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Polo museale della Lombardia con Bicocca e Politecnico di Milano

Redazione Controcampus 11 Febbraio 2016
R. C.
12/11/2024

Polo Museale della Lombardia con Bicocca e Politecnico di Milano assieme per salvaguardare l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci e valorizzare il Museo del Cenacolo Vinciano.

Arte e ricerca scientifica alleate per migliorare la conservazione dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci e la fruizione del Museo del Cenacolo Vinciano.

Le Direzioni del Polo Museale della Lombardia e del Museo del Cenacolo Vinciano hanno inteso avviare una serie di attività congiunte di studio, ricerca scientifica e tecnologica finalizzate a un miglioramento delle condizioni conservative dell’opera leonardesca, attraverso l’inserimento di una seconda e, successivamente, di una terza unità di trattamento dell’aria.

L’obiettivo atteso è duplice:

  • migliorare le condizioni all’interno del Refettorio – dove è conservata L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci – garantendo anche un trattamento dell’aria specifico di tutti gli spazi che costituiscono il compendio museale;
  • garantire la presenta di un sistema di emergenza in caso di particolari condizioni di inquinamento atmosferico o di guasto o mal funzionamento ai dispositivi attualmente in essere.

Il perfezionamento degli studi e delle dotazioni tecnologiche produrrebbe effetti benefici non solo sulla conservazione dell’opera, ma anche per il miglioramento della sua fruizione pubblica.

In questa luce, il Polo Museale della Lombardia ha avviato una serie di attività che saranno ospitate nel Museo del Cenacolo. Nei mesi di dicembre 2015 e febbraio 2016 sono stati sottoscritti tre protocolli d’intesa con istituti dediti alla ricerca scientifica e all’evoluzione delle tecnologie, al fine di provvedere a una gestione migliore e più consapevole del sito museale e per lo studio di implementazione del HVAC (Heating Ventilation and Air Conditioning System).

Oltre al Politecnico di Milano e all’Università degli Studi di Milano – Bicocca, partecipa alle attività di ricerca anche la City University di Hong Kong, School of Energy and Environment (referenti: prof. Zhi Ning e prof. Peter Brimblecombe), per il controllo e lo studio delle relazioni tra condizioni indoor e outdoor, per il controllo della qualità dell’aria, con particolare riguardo ai gas inquinanti.

Il progetto Bicocca e Polimi del polo museale della Lombardia

I ricercatori del Laboratorio di Chimica dell’Ambiente e dei Beni culturali dell’Università di Milano-Bicocca, coordinati dal professor Ezio Bolzacchini, associato di chimica dell’atmosfera, effettueranno l’indagine del particolato atmosferico sia all’interno sia all’esterno del Refettorio. Bolzacchini e i suoi collaboratori (Luca Ferrero, Maria Grazia Perrone, Giorgia Sangiorgi, Marco Casati e Cristiana Rizzi) si concentreranno su sei punti chiave:

  • concorrere a definire il condizionamento ideale per il Museo del Cenacolo;
  • monitorare le nanoparticelle all’interno del Museo e della sala denominata Refettorio, in particolare;
  • monitorare la presenza di Black Carbon al fine di conoscere eventuali processi di annerimento;
  • eseguire l’analisi delle polveri deposte sulla superficie pittorica;
  • studio in laboratorio delle tipologie di interazioni tra nanoparticelle e pellicola pittorica in differenti condizioni termodinamiche e in relazione alle proprietà delle particelle depositate;
  • studio di strumenti per la rimozione del particolato atmosferico.

La convenzione con il Politecnico è estesa a tutto l’Ateneo e consentirà di attivare le competenze nei settori disciplinari dell’Ingegneria, dell’Architettura del Design.

In particolare il gruppo di ricerca coordinato dal professor Cesare Joppolo, docente di Fisica Tecnica Ambientale e di Impianti per Ambienti a Contaminazione Controllata, si occuperà dei sistemi per il controllo molto sofisticato e attento delle condizioni microclimatiche e di qualità dell’aria nel percorso espositivo e, in particolare nel Refettorio, che sarà trasformato in una sorta di grande teca. Più in dettaglio, le attività previste riguarderanno la caratterizzazione e il controllo del particolato e dei contaminanti microbiologici, portati e generati dai visitatori, l’impiego di sofisticati programmi di simulazione CFD (Computer Fluid Dynamics) per studiare e ottimizzare il moto dell’aria e i sistemi di diffusione e quelli di abbattimento dell’inquinamento, e la sperimentazione di nuove tecniche ottiche di visualizzazione del moto dell’aria e dei fenomeni di deposizione del particolato. Una decina di anni fa, lo stesso gruppo di ricerca studiò e curò la realizzazione del sistema per il controllo dell’umidità e dei contaminanti nella teca che al Louvre ospita la Monna Lisa di Leonardo.

Il gruppo di ricerca coordinato dal professor Federico Bucci, docente di Storia dell’Architettura contemporanea, si occuperà invece dello studio del nuovo allestimento del “Museo del Cenacolo” in relazione sia alla percezione e alla comprensione dell’opera (dagli aspetti della comunicazione del contesto storico-artistico, fino allo studio dei rapporti tra luce e spazio), sia a una riorganizzazione del percorso di visita.

«Questa importante duplice intesa con gli atenei milanesi – afferma Stefano L’Occaso, direttore del Polo Museale Regionale della Lombardia – va a consolidare il rapporto tra il Museo del Cenacolo Vinciano, ove si conserva la celeberrima quanto fragile Ultima Cena di Leonardo, e il mondo della ricerca. L’accordo ci consente di avere il conforto di altissime professionalità, per una maggior consapevolezza nella conservazione dell’opera, anche in previsione di una diversa e miglior fruizione da parte del pubblico. La regia di questa complessa operazione spetterà alla direttrice del Museo, Chiara Rostagno».

«Si tratta di un accordo importante – dice Cristina Messa, rettore dell’Università di Milano-Bicocca – perché è la prima volta che si attiva una collaborazione concreta tra università e sistema museale in Lombardia. L’Ultima Cena è uno dei simboli mondiali di Milano e siamo orgogliosi di contribuire con le nostre conoscenze scientifiche a migliorarne la conservazione e la fruibilità».

«Siamo orgogliosi di sancire con questo accordo il nostro rapporto di cooperazione con il Polo Museale della Lombardia e di poter così mettere, in modo continuativo e mirato, le nostre competenze scientifiche e tecnologiche a servizio di una delle opere rinascimentali più amate al mondo, l’Ultima Cena, contribuendo a rendere Milano sempre più attrattiva e competitiva, anche da un punto di vista turistico e culturale» afferma Giovanni Azzone, rettore del Politecnico di Milano.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto