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Al mattino : “Ancora 5 minuti…” è colpa del cervello!

6 Marzo 2011
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19/03/2024

Uno studio condotto dal dipartimento di Psicologia dell'Università degli studi "La sapienza" di Roma dall'associazione Fatebenefratelli e ricercatori delle università di Bologna e dell'Aquila, avrebbe dimostrato che se al mattino il risveglio è lento, non sarebbe colpa delle "ore piccole" fatte la sera precedente ma il problema è da imputare al nostro cervello in quanto la sua corteccia cerebrale mostra una diminuzione ragguardevole della laboriosità elettrica ad alta frequenza ovvero delle cosiddette "frequenze Beta" che viaggiano attorno ai 15 -25 Hz.

La motivazione per la quale al nostro risveglio ci sentiamo più fiacchi è perchè quest’attività è collegata allo stato vigile di ognuno di noi.

Questo studio può migliorare la prestazione di molteplici persone che svolgono importanti ruoli di responsabilità come ad esempio: militari, piloti, astronauti, autisti ecc., costretti ad avere subito una condizione di attenzione immediata.

Per loro infatti si potrebbe optare per un sistema di monitoraggio rapido dell’attività cerebrale con un sistema di sensori elettroencefalografici in modo da garantire in ogni singola regione del cervello il livello critico per assicurare proporzionate prestazioni.

A coordinare la ricerca sarà il prof. Luigi de Gennaro, laureato in Psicologia e consulente scientifico del Fatebenefratelli.
Si consiglia a tutti di dare al cervello cinque minuti di tempo per connettersi prima di iniziare qualsiasi attività al risveglio!


Mario Bove

© Riproduzione Riservata
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