’endurance, solo 15 team sui 43 totali ci sono riusciti, è stata impagabile e indescrivibile, ad ogni giro concluso esultavamo come fosse una gara intera. Possiamo quindi finalmente ritenerci più che soddisfatti della nostra stagione, e lasciare tranquillamente, anche se non sarà facile per noi, il testimone ai colleghi che miglioreranno la M15-L e la porteranno ad eccellere in altri circuiti il prossimo anno”.

Classifiche del Team MMR Unimore sulla Formula SAE 2015

  • Cost event: 16/43 (ottavi italiani) con 80,648 punti su 100
  • Presentation event: 24/43 (sesti italiani) con 53,351 punti su 75
  • Design Event: 3/43 (secondi italiani dietro Politecnico Milano) con 134,483 punti su 150
  • Autocross: 22/43 (quinti italiani) con 46,475 punti su 150,
  • Skidpad: 21/43 (settimi italiani) con 2,5 punti su 50
  • Endurance ed efficency: 9/34 (terzi italiani) con 221,418 punti su 40
  • Acceleration: 3/43 (primi italiani) con il tempo di 4,004 secondi, e 64,768 punti su 7
  • Classifica finale: 9/43 (quarti italiani) con 603,642 punti su 1000

“Aver portato in gara una vettura totalmente nuova ed innovativa – afferma la nuova Team leader MMR Ilaria Caradonna è stata una sfida che abbiamo fortemente voluto e vinto. Alla luce dei risultati ottenuti oggi possiamo affermare di aver visto giusto: l’ambizione e la nostra tenacia sono state premiate. Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti con la nostra M15-L, ma non ci fermiamo. E’ il momento di iniziare una nuova, emozionante stagione. Da 11 anni il MoRe Modena Racing si impegna a ricercare i più alti standard innovativi e qualitativi: questa è la strada che anche quest’anno abbiamo intenzione di perseguire, sviluppando e migliorando la vettura attuale, in modo non solo di poter partecipare alle principali tappe europee del campionato di Formula SAE, ma anche e, soprattutto, ambire alle posizioni più alte delle classifiche. Tutto ciò è possibile soltanto confrontandoci e combinando le nostre competenze. E’ questo infatti l’obiettivo della nostra partecipazione a questo progetto Formula SAE: incoraggiare la crescita personale e professionale di ciascun membro del team, preparandoci all’ingresso nel mondo del lavoro, imparando a lavorare in gruppo ed emozionandoci per i successi ottenuti grazie all’impegno e al sacrificio, obiettivo che anche quest’anno siamo pronti a conquistare!”.

Ed ora i ragazzi del team MMR Unimore sono già al lavoro per studiare e progettare la vettura con cui scenderanno in pista nel 2016, in particolare sta valutando in questi giorni le candidature per la formazione del nuovo team.

Per gli studenti universitari modenesi del DIEF – è il commento rilasciato dal Direttore del DIEF prof. Alessandro CapraFormula SAE è un appuntamento entrato ormai nella tradizione del calendario del nostro dipartimento tecnologico. Sono ormai 12 i team che in questi anni si sono passati il testimone della competizione. E ogni volta constatiamo con piacere che attorno a questo progetto dall’alto contenuto scientifico-formativo ed umano, che abitua i giovani ad operare in gruppo, a dialogare, cresce la passione dei nostri studenti. Per questa ragione il DIEF sostiene convintamente ed investe sempre più in questa iniziativa, considerata a tutti gli effetti un’opportunità per i propri iscritti di mettersi all’opera e confrontarsi col mondo dei motori sportivi e con la pista. Ed i brillanti risultati conseguiti quest’anno incoraggiano i nuovi ad impegnarsi con ancora più tenacia nella realizzazione della prossima vettura, che ci auguriamo si riveli all’altezza di M15-L”

© Riproduzione Riservata
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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto