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Il paradiso di Cantor

15 Febbraio 2011
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19/04/2024

A Modena, terzo appuntamento di una serie di incontri che hanno come protagonista la MatematicaL’Aula Magna dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena (l’antica Accademia dei Dissonanti) ha ospitato, lo scorso nove febbraio, il terzo appuntamento di un ciclo di conferenze dedicato alla scoperta delle radici della Matematica e degli intrecci che nel corso dei secoli ha intessuto con le altre discipline.

L’intera serie di incontri va sotto il nome di “Dove va la Matematica? (e da dove viene?)” e ha visto la luce grazie al Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata “G. Vitali” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ed alla suddetta Accademia. In quest’ultimo, il professor Giuseppe Rosolini dell’Università di Genova ha tenuto una conferenza dal titolo “Dov’è il paradiso di Cantor?”.

Ma chi era questo signore? Georg Ferdinand Ludwig Philipp Cantor (per gli amici Georg) fu un matematico tedesco ed è considerato il padre della moderna teoria degli insiemi. Tra le tante cose, riconobbe che gli insiemi infiniti possono avere differenti cardinalità, ovvero diverso numero di elementi, ed inventò il simbolo che viene tutt’oggi utilizzato per indicare i numeri reali.

Dopo aver sofferto di attacchi di depressione, cominciò a leggere testi di letteratura e di religione, grazie ai quali sviluppò il suo concetto di infinito assoluto, che identificò con Dio.

Gli studi successivi basati sulle sue teorie hanno permesso di avere un quadro più completo della natura astratta della Matematica: stiamo parlando della topologia di Hausdorff e Kuratowski, della gerarchia di Von Neumann, degli universi di Grothendieck. Ma…”quale di questi era il paradiso che Cantor aveva preparato?” (professor Rosolini).

Luca Salvino

© Riproduzione Riservata
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